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Scuola, tornano i voti con le lettere al posto dei numeri

Il provvedimento è previsto dalla riforma 107 ed entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico

MILANO – Basta con la pagella con i voti numerici, a cui gli studenti di primarie e medie erano abituati dal 2009, e tornano le lettere “A-B-C-D-E”. E’ questa la novità prevista in uno dei disegni di legge delega che il governo Renzi sta preparando sulla base delle indicazioni contenute nella legge 107, la riforma della scuola varata a luglio dello scorso anno, e che troverà applicazione a partire dall’anno scolastico 2017-2018.

MIGLIORARE IL PERCORSO EDUCATIVO – Una decisione volta ad esprimere meglio l’evoluzione delle conoscenze e delle competenze acquisite dagli alunni. “Così restituiamo alla scuola primaria il compito di mettere bambine e bambini agli stessi nastri di partenza – spiega la senatrice Francesca Puglisi, che sta seguendo l’iter, sulle pagine del Corriere della Sera – Misurare con un numero la gioia di apprendere di un bambino è come misurare il cielo con un righello”.

ANALOGIE E DIFFERENZE CON IL RESTO DEL MONDO – Il nuovo modello riprende quello che già molti altri Paesi europei ed americani adottano, e che ha consentito di evitare gare competitive tra ragazzini, restituendo al momento del voto il suo valore di confronto. Rispetto agli altri paesi, però, in Italia non ci saranno segni «più o meno», e solo le ultime due lettere della scala denoteranno un’impreparazione tale da dover sostenere eventuali corsi di recupero.

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