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Regina Elisabetta, 5 lezioni di vita da cui trarre insegnamento

La Regina Elisabetta II è stata la regnante più longeva del Regno Unito. Nel corso di 70 anni di carriera, ha saputo governare, agire e vivere lasciandoci tanto da imparare. Ecco le 5 lezioni di vita da cui tutti noi possiamo trarre insegnamento.

In 96 anni di vita e più di 70 di regno, la Regina Elisabetta è stata di ispirazione per moltissime persone, primi fra tutti i suoi sudditi, che l’hanno accompagnata con affetto e orgoglio anche nei periodi più difficili del suo regno. Coraggiosa, preparata, forte, sicura di sé, appassionata della vita come del lavoro che svolgeva, professionale, puntuale, sempre impaccabile, ma anche dolce, sensibile, innamorata, lucidamente presente. Era questo e tante altre cose, la Regina Elisabetta. 

Da quando ha iniziato a regnare – a soli 25 anni dopo la prematura scomparsa del padre -, quel lontano 6 febbraio del 1952, la Regina Elisabetta ha visto e vissuto una quantità enorme di eventi, alcuni belli, alcuni meno belli, altri ancora terribili. Ha conosciuto una gran quantità di individui che hanno fatto la storia della nostra epoca, e ha viaggiato in moltissimi paesi, scoprendo tradizioni e luoghi lontanissimi da lei. 

Ci sono tante cose che potremmo imparare guardando alla vita di questa grande sovrana, che si è spesa anima e corpo fino alla fine per il suo regno. Ecco le 5 lezioni di vita che ci lascia in eredità la Regina Elisabetta e da cui possiamo tutti trarre insegnamento. 

5 lezioni di vita della Regina Elisabetta da cui possiamo trarre insegnamento

La dedizione

La prima lezione di vita che ci lascia in eredità la Regina Elisabetta è la dedizione. Leggendo la sua biografia o guardando le serie, i documentari e le pellicole che traggono ispirazione dalla sua figura, possiamo immediatamente accorgerci della meravigliosa qualità che ha sempre contraddistinto la sovrana britannica.

Sin da quando, con spirito di abnegazione e consapevolezza dei suoi doveri, da piccola si dedicava agli studi di lingua, storia, musica e letteratura, la Regina Elisabetta ha mostrato un grande dedizione, caratteristica che l’ha molto aiutata durante i suoi 70 anni di regno, e che l’ha portata a fare il possibile per il suo Paese fino agli ultimi giorni di vita. Ha sempre saputo dedicarsi ai suoi affetti e, contemporaneamente, al benessere e alle necessità del Regno Unito, grande amore della sua vita insieme a Filippo e ai figli.

Il coraggio

L’altra lezione che ci lascia la Regina Elisabetta è quella del coraggio, un coraggio inaudito, come quello che lei ha dimostrato all’età di 25 anni, all’indomani della morte del padre, prendendo le redini della monarchia, da giovane donna, non abbastanza esperta né preparata a ciò che sarebbe accaduto. I media hanno sempre guardato con un misto di rispetto e diffidenza a quella giovane principessa che pubblicamente non mostrò alcuna emozione dinanzi alla morte del padre, subito incoronata regina. 

Guardando bene agli eventi e al temperamento della Regina Elisabetta, possiamo affermare come la freddezza mostrata in pubblico il giorno dell’incoronazione fosse una dimostrazione di prontezza e di coraggio, lo stesso coraggio mostrato in seguito nell’affrontare le difficoltà della storia, quelle della famiglia e quelle personali, fino agli ultimi giorni di vita.

L’amore

L’amore è stato la forza della Regina Elisabetta, che si è circondata dei suoi affetti più cari per tutta la vita e, forse per questo, è riuscita ad essere una sovrana tanto amata e tanto longeva. Sono due, in particolare, le storie d’amore vissute dalla sovrana britannica: quella con Filippo, che ha contraddistinto la maggior parte della sua vita ed è scoppiata all’improvviso senza mai più sfiorire; e quella con il suo lavoro, il suo regno, che ha continuato a servire fino all’ultimo, dovendo anche fare delle rinunce importanti. 

Filippo, scomparso nell’aprile del 2021, ha continuato ad essere la stella polare della Regina Elisabetta anche dopo la dipartita, come testimoniato dalle parole della monarca in occasione del discorso di fine anno al popolo britannico:

“Sebbene il Natale sia un tempo di grande felicità e allegria per molti, può essere un periodo difficile per quanti hanno perso i loro cari. Quest’anno, in particolare, ne capisco il motivo. Nei mesi successivi alla morte del mio amato Filippo ho trovato grande conforto nel calore e nell’affetto dei tanti tributi alla sua vita e al suo lavoro da tutta la Nazione, dal Commonwealth e dal mondo.

Il suo senso del servizio, la sua curiosità intellettuale e la capacità di trarre divertimento da ogni situazione erano tutti irrefrenabili. Quello scintillio malizioso e indagatore, alla fine, era luminoso come quando l’ho visto la prima volta. Ma la vita, naturalmente, è fatta di separazioni finali, come di primi incontri, e Filippo manca tanto a me quanto alla mia famiglia. So che avrebbe voluto che ci godessimo il Natale. Sentiamo la sua presenza”.

La curiosità 

Arriviamo ad un’altra importante lezione di vita che ci lascia la Regina Elisabetta: la curiosità è importante, è uno dei motori della vita. Senza di essa, restiamo immobili, fermi nelle nostre idee e limitati nelle nostre azioni. 

La monarca britannica è stata un’instancabile viaggiatrice. Ha visitato circa 200 paesi, ha conosciuto tradizioni e luoghi distanti anni luce dalla sua terra natia; ha osservato, apprezzato, criticato, imparato, sin da quell’indimenticabile viaggio in Kenya, quando insieme a Filippo apprese della morte del padre e dell’imminente incoronazione, e immediatamente partì per adempiere al suo dovere. 

Curiosa come quando, nel 1979, decise di partire alla volta del Medio Oriente, proprio nel periodo in cui era appena terminata la Rivoluzione di Khomeini in Iran; o come quando, qualche anno prima, si diresse in Nuova Zelanda, in una terra ancora poco esplorata che al resto del mondo pareva remota. Curiosa sempre, di conoscere le realtà più vicine e più lontane, di sentire le storie dei suoi sudditi, di dare un volto alle disgrazie. Appassionata alla vita, alle persone, alla natura, a tutto ciò che la circondava.

La cura

Infine, pensiamo alla vita della Regina Elisabetta, riavvolgiamo il nastro e guardiamo velocemente a ciò che è stata, a ciò che ha fatto e a ciò che ha rappresentato per generazioni di donne e uomini britannici. La cura è forse la lezione più importante che possiamo trarre dalla vita di questa donna eccezionale, che ha saputo abbracciare la responsabilità di un grandissimo ruolo diplomatico e politico insieme alla bellezza e al calore della famiglia, che anche nei momenti più bui è rimasta unita grazie al suo intervento, al collante che lei stessa rappresentava tanto per i suoi cari quanto per il regno. 

Una cura portata avanti giorno dopo giorno e su fronti diversi, perché «Vale la pena ricordare che spesso sono i piccoli passi, non i salti da gigante, che determinano il cambiamento più duraturo».

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