Licenziato in tronco come insegnante di sostegno in una classe con due ragazzi disabili perché affetto da una lieve miopatia. E’ quanto successo successo a Marco Di Domenico, 33 anni, toscano di Prato, laurea in Architettura, “vittima” dei regolamenti vigenti nell’Istituto omnicomprensivo “Primo Levi” di Prato.
La vicenda
Il docente, grazie alla buona posizione in graduatoria, aveva ottenuto un contratto di un anno alla scuola media “Ivana Marcocci” che sarebbe dovuta durare sino a 30 giugno. Ma pochi giorni fa ecco arrivare la lettera di licenziamento per mancanza di idoneità. Il professore, su segnalazione della preside, si era sottoposto all’esame della Commissione medica di verifica, l’organismo che valuta l’idoneità all’impiego. Dopo la visita, ha ricevuto la lettera di rimozione dall’incarico. Otlre al danno, la beffa: la condizione di precario non garantisce a Di Domenico di essere assegnato ad un’altra mansione, né ad avere il punteggio della supplenza per salire in graduatoria.
La scuola di Roma che divide gli studenti per ceto sociale
Una vera bufera si è abbattuta sull’Istituto Comprensivo di via Trionfale a Roma che, nel testo di presentazione della scuola, divide gli studenti per ceto sociale: “In una sede i figli dell’alta borghesia, nell’altra i ceti bassi”
L’intervento della preside
La preside della scuola, Francesca Zannoni, si è dichiarata dispiaciuta per l’accaduto ed ha confessato di aver chiesto lei al professore di sottoporsi alla verifica della commissione per garantire la sicurezza degli studenti e dell’insegnante stesso, senza però la possibilità di affidare al collega un’altra mansione.