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“L’ultima lettera d’amore”, un film per riscoprire i sentimenti

L’ultima lettera d’amore è un film prodotto da Netflix ispirato all’omonimo romanzo di Jojo Moyes. La storia segue una giornalista mentre intraprende un viaggio per trovare gli autori di una raccolta di lettere d'amore del 1965.

Basato sull’omonimo romanzo del 2010 di Jojo Moyes, “L’ultima lettera d’amore” è un romantico film che segue due donne di epoche diverse, in grado di trovare, però, punti di incontro su moltissimi aspetti. La società cambia, i costumi anche, il modo di concepire l’amore e la sessualità in particolar modo, eppure queste due donne sapranno completarsi.

Diretto da Augustine Frizzell, il film combina l’estetica nostalgica di un video musicale stile Lana Del Rey, con l’intensità emotiva di un film d’amore classico come le pagine della nostra vita . Frizzell e gli sceneggiatori Nick Payne ed Esta Spalding rispettano strettamente le regole del genere: non mancano baci febbrili, confessioni appassionate seguite da drammi e scene tragiche, il tutto accompagnato dalla musica orchestrale ed emozionante. Il risultato è una storia d’amore accattivante e avvincente, perfetta da vedere in un venerdì sera.

La trama e la struttura del film

Nel 1965 a Londra, America Jennifer Stirling (Shailene Woodley) torna dall’ospedale lottando per ricordare intere parti della sua vita. Le strade della sua città sembrano sconosciute. Chi è il maestoso uomo biondo seduto accanto a lei in macchina? Dice di essere suo marito Laurence (Joe Alwyn), ma lei può esserne sicura? E che dire della piccola donna anziana all’ingresso della loro sontuosa casa, vestita con un abito blu frizzante, che si rivolge a lei come “signora”? Non riesce a ricordare perché ha una cicatrice sul viso ed ha la sensazione inquietante che tutti le stiano nascondendo qualcosa.Nella Londra di oggi, Ellie Haworth (Felicity Jones) si sveglia nel letto di uno sconosciuto dopo una notte selvaggia. Quando si rende conto che l’uomo vuole vederla di nuovo, Ellie, che ha appena interrotto una relazione di otto anni, scappa dalla porta e si dirige al lavoro. È una giornalista del London Chronicle ed è in ritardo.

I destini delle donne si intersecano quando il prossimo incarico di Ellie la porta negli archivi di un giornale, dove trova una raccolta di lettere d’amore indirizzate a Jennifer, da un firmatario che si chiama solo Boot, o occasionalmente B. Affascinata dalla sincera corrispondenza, Ellie chiede l’aiuto di l’archivista del giornale, Rory (Nabhaan Rizwan), e intraprende un viaggio per trovare altri appunti e scoprire le identità degli amanti.

L’ultima lettera d’amore, si muove tra due periodi, con le storie di Jennifer ed Ellie che si svolgono e prendono vita, ad un ritmo serrato. Frizzell assembla le scene per creare un sottile senso di continuità, mostrando Ellie che emerge da un ascensore con un’illuminazione dorata simile alla sala da pranzo di Jennifer, o facendo leggere alle due donne ad alta voce le stesse lettere per passare da una linea temporale all’altra. Lavorando con il direttore della fotografia George Steel, il regista riesce anche a dare a ogni epoca un linguaggio visivo distinto: Jennifer’s London è caratterizzata da un effetto flou e possiede una qualità onirica, quasi eterea; La Londra di Ellie è caratterizzata da cieli nuvolosi persistenti e dalla grinta della vita contemporanea.

La storia di Jennifer ed Anthony

Nel 1965, Jennifer ricompone lentamente la sua vita. Si rende conto di aver avuto un terribile incidente d’auto mentre stava andando a incontrare il suo amante, Anthony O’Hare (Callum Turner), un giornalista con cui aveva iniziato una relazione sei mesi prima. Il film riporta gli spettatori a quei bucolici giorni d’estate in Francia, quando i due si incontrarono per la prima volta. Anthony, che lavorava per The London Chronicle (come l’attuale Ellie), era stato incaricato di scrivere un profilo di Laurence, un ricco industriale.

L’affascinante relazione inizia come la maggior parte delle storie d’amore, con Jennifer e Anthony che si scontrano prima che quest’ultimo pubblichi scuse sincere sotto forma di lettera. Affascinata dalla sua cavalleria e annoiata dall’assenza del marito, Jennifer invita Anthony a pranzo, poi a fare un picnic, poi a fare una passeggiata. Mentre la relazione si intensifica, Jennifer si trova intrappolata tra il vivere una vita materialmente confortevole con Laurence o seguire il suo cuore e scegliere Anthony.

Dal libro al film: le critiche ai personaggi

Sebbene Woodley e Turner interpretino abbastanza bene i ruoli di amanti lussuriosi, a volte è difficile accettare il loro corteggiamento. Parte di ciò ha a che fare con l’unidimensionalità di Jennifer; capiamo che si sente intrappolata in un matrimonio travagliato, ma non è mai chiaro cosa, precisamente, la attiri ad Anthony al di là di un semplice senso di avventura e attrazione. Di tanto in tanto, il film suggerisce una profondità alla loro relazione e alla personalità di Jennifer, ma questo non è abbastanza rispetto a ciò che le pagine del libro sanno descrivere e narrare. Manca qualcosa e i critici se ne sono accorti.

Lo stesso si potrebbe dire del personaggio di Ellie, la cui narrativa romantica sembra molto delicata. Nel romanzo, è coinvolta con un uomo sposato e la sua curiosità per le lettere – e la partecipazione allo svelamento del mistero – deriva dal modo in cui queste risultino parallele e in “tema” alla sua stessa vita. Non esiste una trama del genere nel film; la sua determinazione a trovare gli autori delle lettere e potenzialmente a riunirli, è basata esclusivamente sulla sua fede nel potere dell’amore. Questo è poco eccitante.

Tornare ad apprezzare l’amore

Tuttavia, L’ultima lettera d’amore è un passatempo piacevole e incanterà gli appassionati di romanticismo. Anche le lettere, che Woodley e Jones leggono tramite la voce fuori campo nel corso del film, sono estremamente toccanti. Nell’era della comunicazione ansiosa degli appuntamenti, un film guidato da sincere note d’amore serve come un gradito promemoria che a volte vale la pena rischiare tutto e lasciarsi andare.

Stella Grillo

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