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Medicina, test d’ingresso 2017: c’è chi ammette di aver sbirciato

Le impressioni a caldo, raccolte da skuola.net, sulle impressioni dei partecipanti al test di medicina: la prova più difficile è quella di logica

MILANO – Skuola.net ha raccolto le impressioni e l’esperienza di all’incirca 500 studenti che hanno provato il test per entrare alla facoltà di Medicina. Sembrerebbe che quest’anno il test fosse più ostico rispetto a quello del 2016; oltre la metà dei candidati (il 52%), ha dato un parere neutro sulle domande  ma quasi un terzo del totale (31%) pensava potesse essere più abbordabile. Solo il 17% degli aspiranti iscritti a Medicina, invece, è stato contento di come è andata.

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LOGICA, LA MATERIA PIU’ DIFFICILE – A quanto pare, quest’anno la logica è stata considerata ben più difficile rispetto le classiche materie scientifiche ben più congeniali a chi deve frequentare medicina. I 20 quesiti di logica, infatti, sono stati definiti tra i più difficili dal 40% degli studenti, distanziandosi di parecchio da biologia (25%), matematica e fisica (13%) e chimica (12%). Anche se c’è chi critica, anche quest’anno, le domande di cultura generale capaci di mandare in confusione anche lo studente più preparato: il 10% degli studenti le ha trovate veramente cattive. Sembrerebbe che tra le domande più insidiose ce ne fosse una su Stephen Hawking e un’altra sui Patti Lateranensi.

CONTROLLI DURANTE I TEST – Quest’anno, in particolare, i controlli sembrano essere stati parecchio intensificati. Il 65% dei ragazzi ha detto di essersi trovato di fronte commissari inflessibili, che non hanno consentito di scambiare neanche una parola. Cui si aggiunge un 26% che ha avuto a che fare con una commissione comunque attenta, che solo ogni tanto lasciava margini di ‘manovra’. Appena il 9%, invece, ha giudicato i commissari disattenti. Cifre che, più o meno, corrispondono al tasso di ‘copioni’: il 11% dice di aver copiato tutto, il 7% solo qualcosa. In che modo? Il 45% ha raccolto volentieri i suggerimenti dai vicini di banco, il 35% ha preferito affidarsi allo smartphone. Ma l’82% di chi sogna di iscriversi a medicina ha provato a fare tutto da solo: o la va o la spacca.

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