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Prisma 2, torna la serie tv ispirata alla raccolta di poesie “Dolore minimo”

Su Prime Video è disponibile la seconda stagione di "Prisma", il young adult drama di Ludovico Bessegato che aveva conquistato pubblico e critica.

Da giovedì 6 giugno su Prime Video è disponibile la seconda stagione di “Prisma”, il young adult drama di Ludovico Bessegato che aveva conquistato pubblico e critica. La serie tv originale è ispirata da “Dolore minimo” una raccolta di poesie scritta da Giovanna Cristina Vivinetto, la prima raccolta poetica italiana ad affrontare il delicato tema della transessualità.

Prisma

Nella seconda stagione, tornano i gemelli Andrea e Marco, che insieme a Daniele, Nina, Carola e tutti gli altri, ripartiranno proprio al punto in cui li avevamo lasciati. I ragazzi di Latina affronteranno amori e desideri, segreti e incomprensioni, e tutte le sfumature di quello spettro di colori infinto che l’adolescenza porta con sé verso la scoperta della propria identità. Nessuno di loro può più nascondere il suo amore inaccettabile, il suo talento, il suo desiderio, il suo istinto autodistruttivo, i suoi errori e il suo segreto inconfessabile. Riguardo alle tematiche che verranno toccate nel corso della serie, si tornerà a parlare di revenge porn e si affronterà la delicata questione della carriera alias con il nuovo personaggio di Jacopo, interpretato da Andrea Giammarino.

Il cast

In questa seconda stagione Prisma viene confermato il cast che ha ottenuto molto successo con la prima stagione,  composto da Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo, Caterina Forza, Chiara Bordi, LXX Blood, Matteo Scattaretico, Zakaria Hamza, Riccardo Afan de Rivera Costaguti, Flavia Del Prete, Asia Patrignani, Elena Falvella Capodaglio, Andrea Giannini, Nico Guerzoni, Francesca Anna Bellucci, Autilia Ranieri e Martinus Tocchi.

Le novità riguardano i nuovi interpreti: Elisa Qiu Tian Scenti, Andrea Giammarino, Marco Conidi, Cristiano De Vitis ed Elisabetta Anella. Ludovico Bessegato firma sia la regia che le sceneggiature della serie scritte insieme a Francesca Scialanca.

 

Dolore minimo

Il libro che ha ispirato “Prisma” è “Dolore minimo”, che già del titolo esprime la complessa condizione transessuale pronunciata con grande potenza poetica, volta a infrangere il muro del silenzioso tabù culturale. La giovane autrice Giovanna Cristina Vivinetto in questo libro racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso, che hanno fatto parlare Dacia Maraini e Alessandro Fo di un caso letterario.

«Quando nacqui mia madre / mi fece un dono antichissimo. / Il dono dell’indovino Tiresia: / mutare sesso una volta nella vita», narra Giovanna Cristina Vivinetto, che, in questo diario in versi, confessa: «non mi sono mai conosciuta / se non nel dolore bambino / di avvertirmi a un tratto / così divisa. Così tanto parziale».

Il libro contiene una nota di Alessandro Fo e la presentazione di Dacia Maraini.

L’incontro tra libro e serie tv

Come si è arrivati dal libro alla serie tv? Come raccontato su Sololibri, Giovanna Cristina Vivinetto aveva conosciuto la sceneggiatrice della serie Alice Urciuolo nel lontano 2017, quando entrambe studiavanoLettere presso La Sapienza di Roma. In quel periodo, Giovanna aveva appena iniziato il suo percorso di transizione. 

Cinque anni dopo, le vite delle due ragazze si incrociano di nuovo, con Alice che contatta Giovanna chiedendole supporto per la scrittura di una nuova sceneggiatura. Da questo lavoro di squadra nascerà la serie tv Prisma: la poetessa Giovanna Cristina Vivinetto è stata scelta come consulente per il personaggio principale, cui ha prestato parte della sua storia e del suo libro “Dolore minimo”. Nel personaggio di Prisma ritroviamo il tormento e al tempo stesso la forza della poetessa. 

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