La lettura è un’attività preziosa: educa, emoziona, rende liberi. Spesso, i germi di questa passione si scoprono quando si è bambini, quando i genitori portano i propri figli in libreria ed essi scoprono per la prima volta i libri, piccoli oggetti che condensano un mondo immenso al loro interno.
Ma come fare per invogliare i più giovani a leggere in un ambiente sempre più tecnologico dove il libro sembra ai più un oggetto di antiquariato? Non è semplice.
Quel che è sicuro, è che occorrerebbe far comprendere ai più piccoli che, piuttosto che guardare uno schermo per tante ore al giorno annientando la fantasia e la creatività, è tanto più divertente e stimolante sfogliare i libri, che hanno sempre qualcosa di nuovo da raccontarci, e che hanno la capacità di raccontare sempre qualcosa di diverso rendendoci partecipi di ciò che scopriamo pagina dopo pagina. Libri illustrati, albi colorati e tattili, e poi storie mano a mano più complesse…
Per chi vuol fare approcciare i propri figli alla lettura, anche da piccolissimi, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. È un’alternativa ottima anche per creare una routine sana e tenera coi propri bimbi: una favola prima di andare a letto, una storia per rassicurarli nei momenti di cambiamento…
Nulla come i libri aiutano, anche nelle fasi della crescita. Sulle nostre pagine social vi abbiamo chiesto quali libri, secondo voi, un genitore dovrebbe far leggere ai propri figli. Avete risposto in tanti. Ecco alcuni degli spunti che ci avete lasciato.
10 libri che ogni genitore dovrebbe far leggere ai propri figli
“Il libro della giungla” di Rudyard Kipling
Avventuroso, imprevedibile ed educativo. “Il libro della giungla” è un classico della letteratura dell’infanzia che è stato rivisitato e adattato più e più volte e, anche a distanza di tempo dalla sua pubblicazione, non cessa di emozionare i bambini che lo scoprono. La storia cattura sia per la “stranezza” del bimbo che cresce immerso nella giungla, circondato da animali che si prendono cura di lui in modo diverso, sia per la vicenda con il temibile antagonista, sia per i momenti di ilarità che sono inseriti nel romanzo.
Nei racconti del “Libro della giungla” troviamo l’India con la sua natura prorompente, la sua natura simbolo, i suoi animali antropomorfizzati.
E, soprattutto, troviamo quello che per Kipling è il fondamento del suo credo morale, ovvero la legge, intesa non come legge della giungla del “vinca il più forte”, ma come un sistema di valori assai pratico e non misterioso, a cui ogni uomo, come ogni animale, deve sottostare.
Mowgli non può diventare un uomo se prima non apprende la legge della giungla. Un individuo non può dirsi tale se non risponde, liberamente e nei limiti di quello che è il suo ruolo, a un sistema di valori riassumibili a grandi linee con coraggio, generosità, fedeltà, onore, obbedienza, rispetto per gli anziani, disciplina.
“Cuore” di Edmondo De Amicis
Ecco un altro dei libri che ci avete tante volte consigliato. “Cuore” è un classico italiano che racconta il momento della maturazione dei giovani fra i banchi di scuola. E, anche se il mondo della didattica è cambiato radicalmente, il capolavoro di De Amicis non cessa di essere attuale e di far innamorare i suoi lettori.
Cuore è l’opera più conosciuta di De Amicis e, insieme al Pinocchio di Collodi, una delle pietre miliari della letteratura italiana per ragazzi. Si tratta del diario di un anno di scuola, intervallato da lettere familiari e da nove racconti che illustrano la condizione dell’infanzia in varie regioni italiane.
Animato da un forte slancio umanitario e da un chiaro intento pedagogico, nel libro troviamo riflessi i valori, i costumi e le problematiche della società italiana dei decenni successivi all’unificazione.
“Favole al telefono” di Gianni Rodari
Insegnano a immaginare, ad esercitare la propria creatività e a non fermarsi al primo sguardo le stimolanti “Favole al telefono” di Gianni Rodari, che in questa edizione sono affiancate alle illustrazioni di Bruno Munari. Rodari è una pietra miliare della letteratura per bambini. Lo avete citato più e più volte fra i libri che ogni genitore dovrebbe far leggere ai propri figli.
Le “Favole al telefono” di Gianni Rodari non conoscono il passare del tempo: i paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, imprevedibile viaggiatore, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti e gli eventi imprevisti, le dolcissime strade di cioccolato e i saporitissimi palazzi di gelato, i numeri paradossali e le domande assurde capaci di far riflettere il lettore costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione, che Gianni Rodari coniugava con la puntuale osservazione della realtà contemporanea all’insegna dell’eleganza, dell’ironia, della freschezza.
“Mio nonno era un ciliegio” di Angela Nanetti
Fra i libri più belli che un genitore potrebbe far leggere ai suoi figli non può mancare il capolavoro di Angela Nanetti che racconta con tenerezza e creatività il rapporto fra un nonno e il suo nipotino.
Un ciliegio per amico, l’oca Alfonsina come animale da compagnia, un tuffo nel fiume in mutande per immergersi nella bellezza della natura, un gustoso zabaione ogni mattina per iniziare la giornata con il piede giusto: nonno Ottaviano è tutto questo e anche molto di più.
La storia senza tempo del rapporto tra un nipote e un nonno un po’ matto che non smette di commuovere ed emozionare i lettori intorno al mondo con la sua tenerezza e profondità.
“Momò” di Michael Ende
Questo è un libro prezioso, che suggeriamo di leggere non solo ai più giovani, ma anche agli adulti. Non è molto conosciuto, “Momò”, ma merita di essere scoperto, di essere assaporato con attenzione. Dettagli fantastici si mescolano a una trama attuale, troppo attuale, che vede protagonista una bambina abbandonata che riscopre la vita e la fa riscoprire anche agli abitanti della sua città.
Tra le rovine di un anfiteatro, ai margini di una grande città, trova rifugio una strana bambina, che, fuggita dall’orfanotrofio non conosce nemmeno la propria età. Agli abitanti dei dintorni, che la guardano incuriositi, dice di chiamarsi Momo.
Non passa molto tempo che la bambina si conquista la fiducia e la simpatia di tutti, chiunque abbia un problema va da Momo che non dà consigli e non esprime opinioni, si limita ad ascoltare con un’intensità tale che l’interlocutore trova da solo la risposta ai suoi quesiti.
Un giorno gli agenti di una sedicente Cassa di Risparmio del Tempo si presentano anche nel microcosmo costituito da Momo e dai suoi amici. Tutti cadono nella trappola dei “Signori Grigi”, e Momo deve affrontare da sola la situazione …
“Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda
Come non citare, poi, il capolavoro di Sepùlveda che vede protagonisti la gabbianella e il gatto? È un libro che non ha età, perfetto per affrontare il tema della diversità.
«Prometti che non mangerai l’uovo» stridette aprendo gli occhi. «Prometto che non mi mangerò l’uovo» ripetè Zorba. «Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo» stridette sollevando il capo.
«Prometto che avrò cura dell’uovo finché non sarà nato il piccolo». «E prometti che gli insegnerai a volare» stridette guardando fisso negli occhi il gatto. Allora Zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza. «Prometto che gli insegnerò a volare.
E ora riposa, io vado in cerca di aiuto» miagolò Zorba balzando direttamente sul tetto. «Sepulveda costruisce un mondo dove aiutare chi è in difficoltà è il valore supremo, dove – lezione non trascurabile -riesce a volare ‘soltanto chi osa farlo’»
“Canto di Natale” di Charles Dickens
Fra i libri da leggere almeno una volta nella vita, sia da bambini che da adulti, dovrebbe figurare anche “Canto di Natale”, il classico in cui Charles Dickens racconta del vecchio Scrooge, un anziano pieno di risentimento che vive in solitudine e che grazie a una serie di strani eventi ritrova il calore umano perso nel tempo.
Scrooge è talmente arido da rifiutare anche il calore del Natale, per lui solo una perdita di tempo e di soldi. Sarà il fantasma del suo ex socio Jacob Marley a visitarlo per primo.
Poi sarà la volta di altri tre spiriti, che gli restituiranno in rapida sequenza la visione del suo Natale passato (di quando cioè lui era un bambino solo e triste), di quello presente (quello del suo contabile Cratchit e del figlio in predicato di morte per la mancanza di cure adeguate) e infine del Natale futuro, quello della sua morte, che verrà accolta con derisione e freddezza da tutti i suoi conoscenti.
È in questo momento che il vecchio avaro si pente dei propri comportamenti e cambia registro, ravvedendosi e finalmente celebrando in modo adeguato lo spirito del Natale, con generosità e trasporto per gli affetti familiari.
“La grande fabbrica delle parole” di Agnès Lestrade
Un libro che fa innamorare della lettura e che celebra il potere delle parole. “La grande fabbrica delle parole” è un’opera best seller che ha emozionato il mondo intero. È stato tradotto in oltre 20 lingue. Se vuoi introdurre i tuoi figli alla lettura, non c’è modo più adatto per iniziare.
C’è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele.
Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle “Ti amo”, ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?
“Il giovane Holden” di J.D. Salinger
Fra i libri che ogni genitore dovrebbe consigliare ai propri figli avete in tanti citato il romanzo di formazione di Salinger che affronta il momento della crescita raccontando la rabbia, il cambiamento e il desiderio che scaturiscono dal processo della maturazione.
Sono passati più di sessant’anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l’Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi.
La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a “exemplum vitae”, e ciò ne ha decretato l’immenso successo che dura tuttora.
Torna, in una nuova traduzione di Matteo Colombo, il libro che ha sconvolto il corso della letteratura contemporanea influenzando l’immaginario collettivo e stilistico del Novecento.
“Il principe felice e altre storie” di Oscar Wilde
Infine, una raccolta di racconti con cui Oscar Wilde tratta i valori della gentilezza e della morale attraverso storie delicate e godibili, perfette da far scoprire ai più giovani.
La statua del Principe Felice domina la città, ne coglie tutte le brutture e la profonda miseria, e racconta la sua storia a una rondine… Anche il topo d’acqua racconta una storia; ma c’è anche quella dell’usignolo innamorato, del razzo vanaglorioso e ancora quella del bambino che con un sorriso scioglie il gelo nel cuore del Gigante Egoista…
Questi e altri sono i protagonisti di nove storie di devozione e compassione che con sottile ironia descrivono le contraddizioni dell’epoca.