Sei qui: Home » Intrattenimento » Cinema » Queer, il film di Luca Guadagnino tratto dal libro di William Burroughs

Queer, il film di Luca Guadagnino tratto dal libro di William Burroughs

Queer, il controverso romanzo di William S. Burroughs pubblicato postumo nel 1985, è stata la fonte d'ispirazione per il nuovo film di Luca Guadagnino. Scopriamo differenze e analogie

Queer, il film di Luca Guadagnino dimostra ancora una volta la sua capacità di trasformare un testo letterario complesso in un’esperienza cinematografica profondamente coinvolgente. Il film non è solo un adattamento, ma un’interpretazione che rende omaggio all’eredità di William S. Burroughs, esplorando i temi universali dell’alienazione, del desiderio e della ricerca di sé in un mondo spesso ostile.

Luca Guadagnino, noto per il suo approccio visivamente raffinato e narrativamente intenso, porta sul grande schermo Queer, il controverso romanzo di William S. Burroughs, pubblicato postumo nel 1985 ma scritto tra il 1951 e il 1953. Questo adattamento rappresenta una sfida artistica ambiziosa, considerando il carattere denso e frammentario del libro, che affronta temi di alienazione, desiderio e dipendenza in un contesto sociale e personale estremamente complesso.

Queer

Trama e temi del film

Il film segue fedelmente le linee principali del romanzo, raccontando le vicende di Lee, alter ego dell’autore, un uomo tormentato dalla dipendenza e dal senso di vuoto, che cerca disperatamente di conquistare Allerton, un giovane ex marine emotivamente distante. Ambientato tra il Messico post-bellico e le fitte ombre della psiche del protagonista, Queer esplora la solitudine, il desiderio non corrisposto e l’identità queer in un’epoca di conformismo e repressione.

Guadagnino adatta la storia portandola nel suo stile visivo unico, caratterizzato da colori saturi, inquadrature intimiste e una colonna sonora che amplifica l’atmosfera di tensione e vulnerabilità. Il film non solo rispetta il testo originale ma cerca di tradurre visivamente il flusso di coscienza di Lee, immergendo il pubblico nel suo stato emotivo instabile.

Le Scelte di Regia di Guadagnino

Guadagnino ricrea il Messico degli anni ’50 con un’attenzione ai dettagli che sottolinea il contrasto tra l’esotico ambiente esterno e l’interiorità caotica di Lee. I paesaggi desertici e i bar decadenti diventano specchi della solitudine e della ricerca di significato del protagonista.

Guadagnino esplora a fondo la psicologia di Lee, spingendosi oltre la superficie del testo per dare maggiore profondità al personaggio e al suo rapporto con Allerton. Le sfumature emotive e i silenzi dei protagonisti diventano centrali nella narrazione.

Come già visto in Chiamami col tuo nome, Guadagnino usa la macchina da presa per catturare il desiderio e il dolore con un’estetica quasi pittorica, facendo della luce e dei colori strumenti narrativi.

Il Romanzo di Burroughs: Contenuti e Contesto

Queer è un’opera profondamente personale, scritta durante un periodo di crisi nella vita dell’autore, segnato dalla fuga in Messico per evitare una condanna per droga e dalla morte accidentale della moglie Joan Vollmer. Burroughs stesso descrisse il libro come un lavoro “amaro”, incentrato sulla disperazione e sulla dipendenza, ma anche come un punto di partenza per il suo successivo capolavoro, Il pasto nudo.

A differenza del film, il romanzo si caratterizza per uno stile frammentario e diretto, con meno attenzione alla costruzione visiva dell’ambiente e più spazio al flusso di coscienza del protagonista. Il libro è anche intriso di un linguaggio esplicito e provocatorio, che Burroughs usa per sfidare le convenzioni sociali del suo tempo.

Differenze tra Film e Romanzo

Guadagnino amplifica il lato emotivo e visivo della narrazione, dando maggiore spazio al rapporto tra Lee e Allerton, mentre nel libro questo è più implicito e filtrato dal cinismo del protagonista.

Il romanzo si presenta come una serie di episodi non sempre connessi, riflettendo la frammentarietà della vita di Lee, mentre il film adotta una struttura narrativa più lineare e coesa.

Guadagnino attualizza alcuni temi, rendendo più evidente il sottotesto queer e il contrasto tra desiderio e repressione, senza però tradire il carattere provocatorio dell’opera originale.

Un’Opera di Transizione tra Arte e Identità

Con Queer, Luca Guadagnino dimostra ancora una volta la sua capacità di trasformare un testo letterario complesso in un’esperienza cinematografica profondamente coinvolgente. Il film non è solo un adattamento, ma un’interpretazione che rende omaggio all’eredità di William S. Burroughs, esplorando i temi universali dell’alienazione, del desiderio e della ricerca di sé in un mondo spesso ostile.

Per chi ama le storie che sfidano le convenzioni e offrono un ritratto intimo dell’umanità, Queer è un’esperienza imperdibile sia sullo schermo che sulla pagina.

© Riproduzione Riservata