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Arrivano le pagelle, consigli per i genitori

Arriva la pagella del primo semestre: l'occasione per rendersi conto delle proprie lacune e per spronare i nostri figli

MILANO – Il primo quadrimestre รจ terminato e arriveranno a breve (o sono giร  arrivate) le pagelle. รˆ un momento molto importante per studenti e genitori, in quanto per gli uni รจ il tempo della resa dei conti, per gli altri un’occasione per aiutare i propri figli, gratificarli o correggerli. Certo la pagella del primo quadrimestre non รจ come quella di fine anno, ma ci dร  l’idea delle lacune dei nostri figli e ci fornisce lo spunto per capire come esser loro di supporto. Uno dei primi consigli รจ quello di lasciarli sbagliare, perchรฉ solo con i propri errori si puรฒ migliorare.

Quanto bisogna essere severi?

Ovviamente non bisogna scadere negli estremi: essere troppo severi o troppo comprensivi non aiuta i nostri figli a migliorare scolasticamente parlando. Un aspetto รจ certo. Bisogna lasciarli sbagliare: non possiamo controllare la loro vita e organizzar loro la giornata come piรน riteniamo opportuno, perchรฉ, in primis, non siamo noi genitori a sederci ogni mattina in un banco di scuola, e, in secondo luogo, gli studenti devono diventare autonomi e finchรฉ non sbagliano non capiranno mai come migliorarsi.
Per alcune questioni, come usare il telefonino durante i compiti, gli esperti hanno espresso il loro parere. Raffaele Mantegazza, Docente di Pedagogia generale dell’Universitร  di Milano Bicocca, sostiene che studiare senza cellulare debba diventare la norma, perchรฉ causa di distrazione, ma impedire a nostro figlio di andare a calcio, o a pallavolo, o a nuoto non รจ una punizione valida. Infatti la punizione in questo caso consisterebbe nel privarlo di un’attivitร  non solo divertente, ma anche formativa.
Se i nostri figli hanno solo due insufficienze da recuperare, รจ inutile spendere soldi in ripetizioni private, di cui oggi troppo spesso si abusa. Molto meglio lo studio con compagni piรน in gamba di loro in tali materie. Infatti in questo modo studiare risulta meno pesante e si sviluppa la collaborazione tra studenti (attenzione che la collaborazione sia costruttiva e non un’occasione in piรน per distrarsi). Mandare i nostri figli a ripetizione anche quando non รจ indispensabile, รจ controproducente: รจ come se si fornisse una formula magica per cancellare il brutto voto, appiccicare una toppa sopra un 5 o 4. Ricorrere alle ripetizioni รจ un’ottima soluzione se il ragazzo รจ motivato ad imparare e a migliorarsi e se la situazione รจ davvero grave.

Il problema dell’abbandono scolastico

Il problema dell’abbandono scolastico colpisce 13,8% dei ragazzi traย i 18 e i 24 anni, che raggiungono cosรฌ solo la licenza media o la qualifica di durata non superiore ai due anni di superiore. รˆ normale che gli studenti usciti dalla scuola media siano spaesati e disorientati, ma non c’รจ per questo bisogno di lasciare la scuola o di cambiare indirizzo. O meglio, se il ragazzo presenta gravi difficoltร  nell’apprendere nel liceo o istituto che sta svolgendo, puรฒ sorgere il dubbio che non sia la sua strada. In questo caso i genitori potranno aiutarlo a capire per cosa รจ piรน portato e cosa gli piace di piรน. Ma di certo lasciare la scuola perchรฉ si prendono dei brutti voti รจ fuori questione. Le lacune si affrontano e si risolvono.
Certo non si puรฒ pretendere di risolverle dall’oggi al domani. Nel caso della matematica, per esempio, che รจ la bestia nera degli studenti italiani ( un sesto dei liceali e un quarto degli studenti degli istituti tecnici va male in matematica alla fine del primo anno delle superiori), le difficoltร  e i brutti voti si superano e si risolvono con il tempo. Giorgio Bolondi, Docente della Matematica all’Alma Mater di Bologna afferma: ยซI ragazzi sbagliano perchรฉ sono abituati a vedere i problemi solo come dei contenitori di numeri โ€“ dice ancora Bolondi -. E invece la prima cosa da fare sarebbe lavorare sul testo per capire cosa viene chiesto, qual รจ la consegna del compitoยป.

Via: Corriere della Sera

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