Sei qui: Home » Istruzione » L’Università “La Sapienza” al vertice mondiale negli studi classici

L’Università “La Sapienza” al vertice mondiale negli studi classici

"La Sapienza" negli studi classici è prima nella classifica secondo i dati pubblicati dal QS World University Ranking by Subject 2025

L’Università di Roma La Sapienza si conferma, per il quinto anno consecutivo, la migliore al mondo negli studi classici e nella storia antica. A stabilirlo è il QS World University Rankings by Subject 2025, che assegna all’ateneo romano un punteggio di 99.1 nella categoria “Classics and Ancient History”. Questo risultato sottolinea l’importanza e la qualità della ricerca, dell’istruzione e dell’insegnamento nell’ambito delle discipline umanistiche presso l’ateneo romano, che continua a rappresentare un punto di riferimento globale per lo studio della civiltà classica.

L’eccellenza della Sapienza non si limita però agli studi classici: l’università primeggia anche a livello nazionale in altre due macroaree, “Arts & Humanities” e “Natural Sciences”, dove si colloca rispettivamente al 40° e al 61° posto nella classifica globale. Questo dato evidenzia la varietà e la multidisciplinarietà dell’offerta formativa dell’ateneo, capace di competere con le migliori istituzioni accademiche a livello internazionale.

Il ranking: i numeri dell’Italia nel QS World University Rankings

Il QS World University Rankings analizza complessivamente 55 discipline accademiche, suddivise in cinque macroaree. A livello globale, l’Italia si distingue con una solida presenza, posizionandosi al settimo posto per numero di università classificate e al secondo posto tra i Paesi dell’Unione Europea, preceduta solo dalla Germania.

La Sapienza emerge con forza, ottenendo ottimi risultati in ben 46 discipline e migliorando le proprie performance in tre delle cinque macroaree, posizionandosi tra le prime 100 al mondo in “Arts & Humanities”, “Natural Sciences” ed “Engineering & Technology”. Questo successo testimonia l’impegno e la qualità del sistema universitario italiano, che nonostante le difficoltà strutturali e finanziarie, riesce a mantenere un alto livello di competitività nel panorama accademico internazionale.

La Sapienza tra le migliori università al mondo

Oltre al primato assoluto negli studi classici, La Sapienza riesce a posizionarsi tra le prime 50 università del mondo in quattro discipline e tra le prime 100 in ben 25 settori accademici. Particolarmente significativo è il miglioramento registrato nell’area “Life Sciences & Medicine”, dove l’ateneo ha guadagnato dieci posizioni, passando dalla 128ª alla 118ª posizione.

Un ruolo chiave in questa crescita lo ha avuto il settore “Pharmacy & Pharmacology”, che ha raggiunto il 56° posto rispetto al 76° dello scorso anno. Anche l’area “Social Sciences & Management” ha registrato progressi, passando dalla 128ª alla 119ª posizione, confermando così il trend positivo dell’ateneo in molteplici settori disciplinari.

Il commento della Rettrice Antonella Polimeni

La rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, ha accolto con grande soddisfazione la conferma del primato mondiale dell’ateneo negli studi classici. “Questo riconoscimento rafforza ulteriormente l’immagine dell’Italia come patria della cultura classica e testimonia l’attrattività della nostra offerta formativa per studenti provenienti da ogni parte del mondo. Negli ultimi cinque anni, il numero di studenti internazionali iscritti ai corsi di lingua latina e civiltà antica è aumentato in modo significativo, segno di un crescente interesse verso la nostra tradizione accademica.

Inoltre, la centralità dell’ateneo nel sistema universitario italiano, unita alla sua posizione nella Capitale, ha contribuito a rafforzarne la reputazione a livello internazionale”, ha affermato Polimeni. La rettrice ha anche sottolineato come la classifica evidenzi l’ottimo posizionamento dell’Università in altre discipline di grande rilievo, come la Fisica e l’Astronomia, oltre a settori più recenti, dimostrando la natura generalista della Sapienza e la sua capacità di eccellere in ambiti diversi grazie alla qualità della ricerca e dell’insegnamento.

Le altre eccellenze italiane nel QS Ranking 2025

Nell’edizione 2025 del ranking QS figurano 56 atenei italiani, con un totale di 632 posizionamenti in classifica, 55 in più rispetto all’anno precedente. L’Italia continua a confermarsi un paese di grande rilevanza accademica a livello europeo, occupando la terza posizione nell’UE per il numero di piazzamenti nella top 100, dietro solo a Germania e Paesi Bassi, e la seconda per presenze nella top 200.

Tra le eccellenze italiane spiccano il Politecnico di Milano, con ottimi risultati nei settori dell’arte, del design e dell’architettura, l’Università Bocconi, punto di riferimento per il marketing e l’economia, e la Scuola Normale Superiore di Pisa, che si distingue negli studi classici e nella storia antica.

Anche l’Università Iuav di Venezia ottiene un ottimo posizionamento per la Storia dell’Arte. Tuttavia, permane un divario tra Nord e Sud Italia: tra le università meglio classificate, l’Università Federico II di Napoli si distingue per Odontoiatria, ma nessun altro ateneo meridionale riesce a ottenere posizionamenti di rilievo.

Le sfide dell’Italia nel ranking QS

Nonostante gli ottimi risultati ottenuti da alcune delle migliori università italiane, il rapporto QS evidenzia un calo complessivo delle performance. Solo il 12% delle posizioni italiane ha registrato un miglioramento rispetto all’anno precedente, mentre il 37% ha subito un peggioramento. Questi dati indicano la necessità di un maggiore investimento nel settore universitario per garantire competitività e innovazione, fondamentali per attrarre talenti e consolidare il ruolo dell’Italia nel panorama accademico internazionale.

Le migliori università del mondo

Se La Sapienza eccelle negli studi classici, quali sono le università migliori a livello globale? Secondo il ranking QS, Harvard domina la classifica, conquistando il primo posto in 19 discipline, seguita dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), leader in 12 settori. Complessivamente, le università statunitensi continuano a primeggiare in 32 discipline, seguite dal Regno Unito con 18.

Tra i Paesi emergenti, Singapore si distingue per l’elevato numero di piazzamenti nella top ten. L’Italia, pur vantando eccellenze in diversi ambiti, dovrà continuare a investire nel proprio sistema universitario per mantenere e migliorare il proprio posizionamento nei prossimi anni.

© Riproduzione Riservata