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Pretty Woman, perché rivedere uno dei film d’amore più amati di sempre

Pretty Woman è una pellicola uscita nel 1990, una moderna favola d'amore che ancora oggi continua ad affascinare gli spettatori. Scopri perché rivedere questa grande pellicola sull’amore.

Stasera 28 maggio 2024 su Raiuno alle 21:30 va in onda il film Pretty Woman, pellicola del 1990 con Julia Roberts e Richard Gere protagonisti di una delle storie d’amore più belle di sempre. Il film è un vero gioiello che, ancora oggi, ci fa sognare ad occhi aperti. 

Pretty Woman è forse molto più di una favola moderna, di una Cenerentola dei giorni nostri: la pellicola racconta la storia di “riscatto” più famosa di Hollywood, uno dei film più amati anche da noi italiani.

Ecco alcuni validi motivi per riguardarlo ancora una volta.

Pretty Woman

Sinossi del fim

Dietro l’aspetto affascinante e una solida fama di rubacuori, Edward Lewis nasconde un’abilità straordinaria e senza scrupoli nel campo della finanza. La sua specialità è comprare aziende dissestate, risanarle e rivenderle a caro prezzo. Una sera, a Hollywood, conosce casualmente Vivian Ward, una prostituta. Lei ha bisogno di soldi e lui di una donna che lo accompagni nei suoi pranzi di lavoro.

Nonostante le difficoltà legate anche alla diffidenza classista delle commesse dei negozi più chic, Vivian trova l’aiuto del direttore dell’albergo Thompson che la manda nella sartoria di una sua amica e le insegna il comportamento da tenere a tavola nelle occasioni mondane, mentre il rapporto tra Vivian e Lewis diventa sempre più simile all’amore.

Perché rivedere ancora questo film

Vivian ci insegna cosa sia il vero riscatto. Se, nell’immaginario collettivo, una prostituta viene vista come un oggetto privo di sentimenti, Vivian (Julia Roberts) ci insegna che non è sempre così. Anzi, ha reso il suo personaggio un esempio “emotivo”. Una donna in grado di insegnare cosa sono i sentimenti ad un uomo disilluso dalla vita.

Una donna che ci ha insegnato a sognare a quella famosa “favola”.

Il lieto fine è quasi sempre e Il risultato di un cambiamento. Edward riesce a superare quei blocchi emotivi che lo rendevano restio all’amore, l’incontro con Vivian gli fa comprendere il significato di fiducia e riesce ad essere se stesso. In questa crescita, in questa presa di coscienza del proprio io e delle proprie emozioni, riesce ad inserirsi quello che chiamiamo “lieto fine”.

Un lieto fine non banale ma frutto di un percorso sofferto. Questo ci fa sognare, questo, dopo più di 30 anni dalla sua uscita, ci fa riscoprire il nostro amore per le favole.

Il sogno americano

Pretty Woman è un film pieno di sorprese da parte degli attori. Oltre scene sono frutto dell’ improvvisazione, resa possibile dall’estrema bravura di Julia Roberts e Richard Gere. La risata di lei, ad esempio, amata da chiunque di noi, riesce ad essere così coinvolgente perché Richard Gere la sorprendeva sempre, cambiava le scene, le faceva il solletico quando non era inquadrato. Insomma, è una pellicola che ha il sapore di verità perché spesso gli attori hanno saputo mettercela, la verità.

Shopping, passione, sogno americano. Pretty Woman è un cocktail di emozioni e suggestioni… E tanti anni continuiamo ad amarlo follemente!

Il cast

Oltre ai due protagonisti Julia Roberts e Richard Gere, nel cast vale la pena ricordare Jason Alexander nei panni del socio di Lewis, Philip Stuckey ed Héctor Elizondo in quelli di Barney Thompson, il comprensivo direttore del lussuoso hotel che aiuta Vivien.

La colonna sonora

Pretty Woman è noto anche per la colonna sonora di notevole successo, che riprende la canzone del 1964 Oh, Pretty Woman di Roy Orbison, che ha ispirato il titolo del film. Il sottofondo musicale è stato composto da James Newton Howard. Intitolata He Sleeps / Love Theme, questa composizione per pianoforte è ispirata a Racing in the Street di Bruce Springsteen.

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