Niente batte dei gialli sotto l’ombrellone, ma se la valigia è già piena e sta per scoppiare, o volete riposare senza portarvi dietro un gigante come quelli che vi abbiamo già consigliato la scorsa volta, la soluzione migliore è una lettura breve, avvincente e intelligente, capace di intrattenere tra un bagno, un gelato e un aperitivo.
3 gialli brevi portare dove vuoi, anche nella tasca dei cargo
Noi di Libreriamo abbiamo selezionato tre gialli sotto le 100 pagine, scritti da grandi nomi della narrativa italiana contemporanea. Libri affilati che potrete portare fuori anche solo un week-end, a prova di vacanza breve, o di viaggio in treno.
Gialli che vanno dritti al punto, come una stilettata. Libri rapidi da iniziare e finire nello spazio di un viaggio, senza rinunciare a tensione, mistero e personaggi memorabili. Tre gialli diversi tra loro, ma ugualmente emozionanti, che non richiedono l’impegno di giornate intere e che al contempo regalano tensione, inquietudine e riflessione.
Che si tratti di un bambino coinvolto in una spirale di violenza, di un crimine politico sussurrato nei corridoi del potere, o di una morte apparentemente banale in un paesino italiano, questi romanzi ricordano che il male, spesso, ha una voce sommessa. E che per raccontarlo bastano poche pagine ben scritte…
“Sempre caro” di Marcello Fois (Einaudi)
In una Cagliari di fine Ottocento segnata da disuguaglianze e tensioni sociali, il ritrovamento del cadavere di un giovane borghese getta scompiglio nei quartieri alti della città. Le autorità vorrebbero archiviare in fretta il caso come un incidente, o un gesto impulsivo, ma l’avvocato Bustianu, uomo solitario e idealista, intuisce che dietro quella morte si nasconde qualcosa di più.
Nonostante le pressioni e l’ambiente ostile, Bastianu decide di indagare; e lo fa con metodo, sensibilità e una profonda conoscenza dell’animo umano.
Con la sua prosa essenziale e lirica, Marcello Fois costruisce un giallo breve ma densissimo, che mescola il mistero alla denuncia sociale, l’indagine razionale alla malinconia della memoria.
La Sardegna che racconta non è solo cornice, ma personaggio vivo: austera, luminosa, contraddittoria. Perfetto per chi ama le storie che non si risolvono solo in un colpevole da scoprire, ma in una realtà da decifrare, “Sempre caro” è il primo tassello del ciclo dedicato a Bustianu, un investigatore fuori dagli schemi e dal tempo. Ideale per chi cerca un giallo storico con voce letteraria e profondità umana
“Certi bambini” di Diego De Silva (Einaudi)
Rosario ha solo undici anni, ma ha già imparato che la vita, a Napoli, può diventare un affare sporco troppo in fretta. Figlio unico e timido, si ritrova coinvolto in un sistema più grande di lui, dove la criminalità è parte dell’educazione e l’innocenza si sgretola un po’ per volta. Uno stile che rimane addosso, un libro che non sarà facile dimenticare.
Diego De Silva, noto per la sua ironia nei romanzi dell’avvocato Malinconico, qui cambia tono e firma un romanzo breve spiazzante, doloroso. Più che un giallo, un piccolo capolavoro di formazione noir adatto a chi cerca una storia intensa che resta dentro a lungo.
“Una storia semplice” di Leonardo Sciascia (Adelphi/Feltrinelli)
Un uomo telefona alla polizia e dice di voler confessare un omicidio. Poco dopo viene trovato morto. Tutto lascia pensare a un suicidio, ma un giovane ispettore decide di indagare. Ne verrà fuori una storia breve, spietata, lucidissima.
Leonardo Sciascia non ha bisogno di presentazioni: con questo piccolo giallo, ispirato a un fatto reale – il furto della Natività del Caravaggio – scrive una parabola amara e perfetta sul potere e sulla giustizia. Sciascia firma un’indagine che si legge in un pomeriggio, ma resta impressa per anni.
Il linguaggio è essenziale, chirurgico, e il ritmo serrato conduce a un finale che lascia l’amaro in bocca. È un romanzo sul potere che uccide, e sulla giustizia che arriva troppo tardi o forse mai. Ogni frase è necessaria, ogni pagina pesa.
Un classico da leggere o ri-leggere. Ideale per chi ama i gialli d’autore e le verità scomode.