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Grandi editori o piccoli editori, come effettuare la scelta

Oggi Giulio Ravizza ci spiega come scegliere un editore cioè sulla base di quali criteri procedere ad inviare il proprio manoscritto a grandi e piccoli editori

Non appena uno scrittore esordiente termina la stesura del suo romanzo, come in una
metamorfosi è costretto a cambiare mestiere per trasformarsi in un procacciatore di editori (o di agenti letterari). E’ quindi lecita la domanda: e ora a chi lo invio? Invio il manoscritto a grandi o piccoli editori? E’ un momento delicatissimo questo, da cui dipendono le sorti del manoscritto e del suo autore. Non appartenendo al mondo editoriale, io stesso mi sono mosso per tentativi ed errori: condivido in questo articolo quello che ho imparato sulla mia pelle. 

Perché scrivere un libro, ovvero Aida, Fantozzi e le scodelle natufiane

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Perché non scrivere, ovvero a nessuno gliene importa nulla di te

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Spesso la mappa mentale dell’autore esordiente divide gli oltre 1.500 editori attivi in Italia in due regioni: grandi editori e piccoli editori. Per grandi editori si intende solitamente “quelli famosi” (Mondadori, Feltrinelli, Longanesi, et cetera) mentre i piccoli sono quelli la cui esistenza non è largamente conosciuta (Giulio Ravizza edizioni). A mio avviso questa distinzione è fuorviante. Dico questo perché un editore di prestigio certamente nutre l’ego dello scrittore, ma le cose che contano per davvero sono tre (in quest’ordine di importanza): distribuzione, editing, posizionamento.
Procediamo con ordine.

La tensione, ovvero la crudeltà di venire al mondo

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Come scrivere un inizio, ovvero cyberbullismo su Manzoni

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Continua la nostra rubrica “Come diventare scrittore” curata da Giulio Ravizza. In questo episodio, scopriremo come scrivere l’inizio di un libro

La distribuzione non è altro che l’accordo che un editore ha con quella parte della filiera che poi rende i libri disponibili in libreria e in rete. Puoi aver scritto il romanzo migliore del mondo, ma se questo poi non si trova da nessuna parte, è difficile che circoli. Affidarsi ad un editore senza una buona distribuzione è come recitare un monologo meraviglioso in un teatro vuoto. Va aggiunto che all’incirca il 75% dei libri si compra in librerie fisiche: esserci è fondamentale per incuriosire l’avventore in cerca di stimoli letterari. Online ci sono tutti gli elenchi dei distributori del territorio, in questa sede dico solo che il più importante in Italia è Messaggerie. Molti editori rendono noti i distributori con cui hanno accordi, ma se l’informazione non fosse disponibile basta fare una ricerca su Amazon, ibs e in una decina di grandi librerie fisiche. Se i titoli di quell’editore sono esposti, significa che lì un giorno ci potrebbe essere anche il tuo. 
 

Ideare personaggi, ovvero cose turche

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Che differenza c’è fra Don Abbondio e l’idraulico di YouPorn?

Per la rubrica “Come diventare scrittore”, Giulio Ravizza ci guida attraverso la sua esperienza nel percorso della scrittura di un libro: dalle motivazioni, all’ideazione fino all’editing, alla scelta dell’agente, all’auto-pubblicazione

Gli editor sono quelle figure professionali, di cui abbiamo già parlato, che agiscono sul testo di un manoscritto per renderlo più propriamente libro. Sono figure tanto in ombra quanto fondamentali nel percorso di pubblicazione (facci caso: non compaiono quasi mai nemmeno nella sezione “ringraziamenti”). Il successo di un romanzo dipende in larga misura dalla qualità del suo editing: ecco quindi che se una casa editrice ha investito su professionisti doc hai molte più probabilità di avere successo. Pochi sanno che personalità come Elio Vittorini o Italo Calvino sono stati editor per diverse case editrici. Credo tu convenga con me che pubblicare un testo rivisto dal dott. Calvino favorisca un certo riscontro. Se vuoi capire quali editor lavorano per un certo editore, ti consiglio di fare una ricerca su Linkedin o anche sul sito stesso della casa editrice (magari nella sezione Chi Siamo).  
 
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Per la rubrica “Come diventare scrittore” curata da Giulio Ravizza, ecco come caratterizzare i personaggi nel racconto

Ultimo elemento fondamentale è il posizionamento. Le case editrici organizzano le loro
pubblicazioni in raccolte di titoli, o più precisamente in collane. Se un editore ha una collana molto forte nel genere letterario che hai scritto tu (ad esempio: narrativa distopica) o nel tipo di testo (ad esempio: racconti di famiglie molisane) allora avrà già una comunità di lettori interessati al tuo manoscritto. La collana è come una sorta di contenitore: esserci dentro espone l’autore ad una nicchia di lettori pronti ad acquistare il tuo romanzo.
 

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A chi si appresta ad inviare il suo manoscritto, consiglio di modificare la postura mentale “grandi editori e piccoli editori” per un approccio che favorisca chi ha una buona distribuzione, una squadra di bravi editor e con una collana che abbia bisogno di un titolo come il tuo. Scoprirai che molti editori che consideravi “piccoli” sono in realtà ideali per un testo come i tuo. Io stesso ho deciso di pubblicare L’Influenza del Blu con bookabook, editore che distribuisce tramite Messaggerie, che ha sottoposto il mio romanzo a ben due revisioni di due bravissimi editor e che ha un posizionamento forte sul tipo di narrativa che avevo scritto io. Segnalo inoltre che l’articolo della settimana prossima tratterà dei rischi che si possono correre se si esordisce con un grande editore. Ma per questo bisognerà aspettare giovedì!

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Nasce Bookabook, la prima community di crowdfunding del libro

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