Stanley Kubrick (New York, 26 luglio 1928 – St. Albans, 7 marzo 1999) é stato uno dei più celebri protagonisti del cinema del XX secolo che ha saputo cimentarsi nei ruoli più disparati nel mondo del grande schermo. Regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, montatore, scenografo e creatore di effetti speciali, la sua carriera iniziò grazie a una collaborazione come fotografo per una rivista locale di New York. Lontani dai tradizionali canoni di Hollywood, i tredici lungometraggi realizzati da Kubrick hanno influenzato i generi più diversi del cinema.
I 5 film di Stanley Kubrick che hanno segnato un’epoca
Di seguito, proponiamo una rassegna di cinque cult del grande regista e sceneggiatore Stanley Kubrick che non potranno mancare nella vostra lista dei film da vedere.
“Full Metal Jacket” (1987)
Il terzo e ultimo film di guerra prodotto da Kubrick e Warner Bros, ispirato al libro “Nato per uccidere” (1979) di Gustav Hasford, è diventato un cult per la sua capacità di raccontare la guerra del Vietnam in modo distante dai canoni tradizionali. Con un sarcasmo di sfondo antimilitaristico e antibellico, infatti, il regista riprese il tema della scelta tra il bene e il male e della tendenza dell’uomo a scegliere quest’ultimo, regalando al pubblico un’occasione di riflessione sulla natura umana.
“Shining” (1980)
Pioniere dell’horror psicologico e tratto dall’omonimo romanzo del 1977 di Stephen King, la trama di “Shining” è incentrata sull’analisi della “famiglia americana” all’interno di un contesto onirico e inquietante. Prodotto dalla Warner Bros, il film non entusiasmò immediatamente la critica, ma venne apprezzato dal pubblico per le sue scene simboliche, come quella delle gemelle e del labirinto delle siepi che sono entrate nella storia del cinema.
“Arancia meccanica” (1971)
Ispirato all’omonimo romanzo del 1962 di Anthony Burgess, “Arancia meccanica” è una commistione di generi cinematografici la cui trama è incentrata sul tema della distopia della società moderna e del condizionamento di pensiero nella scelta tra il bene e il male. Proprio a causa dell’argomento affrontato e della sua rappresentazione, l’opinione si divise tra coloro che ne apprezzarono l’innovazione e coloro che, invece, ne criticarono la centralità della violenza. Una curiosità su “Arancia meccanica” è il fatto di essere stato l’unico film nella storia del cinema ritirato dalle sale per il volere del regista stesso, azione a cui la Warner Bros non ebbe possibilità di sottrarsi.
“2001: Odissea nello spazio” (1968)
Ispirato al breve racconto “La sentinella” di Arthur Clarke, “2001: Odissea nello spazio” è un film diretto da Kubrick e prodotto dallo stesso insieme a Metro-Goldwin-Mayer. Questa pellicola rappresentò una svolta epocale per il genere fantascientifico e non solo ed è tutt’oggi considerata una pietra miliare nella storia del cinema. Il film è ambientato nel futuro e consiste in una riflessione filosofica sull’identità dell’uomo e sul suo rapporto con l’universo, sul destino della specie umana e sulla conoscenza. La realizzazione di “2001: Odissea nello spazio” richiese quattro anni di lavoro e un budget di 10 milioni di dollari di cui 6 milioni e mezzo per gli effetti speciali, premiati con un Oscar nel 1969.
“Spartacus” (1960)
Dopo il suo primo lungometraggio “Rapina a mano armata” (1956), Stanley Kubrick venne ingaggiato da Kirk Douglas come regista del film “Spartacus”, tratto dall’omonimo romanzo del 1951 di Howard Fast. Distribuito 1960 dalla Universal Pictures, fu l’unico film di cui Kubrick non curò l’intero iter produttivo, elemento che generò diversi contrasti con Douglas, al contempo produttore e protagonista della pellicola. Il prodotto riscosse un notevole successo in sala, con un incasso record nella storia della major – superato solo dieci anni più tardi da “Airport” – e vinse quattro Premi Oscar per la fotografia, la scenografia, i costumi e il miglior attore non protagonista assegnato a Peter Ustinov.
PH: di Enric – Opera propria, per Wikimedia Commons