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“La lettura deve diventare una materia scolastica”. L’appello dalla Gran Bretagna

Mezz’ora al giorno di lettura in classe è la proposta da Kornel Kossuth, responsabile del dipartimento di inglese in una scuola primaria inglese

MILANO – “La scuola deve fare di tutto per educare i ragazzi, e la lettura dovrebbe essere al centro del curriculum e della vita scolastica”. E’ questa l’opinione di Kornel Kossuth, responsabile del dipartimento di inglese in una scuola primaria inglese, che ha proposto di introdurre come nuova materia proprio la lettura. Ecco la sua proposta: quindici minuti o mezz’ora al giorno di lettura in classe per i bambini della primaria e anche per quelli dei primi anni del secondo ciclo. Per invogliare i giovani a dedicarsi ai libri e a scoprirne il fascino e per “costringere” i più reticenti a farlo comunque.

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L’IMPORTANZA DEL LIBRO CARTACEO – “La lettura è al centro dell’educazione, della cultura, dell’identità e dell’avventura – afferma Kornel Kossuth alla rivista Prep Magazine – Purtroppo, oggi, la scuola non mette al centro dei suoi progetti educativi la lettura”. La docente sottolinea un ulteriore ostacolo, dovuto all’avvento della digitalizzazione negli istituti. “In questa età digitalizzata, molte scuole stanno andando nella direzione di abolire istituzioni antiquate e superflue come i libri, optando per la biblioteca digitale, dove non si è proprietari di un testo, ma lo si prende soltanto in prestito. E’ una follia. La sensazione della carta è di vitale importanza per l’esperienza di un libro, ed è stato inoltre dimostrato come la gente dimentichi i contenuti letti sugli schermi più velocemente rispetto alle informazioni apprese su supporti cartacei. Leggere libri deve essere parte integrante della giornata scolastica e del programma di studi.

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L’IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA – I tempi imposti per la lettura, ovviamente, cambiano in base all’età, dai dieci minuti della prima elementare fino alla mezz’ora, che inizia in quarta e non viene più cancellata. Il problema è che questo programma spesso non viene portato avanti adeguatamente dalle famiglie. Un’abitudine alla lettura oltre alla scuola sottolineata anche da Kornel Kossuth, secondo la quale leggere libri non deve essere un’attività che si ferma all’esperienza scolastica. “Abbiamo bisogno di insegnare ai nostri figli il valore del libro e della lettura, dare loro la possibilità di entrare in contatto con la carta rilegata e le copertine colorate , con le parole, con le storie, con l’immaginazione”.

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