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Addio a Gianrico Tedeschi, l’attore che ha esordito in un campo di concentramento

Gianrico Tedeschi, cento anni, è morto la notte scorsa nella sua casa di Crabbia di Pettenasco, sul lago d'Orta. Ecco, per cosa lo ricordiamo

Gianrico Tedeschi, cento anni, è morto la notte scorsa nella sua casa di Crabbia di Pettenasco, sul lago d’Orta. Attore teatrale e televisivo, conosciuto al grande pubblico, ma anche apprezzato dagli estimatori, fu intrattenitore negli anni dei grandi varietà e volto noto anche grazie a Carosello. Aveva compiuto 100 anni il 20 aprile scorso. Da molti anni viveva a Crabbia sul lago d’Orta, nella casa dove aveva festeggiato anche il suo centesimo compleanno insieme alla moglie Marianella Laszlo, anche lei attrice

Gianrico Tedeschi

Nato a Milano nel 1920, dopo il diploma parte per la guerra come ufficiale e partecipa alla campagna di Grecia. Dopo l’8 settembre finisce in un lager nazista ed è lì che inizia a recitare con i compagni di prigionia, da Giovanni Guareschi a Enzo Paci. Come lui stesso ricordava: “Sono diventato attore perché sono stato in campo di concentramento”. Da allora non ha più smesso. Dopo la Liberazione riesce a entrare in Accademia a Roma e nel 1947 debutta a teatro, scelto e diretto da Giorgio Strehler. Inizia così una carriera di successo, che lo vede lavorare con registi del calibro di Luchino Visconti e Luca Ronconi. Partecipa agli storici sceneggiati televisivi, diventa amato personaggio di un Carosello di dolciumi, lavora in radio con Raffaella Carrà e nel cinema con Bragaglia, Steno, Dessin e Rossellini.

Il teatro

In 70 anni di teatro ha recitato con Ruggero Ruggeri e Salvo Randone, passando per Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Romolo Valli e tantissimi altri. Ma anche Renato Rascel e Domenico Modugno, per arrivare ad avere accanto giovani come Massimo Popolizio, Sergio Rubini o Marina Massironi. Con Strehler è stato Pantalone in Arlecchino servitore di due padroni e Peachum nell’Opera da tre soldi, poi La locandiera e Tre sorelle con Visconti, i lavori di Testori con Ruth Shammah, il Bernhard del Riformatore del mondo regia di Maccarinelli. 

La televisione

Attore di grande versatilità, è tra i protagonisti della prosa televisiva interpretando I giocatori, Tredici a tavola, La professione della signora Warren. E’ ricordato anche per alcuni celebri sceneggiati della Rai, da Delitto e castigo (1963), a Il gabbiano (1969) e Demetrio Pianelli (1963). Protagonista di Carosello, presta più volte il suo volto per vari sketch pubblicitari, in particolare delle caramelle. Nel 1972 partecipa anche alla trasmissione radiofonica Gran varietà, condotta da Raffaella Carrà.

Il premio come miglior attore a 91 anni

Nel 2000 rinnova il suo successo teatrale interpretando la malinconica pièce “Le ultime lune” di Furio Bordon, che porta in scena per dieci stagioni. A seguire poi La compagnia degli uomini buoni di Bond con Ronconi, che gli vale l’ultimo premio come miglior attore dell’anno nel 2011, quando aveva 91 anni. Una delle ultime volte in cui è salito su un palcoscenico a 96 anni, a chi gli chiedeva se non gli costasse fatica, rispondeva: ”Al contrario, la scena dà forza”.

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