Arte, filosofia, letteratura, addirittura esperimenti di graphic novel. Sembrano passati i tempi in cui i banchi di scuola erano solo involontarie lavagne per scarabocchi di dubbio gusto o depositi di gomme da masticare (rigorosamente nascoste). Perché gli studenti di oggi, oltre a imbrattare e danneggiare senza apparente senso estetico, a volte attraverso quei piani in legno affidano ai posteri dei veri e propri saggi delle loro abilità creative.
I banchi di scuola diventano arte
Il sito Skuola.net lo ha scoperto chiedendo direttamente agli studenti di condividere i banchi più belli presenti nella propria classe: oltre 300 le “candidature” giunte da tutta Italia, da cui sono emersi 16 finalisti e un vincitore finale.
Con buona (fino a un certo punto) pace del personale scolastico. Tutto, infatti, è nato quasi per caso, dalla segnalazione di uno studente che – tramite il suo canale TikTok – si lamentava del fatto che un bidello del suo istituto, alla mattina, gli avesse fatto trovare sulla propria postazione un kit di pulizia, per rimuovere quanto disegnato il giorno prima.Manco a dirlo, in poche ore il contenuto ha superato i 4 milioni di visualizzazioni.
Sicuramente la protesta del giovane è stata esagerata: non ci si deve approfittare del fatto che poi qualcuno ripulirà al posto nostro. E poi c’è chi sta peggio: basti pensare che, ad esempio, in Giappone la cura della classe rientra tra i compiti degli alunni. Inoltre, non è dato sapere cosa avesse scritto sul banco: metti che era davvero un obbrobrio? Ma ha comunque acceso una lampadina: e se ci fossero “opere” che meritano di non essere rimosse? Da qui l’apertura del contest.
I migliori “desk artist”
Sta di fatto che, in poche ore, al portale studentesco sono arrivate centinaia di immagini. Alcune davvero ben fatte o cariche di significato. Si va dai disegni dei manga a quelli dei supereroi, dai volti di donna ai paesaggi, passando per frasi a effetto e messaggi rivolti proprio ai bidelli.
Qualcuno si è preso persino la briga di colorarli. Scempio o arte? Sicuramente la platea è destinata a dividersi. Nel frattempo, le migliori produzioni sono finite nel “museo” di Skuola.net, rigorosamente social.