La didattica a distanza e la chiusura momentanea della scuola sono state alcune delle misure intraprese per contrastare la seconda ondata della pandemia da Covid. Tali misure, però, hanno fatto storcere il naso a molti, in particolare dagli studenti. Mascherina sul volto, sul banco con libri e quaderni hanno anche un tablet da cui seguono la lezione. Così alcuni studenti stanno protestando contro la didattica a distanza.
Lezione davanti la scuola
A Vimercate alcuni studenti hanno scelto di studiare fuori da scuola, seguendo le lezioni a distanza davanti ai cancelli dell’istituto. Succede presso la scuola media Calvino, dove tre studenti, in tutta sicurezza, fanno lezione su un marciapiedi. “Vorremo poter tornare a scuola ma sappiamo che adesso purtroppo è impossibile – spiegano i giovani studenti intervistati da Monzatoday – sarebbe un passo da gigante e allora abbiamo pensato di seguire le lezioni qui fuori per riuscire a far sentire la nostra voce e chiedere un aiuto e un supporto anche per i nostri compagni che sono in difficoltà a seguire le lezioni a distanza.”
Nuovo Dpcm, le misure ed i provvedimenti legati alla scuola
Medie chiuse solo nelle zone rosse, mascherina obbligatoria per tutti. Queste alcune delle misure legate al mondo della scuola contenute nel nuovo decreto firmato questa notte
Le studentesse di Torino
A Torino due studentesse 12enni della scuola media ‘Italo Calvino’ di Torino, che nei giorni scorsi hanno svolto la didattica a distanza sedendosi fuori dall’istituto. Ogni giorno Anita e Lisa si siedono su banchi fuori dall’istituto e con libri, quaderni e tablet. Le due ragazze studiano provando a mantenere ciò che era la loro quotidianità. “La scuola è il posto più sicuro, vogliamo tornare in aula – hanno affermato le studentesse all’Ansa – S’impara di più a guardare i professori negli occhi che in uno schermo al computer”.