Istruzione
L’Istruzione è l’anima della conoscenza.
In attesa che la riforma sulla condotta scolastica entri pienamente in vigore, tanti gli alunni che nelle prime settimane di scuola riportano di episodi violenti. Nella metà dei casi ci si scaglia contro i professori.
Ripartono le lezioni e torna tra i banchi "Il Libraio Scuola" con il nuovo numero della guida "Leggere il mondo" e la quarta edizione del progetto scuola Salani "Lettori si diventa"
Secondo l'indagine di Skuola.net, ben 4 studenti su 10, al ritorno tra i banchi, hanno trovato un regolamento d’istituto più restrittivo. Il divieto assoluto all’uso degli smartphone, previsto fino alla terza media, ha portato oltre il 90% degli alunni più piccoli a dover sottostare a delle regole scritte sul tema.
Negli ultimi eventi a cui ha partecipato, il filosofo Umberto Galimberti ha ribadito la necessità di vietare l'utilizzo dello smartphone nelle scuola, e in generale la deriva sociale dovuta a un uso eccessivo dei cellulari oggi
Per chi deve iniziare il primo superiore il ritorno in classe incide ancora di più sulle tasche dei genitori: tra zaini, astucci nuovi e dizionari si sfiorano gli 800 euro. A tutto questo vanno aggiunte le spese per i trasporti. I dati dello studio.
Scopri i principi fondamentali del Metodo Montessori, un metodo rivoluzionario ideato da Maria Montessori, pioniera della pedagogia moderna.
Secondo la recente indagine “I Giovani, lo Sport e lo Studio”, con il ritorno sui banchi di scuola, la Generazione Z non si limita a preparare zaini e quaderni, ma torna anche alle sue routine sportive.
Se ne parla da giorni, la proposta di riforma formulata da Renzi e dal Ministro Giannini appare un mix di grandi promesse e amare realtà. Molti punti non sono ancora chiari ma i macro temi su cui, pare, si lavorerà maggiormente saranno: precariato...
Una riflessione sulla condizione dei docenti precari in Italia oggi firmata dall'insegnante Maria Laura Chiaretti, la quale ha raccolto pareri e stati d'animo dei colleghi per fare un punto della situazione
La mossa del ministro Valditara, che mette al bando i cellulari nelle classi primarie e secondarie inferiori (anche per scopi didattici) sembra trovare terreno fertile nella comunità scolastica. I più entusiasti appaiono i genitori: 9 su 10 appoggiano la decisione.