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La magica notte del 7 dicembre, la Tosca debutta al Teatro La Scala di Milano

I grandi classici non smettono mai di parlarci. Ecco che in tempi di #metoo torna la Tosca con il suo messaggio dirompente

Per la prima volta la Tosca di Puccini apre la nuova stagione lirica del Teatro La Scala di Milano. A interpretare la Tosca sarà Anne Netrebko, che per la quarta volta nella sua carriera artistica è protagonista della magica notte del 7 dicembre a Milano. Anche quest’anno sarà possibile seguire in diretta su Rai 1 il grandioso spettacolo in scena al Teatro La Scala di Milano, che sarà diffuso anche nei cinema di tutto il mondo.

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Anna Netrebko 104_K61A8238 ph Brescia e Amisano

Dirige il Maestro Riccardo Chailly, mentre l’allestimento è affidato a Davide Livermore. Con lui la squadra formata da Giò Forma per le scene, arricchite dai video di D-wok e illuminate da Antonio Castro, e da Gianluca Falaschi per i costumi. Protagonisti in palcoscenico, insieme ad Anna Netrebko, Francesco Meli e Luca Salsi.

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Tosca, storia di un triangolo amoroso

Tosca è una storia d’amore e di morte. Nella Roma del 1800 dopo il fallimento della Repubblica Romana, quando lo Stato Pontificio sta catturando i rappresentanti ed i sostenitori della Repubblica, le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Tosca, incrociano Angelotti, patriota napoleonico fuggito dalle carceri del Papa. Sulle tracce del fuggiasco c’è il capo della polizia pontificia, barone Scampia che, innamorato di Tosca, approfitta della situazione per conquistare la donna. Tosca non è disposta a cedere alle lusinghe del barone, ma pur di salvare Mario, ordirà un inganno per salvare se stessa e il suo amato. Ma, come tutte le tragedie, anche la storia di Tosca non conoscerà un lieto fine. 

Anna Netrebko 201_K65A6565 ph Brescia e Amisano

Come nacque la Tosca di Puccini

La genesi di Tosca fu turbata inizialmente da alcune difficoltà. Puccini, rimasto folgorato dalla rappresentazione di La Tosca di Victorien Sardou al Teatro Filodrammatici di Milano, all’inizio del 1889, pensò di ricavare dal soggetto un’opera. Si rivolse a Giulio Ricordi per ottenere i diritti dell’autore, il quale non oppose un netto rifiuto, ma dimostrando una certa freddezza concesse l’assenso a favore di un altro compositore, Alberto Franchetti, reduce da un recente successo. Dopo pochi mesi Franchetti manifestò la sua rinuncia all’operazione, permettendo a Ricordi di commissionare nel 1895 l’opera a Puccini che, dopo il successo de La bohème, si dedicò subito, nella primavera del 1896, alla composizione. Partecipò alla stesura del libretto anche Giuseppe Giacosa, nonostante ritenesse il soggetto poco poetico, e che il successo del dramma fosse da ascrivere alla presenza e alla bravura nelle recite parigine di Sarah Bernardt. Il soggetto fu snellito e ridotto da 5 a 3 atti, furono inoltre eliminati parecchi personaggi secondari per concentrare la vicenda sul famoso triangolo Scarpia-Tosca-Cavaradossi. Dopo alcuni contrasti e ripensamenti l’opera fu completata nel 1899, per essere pronta ad andare in scena il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. All’inizio l’opera fu criticata dalla stampa, ma ben presto Tosca si avviò verso un successo che potremmo definire universale.

Netrebko e Salsi 110_K65A6347 ph Brescia e Amisano

 

 

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