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Caos scuola, flop delle Linee guida Azzolina. Oggi manifestazioni in piazza

"Generiche, caotiche, inutili e tardive", così sono state definite le linee guida per la riapertura delle scuole a settembre

Critiche arrivano dagli studenti, dai genitori, dagli insegnanti e dagli educatori. Il Piano scuola del ministero dell’Istruzione non promette “né una persona né un soldo in più”, ogni scuola deve “fare da sé, con i mezzi propri e quel che offrono i territori e gli Enti locali”, attacca il Movimento “Priorità alla scuola” che oggi sarà in tutte le 60 piazze che da Nord a Sud protesteranno contro la proposta del ministro per l’Istruzione.

Il flop delle linee guida

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, bolla le Linee guida sulla ripresa della scuola in presenza a settembre come inadeguate e pericolose. “Il piano elaborato da viale Trastevere – afferma il leader della Gilda – risulta del tutto inadeguato a garantire che il rientro in aula tra due mesi avvenga in sicurezza. Tutte le elucubrazioni sui possibili accorpamenti delle discipline e delle classi e sulla riduzione dell’orario di lezione non cambiano il risultato finale, cioè non evitano l’impoverimento dell’offerta formativa, impedendo, di conseguenza, agli studenti di godere pienamente del diritto all’istruzione”.

Critiche anche dai sindacati

“L’incontro è stato interlocutorio e al momento la nostra è una sospensione di giudizio perché allo stato attuale mancano elementi fondamentali per programmare in modo efficace la ripartenza della scuola a settembre”, ha detto all’AGI Paola Serafin, componente della segreteria Cisl Scuola, dopo l’incontro di ieri dei sindacati con la ministra dell’Istruzione.

Dura anche l’opposizione

“Abbiamo un ministro che non dovrebbe neanche occuparsi della pulizia delle aule delle scuole”, ha detto nel corso di una diretta Facebook da Avezzano, il leader della Lega, Matteo Salvini. “Una che vuole separare i bambini con il plexiglas, una che dovrebbe essere curata, altro che ministro dell’Istruzione”. “Mai” la mascherina ai bambini di sei anni ed “è folle parlare di plexiglas e isolare i bimbi di sei sette, e otto anni, che sono disciplinati, e hanno bisogno di abbracci”, ha poi aggiunto in un’intervista a ‘Money.it’. 

 

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