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Maturità, i 10 errori più frequenti commessi dai professori

Da figure retoriche inesistenti alla morte di Matteotti per vecchiaia, ecco le figuracce migliori dei professori nel corso della maturità 2016
 
MILANO – Chi l’ha detto che alla Maturità solo gli studenti possono incappare in clamorosi strafalcioni? La stessa cosa può capitare ai professori. non ci credete? A svelarlo a Skuola.net, il portale dedicato agli studenti, sono stati i maturandi. Dopo avervi proposto i 10 errori più frequenti commessi dagli studenti, oggi è la volta di segnalarvi le castronerie più clamorose uscite dalla bocca dei professori nel corso degli esami di Maturità.
 
 

Questione di lingua. E di grammatica – Il Risorgimento è un’epoca di grande Risurrezione! Facete come loro, siate come loro, siate Risorgistimentali“. Se state sperando che a pronunciare questa frase almeno non sia stato un insegnante di italiano, fatevi pure cadere le braccia: la citazione sembrerebbe proprio essere arrivata da un commissario esterno di lettere.

Se gli Europei danno alla testa – Tra una partita e un esame, a un certo punto potrebbe essere facile confondersi. Oppure matchare le due cose. Ed ecco che Pirandello potrebbe persino arrivare a essere definito “un vero bomber” proprio dal prof in persona.

Come uccidere una lingua morta – Sappiamo tutti molto bene che l’autore della versione di greco, materia oggetto della seconda prova dei liceali classici, è stato Isocrate. Ma siamo certi che anche tutti i maturandi sapessero altrettanto bene chi fosse? A loro concediamo pure il beneficio del dubbio, a quella prof che in sede d’esame ha detto “Ragazzi, ricordate che Isocrate è un autore latino di grande importanza”, no.

Morire di vecchiaia – Chissà che cosa deve aver provato quel povero maturando che, alla fine della sua tesina su Matteotti si è visto correggere dal commissario esterno con un “Giacomo Matteotti non fu assassinato, morì di vecchiaia insieme ad Alcide De Gasperi. Mi dispiace, ma la sua tesina non è valida”.

 

Sulla scia del revisionismo – Non tanto meglio è andata a un altro povero studente che ci ha raccontato di essersi sentito dire dal suo insegnante che no, “L’America non ha mai partecipato alla Prima guerra mondiale”.

Prof moderni…sti – Dalle gaffe storiche, passiamo a quelle letterarie. Sì, anche in quest’ambito ce ne sono a cascata, tanto da far arrivare un prof a dire che “Pascoli è un modernista”.

Figure retoriche – Non manca pure chi non sa di non sapere. E che infonde ignoranza a poveri maturandi già molto confusi con una tesi sul fatto che il panismo sia, in realtà, “una figura retorica”. E noi che pensavamo fosse una percezione profonda del mondo esterno che crea una fusione tra l’elemento naturale e quello più umano. Che schiocchi.
Artisti o poeti? – I prof di italiano sembrano comunque essere quelli che, in fatto di strafalcioni, sono più inclini allo scivolone facile. Tanto che un maturando ha raccontato divertito che il suo commissario esterno, in prima prova se ne sia uscito con un “Volete citare Saba? No ragazzi, scusate, ma nel mio istituto arte non la facciamo”.
Scambi d’identità non richiesti – M’illumino d’immenso è un’opera di Giacomo Leopardi”. No, purtroppo non è uno scherzo.
Chi fa da sé fa per tre – Ci sono poi quei prof che non lascerebbero mai i loro studenti in difficoltà, nemmeno durante la maturità. Anche se forse avrebbero fatto meglio a farlo. La prova? Un maturando racconta di aver chiesto alla sua insegnante cosa rappresentasse il dipinto “La zattera della Medusa”, oggetto di una delle domande della sua terza prova. Peccato che poi abbia pure risposto, su consiglio della suddetta prof – suggeritrice, che raffigura il “naufragio delle meduse”. Povero ragazzo.

 

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