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“Caterina la Grande”, la serie TV sulla regina femminista

La serie TV che omaggia e ci fa conoscere Caterina la Grande, la sovrana di Russia moderna, anticonformista e femminista

È una delle figure più importanti del XVIII secolo, una sovrana potente capace di espandere come mai prima di allora i confini dell’impero russo. Una donna forte, intelligente, sofisticata, lungimirante. Ma anche molto esperta in politica tanto che nei secoli viene ricordata come Caterina “la Grande”. Il suo nome dà il titolo alla nuova serie Sky Original e HBO (di nuovo insieme dopo il successo mondiale di Chernobyl) con protagonista l’imperatrice più longeva nella storia della Russia. E chi interpreterà una figura così potente e ispirante?  A dare il volto e la magnificenza di Caterina II di Russia sarà il Premio Oscar Helen Mirren. La serie è andata in onda dal 1° novembre in esclusiva alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV, con tutti gli episodi disponibili on demand dallo stesso giorno.

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Helen Mirren che interpreta un’imperatrice 
The Independent

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Una regina anticonformista e femminista

«La storia di Caterina mi ha sempre affascinata – ha svelato Helen Mirren -, non solo per il mio legame con la Russia. Era una pioniera, ha portato un approccio molto innovativo e rigeneratore. Ha sicuramente saputo anticipare i tempi, è stato un personaggio davvero molto affascinante da interpretare».

Scritta da Nigel Williams, che aveva già lavorato con Helen Mirren nella mini-serie Elizabeth I (premiata tra il 2006 e il 2007 con 9 Emmy e 3 Golden Globe), Caterina la Grande è diretta dal pluripremiato regista Philip Martin (The Crown) e prende le mosse nel 1762, dopo il colpo di stato che depose Pietro III e portò al potere sua moglie Caterina, vista da molti come illegittima (essendo di origini tedesche) e non qualificata a ricoprire questo importante ruolo. Per questo dovrà affrontare numerose sfide per mantenere il potere e governare il suo paese adottivo, nonostante le pressioni del Ministro Panin (Rory Kinnear) che lavora dietro le quinte per mettere sul trono il principe Paolo (Joseph Quinn), figlio di Caterina e Pietro.

Contravvenendo alle richieste del suo infedele amante Grigory Orlov (Richard Roxburgh), Caterina decide di non risposarsi dopo il disastro del suo primo matrimonio, anzi condurrà una vita amorosa molto attiva e libera. Con un grande e tumultuoso amore per il giovane e carismatico tenente Grigory Potemkin (Jason Clarke) che ben presto divenne non solo il nuovo amante dell’imperatrice, ma anche il suo più fidato consigliere. Una relazione molto speciale, quasi esplosiva e dichiaratamente aperta.

Potemkin conduce tutte le campagne più vittoriose dell’Impero Russo, guidando le truppe alla conquista della Crimea e pronto a sfidare l’Impero Ottomano. Questa campagna vittoriosa lo segnerà fisicamente, tanto da indebolirlo e portarlo alla morte. Caterina così, affranta dal dolore, si ritira dalla vita pubblica e, con i consigli della contessa Bruce (Gina McKee), riesce a non cadere nel tranello ordito dal suo nuovo e giovane amante. Ma il suo destino è comunque segnato.

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“Caterina la Grande” è una storia d’amore

Una storia d’amore e di potere che trascende i secoli: alla base di questa serie, racconta Helen Mirren, c’è «assolutamente l’amore. Quello tra Caterina e Potemkin e il loro amore condiviso per la Russia. È una semplice storia umana, di amore e gelosia, dolore e piacere e tutte le cose che l’amore porta con sé».
Nella sua modernità Caterina si è però dovuta confrontare a suo tempo con problemi politici e sociali: «Molte questioni che ha dovuto affrontare come leader continuano a essere decisamente attuali – commenta il regista Philip Martin -. Ad esempio, bilanciare il nazionalismo e l’espansione con il liberalismo e il cambiamento sociale, la tensione tra le vite personali e i ruoli pubblici dei nostri leader e le particolari pressioni sulle donne al potere».

Un’ottima accoglienza

Al recentissimo debutto nel Regno Unito, Caterina la Grande ha subito ricevuto un’ottima accoglienza: per GQ «è la più grande interpretazione» di Helen Mirren, per il Times la Mirren «è magnifica» nei panni di una Caterina «maestosa e complessa, allo stesso tempo imponente e insicura», l’Independent decreta «Cosa ci può essere di più favoloso di Helen Mirren che recita in The Queen? Helen Mirren che interpreta un’imperatrice».

Stessa sorte è toccata alla serie negli Stati Uniti: per The Hollywood Reporter, «lavorando con una scrittura più rigorosa, il regista Philip Martin ha svolto un lavoro “reale” di gran lunga superiore a The Crown di Netflix», mentre IndieWire sostiene che questa serie sia «uno spettacolo sontuoso». Variety pone l’accento sulla performance di Helen Mirren, la quale «riesce a rendere una figura quasi mitica con solida determinazione, gravitas e talvolta istinti meschini», mentre secondo il New York Times «ha portato con sé (nella serie) i suoi straordinari doni di finezza e intelligenza».

 

 

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