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Virna Lisi, su Sky Arte un film documentario sull’attrice

Nell’anniversario della nascita stasera 8 novembre alle 21.15 su Sky Arte , un biopic su Virna Lisi una delle più grandi attrici italiane

Una diva e una donna straordinaria. È quello che traspare in Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood, il film documentario scritto e diretto da Fabrizio Corallo che, nel giorno dell’anniversario della nascita, celebra la grande attrice italiana.

In onda su Sky Arte martedì 8 novembre alle 21.15, disponibile anche in streaming su NOW e on demand, è un ritratto emozionante di una delle interpreti più amate e popolari di sempre della storia del nostro cinema, che ha attraversato con fascino e personalità sessant’anni di spettacolo, con uno stile non imitabile. 

Un viaggio sentimentale nella vita e nella carriera di Virna Lisi che ci trasporta lungo l’arco di tutta una carriera. Un viaggio iniziato per caso e da giovanissima, appena quattordicenne, presto esplosa al grande pubblico grazie a un cinema popolare, e confermata con i grandi autori: Maselli, Steno, Germi, Monicelli, Mattoli, Cavani, Corbucci, Fulci, Lattuada, Dino Risi, Luigi Comencini, Amelio, Vanzina, Cristina Comencini e tanti altri.

Registi che hanno sempre trovato in Virna Lisi il segno di un fascino e più ancora di una qualità interpretativa che univa arte e familiarità con gli spettatori.

 

Virna Pieralisi, donna:  una vita riservata e intensa

Virna Lisi, nome d’arte di Virna Pieralisi, oggi compirebbe 86 anni e ha lasciato nella storia del cinema italiano un segno indelebile. Naque l’8 novembre 1936 ad Ancona. Il nome di Virna, avrebbe dovuto essere Siria, tuttavia l’ufficiale dello stato civile lo rifiutò, poiché la Siria non era una nazione alleata dell’Italia. Il padre credette allora d’inventare il nome Virna su due piedi, scoprendo solo dopo che era un nome realmente esistente, di origine russa, che significa “fedeltà”.

Virna Lisi, in arte, debutta come attrice, in virtù di una bellezza decisamente fuori dal comune. Siamo nella Roma degli anni 50, quando il padre Dario diventa amico del cantante e attore Giacomo Rondinella, il quale, folgorato dalla bella presenza della ragazza, decide di presentarla al produttore cinematografico Antonio Ferrigno. Ferrigno, colpito a sua volta dalla giovane ragazza, la mise sotto contratto a quindici anni, nonostante l’iniziale contrarietà della famiglia dell’attrice. 

Virna comincia così a muovere i primi passi nel cinema, recitando con ruoli di rilievo in numerosi film. All’inizio della sua carriera la sua bellezza si rivela però un’arma a doppio taglio: non veniva presa troppo sul serio come attrice ma, grazie alla sua determinazione e all’amore del pubblico, riuscì ad imporsi come professionista a tutto tondo e non solo per il suo aspetto.

Virna era già conosciuta nelle tv italiane e nei cinema francesi quando arrivò la sua grande occasione. Fu una delle poche attrici a sfondare subito ad Hollywood, recitando accanto a Jack Lemmon in Come uccidere vostra moglie. Il film di hollywood cambiò la sua vita, ma Virna si rese presto conto che la popolarità raggiunta aveva un prezzo troppo alto. L’attrice non poteva uscire a fare la spesa, doveva segnalare i suoi movimenti ai produttori, partecipare a eventi mondani e feste promozionali, adeguandosi alle imposizioni dello Star System. Tutte queste regole erano per lei dei lacci insopportabili. Più di ogni altra cosa le riusciva inconcepibile l’idea di doversi separare dal marito.

Per lei non c’era Oscar che teneva al suo desiderio di veder crescere il figlio Corrado in Italia. Contrariamente alle aspettative, l’addio a hollywood non comportò la fine della sua promettente carriera. Virna, premiata dal pubblico per la sua coerenza, asciuttezza e verità, lavorò ancora in diverse produzioni importanti. Nonostante fosse ormai una diva internazionale,  non ebbe mai atteggiamenti divistici, anzi il suo sistematico rifiuto di ogni forma di compromesso artistico, la sua risolutezza nel non accettare ruoli per soldi, ma solo in base a un reale feeling con il regista e il personaggio, ne fece a tutti gli effetti una delle attrici più amate da diverse generazioni.

Il suo messaggio positivo, quello di essere sempre sé stessi, si espresse anche nella sua accettazione dei ritmi e dei cicli della vita. Non ha mai cercato di sfidare il tempo, assecondando il suo passaggio con allegria, senza ricorrere a ritocchi o chirurgia estetica per mantenere la sua freschezza. Quello che voleva nella sua vita era la verità, a causa della quale ha scelto d’interpretare sempre e solo ruoli adatti alla sua età.  

Virna Lisi morì nel sonno il 18 dicembre 2014, a 78 anni, un mese dopo aver scoperto di avere un cancro ai polmoni.

 

L’amore di Virna Lisi per Franco Pesci

Virna incontra quello che sarà il suo compagno di vita, l’architetto Franco Pesci, in teatro, dove recitava. L’uomo rimane estasiato dalla straordinaria energia della donna, inondandola di rose. Inizia così un corteggiamento vecchio stile, perché il padre di Virna, non gli permetteva di uscire da sola con Franco. Mandava i fratelli ai loro primi appuntamenti per tenerli d’occhio.

Alla fine l’amore la spunta e i due si sposano a Roma, in un bagno di folla e con i fotografi arrampicati ovunque. Virna resterà fedele e vicina all’uomo prescelto fino alla fine, accompagnandolo anche nei momenti più bui e sacrificando, quando necessario, la sua carriera al suo amore. La sua dedizione è ricordata con immensa commozione da amici e familiari per i quali Virna è sempre stata esemplare, un modello importante con cui confrontarsi, per via dello spessore umano. 

Con suo marito, avrebbe voluto avere molti figli, ma le difficoltà sono dietro l’angolo. Ebbe infatti due aborti molto sofferti. La sua tenacia e il suo forte carattere la inducono a non mollare e finalmente riesce a rimanere incinta. Completa la gravidanza, ma solo a patto di non muoversi dal letto per tutta la sua durata. Una delle sfide più provanti della sua vita. Riesce quindi a dare i natali ad un unico figlio, la luce dei suoi occhi e il suo più grande amore.

Virna Lisi la nuova Marilyn

Virna Lisi è riuscita infatti, recitando costantemente con impegno e professionalità esemplari, a passare dal cinema di intrattenimento a quello d’autore, dal teatro a una fortunatissima frequentazione con lo sceneggiato e la serialità televisiva. Un’arte e una carriera che sono raccontate attraverso le immagini di grandi film, straordinari materiali d’archivio (molti provenienti dall’archivio di Luce Cinecittà e da inediti archivi di famiglia) e testimonianze di quanti l’hanno avuta a fianco: tra gli altri Liliana Cavani, Enrico Vanzina, Pupi Avati, Cristina Comencini, Margherita Buy, Jerry Calà, Massimo Ghini, Enrico Lucherini…

L’altra ‘scoperta’ del film è la parentesi hollywoodiana, quando negli anni ’60 venne chiamata a Los Angeles a ricoprire le vesti di ‘nuova Marilyn (a tanto era arrivata la sua fama, anche internazionale) e la rinuncia al contratto di sette anni con una major americana dopo tre film e un inizio folgorante per sfuggire a regole ferree che sentiva troppo impegnative e per tornare stabilmente con il marito Franco Pesci e con il figlio Corrado.

Nel ritratto di una donna vera, schietta,  legata a valori non barattabili l’immagine luminosa di una delle ultime dive del cinema si focalizza sulle doti di un’attrice speciale che ha accettato spesso e volentieri di “imbruttirsi”  (come nell’emblematico caso de ‘La regina Margot’ di PatriceChereau, che le valse il premio per la migliore attrice a Cannes nel 1994) e ha cercato sempre la qualità in una professione affrontata con costante passione e accolta sempre dalla critica con attenzione e rispetto e dal pubblico con incondizionata ammirazione.

Virna Lisi la donna che rinunciò ad Hollywood

Il documentario prodotto da Dean Film e Surf Film in collaborazione con Luce Cinecittà e con la partecipazione di LA7 è in onda martedì 8 novembre su Sky Arte alle 21.15 disponibile in streaming su NOW e on demand.

Scritto e diretto da Fabrizio Corallo con la produzione esecutiva di Pierfrancesco Fiorenza e con la partecipazione di Marche Film Commission e Fondazione Marche Cultura, con il Patrocinio del Comune di Ancona e con la gentile partecipazione di Fondazione Virna Lisi. Film realizzato con il sostegno del MiC.

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