5 gialli da leggere se ti piace Agatha Christie

14 Settembre 2025

5 gialli: da una casa di riposo a una parrocchia, cinque luoghi in cui un omicidio può essere il perfetto scenario di un classico giallo in stile Christie.

5 gialli da leggere se ti piace Agatha Christie

Agatha Christie è la regina del giallo, e se anche voi vi siete appassionati alle indagini grazie a lei e non potete fare a meno di chiedervi chi è l’assassino ogni volta che compare un cadavere in qualche film o serie tv, allora dovrete sicuramente aver già letto la sua magnifica serie di libri.

I classici gialli da leggere

Tra delitti in salotto, tempeste che isolano le comunicazioni, ville difficilmente raggiungibili, bufere e passaggi segreti, quello che chiedete a un buon giallo è il “classico” di una rivelazione finale e il ribaltamento delle ipotesi che hanno trascinato l’investigatore fino alla fine.

Non importa che sia la cara Miss Marple a guidare il caso, il detective Poirot, o ancora un tale allampanato qualsiasi, purché il giallo sia un vero e proprio giallo!

5 nuovi gialli dal sapore classico

E lasciatevi dire che non c’è bisogno di un libro datato per un fascino da giallo “classico”; questi che vi proponiamo sono infatti cinque romanzi recenti, pubblicati in Italia, che restituiscono l’eleganza del whodunit con ritmi e sensibilità di oggi.

Il club dei delitti del giovedì” di Richard Osman (SEM)

Virale sui social, questo giallo parla di quattro ottantenni smaliziati in una casa di riposo nel Kent — Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron — che si ritrovano ogni giovedì per spulciare vecchi fascicoli e divertirsi a risolvere cold case.

Quando però un vero omicidio bussa alla loro porta, il passatempo si trasforma in realtà. Le piste sono molte, gli indizi onesti, i depistaggi numerosi, ma mai fuori posto. La soluzione arriva solo alla fine e quando lo fa è senza sfarzo, “giusta”, come vorrebbe Agatha Christie.

La cameriera” di Nita Prose (La nave di Teseo)

Molly Gray, cameriera meticolosissima, trova il cadavere di Charles Black sul letto di una suite dell’hotel a cinque stelle dove lavora.

Troppo riservata, amante delle pulizie, ingenua… e vede dettagli che gli altri ignorano: un carattere così curioso che attira subito l’attenzione della polizia, fino a renderla principale sospettata per l’omicidio.

L’indagine si costruisce tra protocolli d’hotel, abitudini ripetute e piccolissime anomalie che fanno scattare la mente. Finale coerente con lo stile dei classici gialli.

Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” di Benjamin Stevenson (Feltrinelli)

Altro titolo abbastanza virale, “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” di Benjamin Stevenson, parla di un raduno di famiglia in montagna e una tempesta che isola l’albergo in cui — ahinoi! — salteranno fuori antichi rancori.

Ernest, il narratore, racconta al lettore la vicenda, mettendo alla prova le regole del giallo classico: le spiega, addirittura, e il risultato è un mix tra alibi e indizi che servono a raggiungere il colpo di scena.

Un libro ironico, innovativo, ma classico nel suo contenuto.

Delitto per gioco” di Tom Hindle (Bompiani)

Sono gli anni Venti: Capodanno, Hamlet Hall, in un albergo sul mare del Devon va in scena una cena con delitto di beneficenza. Tra attori, copioni e finti indizi finti spunta il vero cadavere.

Il cliché vuole che giunga la tempesta e tagli i collegamenti. Sospetti e segreti si moltiplicano: siamo nel Christie-verse puro, ma con la brillantezza di una penna contemporanea. Hindle orchestra un cast corale dove tutti hanno qualcosa da nascondere. Spazi chiusi, cronologie strette, oggetti-chiave e un investigatore riluttante che deve rimettere a posto la mappa del delitto.

Un piacere da puristi del genere giallo: gli indizi ci sono, e il finale li ricompone con eleganza.

Omicidio in parrocchia” di Rev. Richard Coles (Einaudi)

Champton è la tipica campagna inglese. Tazze di tè, rivalità di comitato e qualche peccato accuratamente sepolto dalle confessioni. Il canonico Daniel Clement regge la parrocchia, sorvola sui peccatrici assolti, finché non spunta un morto e non bastano più i pettegolezzi, bisogna cercare gli alibi.

Chi era dove e con chi? Coles — ex musicista dei Communards, oggi reverendo e autore — firma un giallo british, con un investigatore fuori dagli schemi e un’indagine rispettosa del lettore.

Perfetto per chi ama Miss Marple: comunità chiusa, osservazione sottile e verità che stava lì, sotto gli occhi di tutti.

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