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Woman in gold, il film sul quadro di Klimt rubato dai nazisti

Woman in gold (2015) è un film che racconta la vera storia del quadro di Klimt Ritratto di Adele Bloch-Bauer, trafugato dai nazisti

MILANO – Woman in gold è il film del 2015 diretto da Simon Curtis tratto dall’incredibile storia vera del dipinto di Gustav Klimt “Ritratto di Adele Bloch-Bauer“.

Gustav_Klimt woman in gold
Ritratto di Adele Bloch-Bauer (1907)

Di cosa parla Woman in gold

Uno dei dipinti più importanti del primo Novecento, Ritratto di Adele Bloch-Bauer di Gustav Klimt è diventato proprietà dello stato austriaco in seguito a un sequestro nazista ai danni dei legittimi proprietari, di origine ebrea. Era infatti consuetudine delle SS depredare le case degli ebrei deportati nei campi di concentramento, e appropriarsi dei loro beni preziosi. Furono proprio i nazisti a cambiare il nome del quadro in Woman in gold, per mascherare il fatto che il soggetto rappresentato fosse una donna di famiglia ebrea. Il film si svolge alla fine degli anni ’90, quando Maria Altmann, nipote di Adele Bloch-Bauer, scopre dell’esistenza di una battaglia in corso per riavere il quadro. Maria è dunque determinata a riottenere la Woman in gold, di legittima proprietà della sua famiglia. Decide di tornare in Austria con un avvocato, ma scopre che in realtà lo stato non ha nessuna intenzione di restituire il quadro…

Il film

Il film è diretto da Simon Curtis, e interpretato da un cast d’eccezione. La protagonista Maria Altmann è interpretata dal premio Oscar Helen Mirren, mentre Ryan Reynolds recita nel ruolo dell’avvocato Randol Schonberg.

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