Le nuove scoperte di Pompei sono protagoniste stasera 27 maggio alle 21.25 su Rai 1 con Alberto Angela dello Speciale di โMeraviglieโ prodotto da Rai Cultura in collaborazione con il Parco Archeologico e il Ministero della Cultura.
Ci sono anche i disegni di un bambino di duemila anni fa tra le meraviglie venute alla luce dalle ultime campagne di scavo del Parco Archeologico di Pompei. Affascinanti ritrovamenti che โ insieme ad altri mai mostrati prima โ Alberto Angela, con la partecipazione del direttore Gabriel Zuchtriegel, degli archeologi e dei tecnici del Parco, racconterร stasera in tv durante “Pompei, le nuove scoperte”.
Pompei, le nuove scoperte
Interamente girato nel sito di Pompei, allโinterno dei nuovi cantieri di scavo, lo Speciale utilizza una tecnica di ripresa unica: un unico piano sequenza, lungo oltre due ore, che attraversa lโarea archeologica di Pompei seguendo Alberto Angela nella sua esplorazione senza alcuno stacco nรฉ interruzione.
Grazie a questa particolare ripresa, i telespettatori avranno la sensazione di partecipare ad una reale visita degli scavi di Pompei accompagnati personalmente da Alberto Angela attraverso un avvincente percorso narrativo e lโassenza di stacchi permetterร di avere una chiara idea dellโubicazione degli spazi esplorati, delle distanze percorse, della vastitร del sito archeologico. Sarร come attraversare lโantica cittร , sommersa dallโeruzione del Vesuvio del 79 d.C., con gli occhi di un pompeiano di duemila anni fa che vede risorgere dal materiale vulcanico gli oggetti quotidiani, gli affreschi, i graffiti e le tracce della propria vita di allora.
Il teatro Odeon
La visita parte dallโOdeion, il piรน piccolo dei due teatri della cittร , dominato dalla vista del Vesuvio che si erge in lontananza oltre le mura. Si snoda poi per le antiche strade di Pompei attraversando botteghe, terme, locande e case private, dove le tracce della vita quotidiana del primo secolo dopo Cristo suscitano meraviglia ad ogni passo.
L’Insula dei Casti Amanti
Il percorso prosegue, poi, allโinterno dellโInsula dei Casti Amanti, attualmente chiusa al pubblico (dal 28 aperta alle visite) un isolato giร parzialmente esplorato in passato e oggi oggetto di nuovi approfonditi scavi che hanno appena portato in superficie i resti di altre vittime colte nel vano tentativo di mettersi in salvo dallโeruzione.
Qui gli archeologi, ancora al lavoro, mostrano ad Alberto Angela e al pubblico ambienti ancora non conosciuti, interessanti oggetti di vita quotidiana appena emersi dagli strati vulcanici e stupefacenti opere dโarte ritornate visibili dopo quasi duemila anni. Ma le opere piรน commoventi scoperte dagli archeologi sulle pareti di una domus sono i disegni di un bambino di duemila anni fa che, poco prima della tragedia, ha tratteggiato con il carboncino il suo immaginario infantile, ignaro che i suoi graffiti sarebbero sopravvissuti al passare dei secoli.
Casa del Larario
Dopo un breve trasferimento in auto sopra la zona ancora non scavata di Pompei, Alberto Angela entra nei cantieri di scavo che interessano la regio IX, uno dei distretti della cittร ancora non interamente portati alla luce. Qui rivela agli spettatori splendidi saloni affrescati appena riemersi dal materiale vulcanico e un meraviglioso ambiente dipinto, scoperto proprio nei giorni di realizzazione dello speciale e ancora mai mostrato. Il percorso procede verso la โCasa del Lararioโ, dove il racconto delle ultime ore della cittร romana si intreccia con la scoperta di ambienti che lโeruzione ha โcristallizzatoโ, imprimendo nella cenere la fotografia degli ultimi istanti di vita di Pompei. Qui, con lโaiuto degli esperti del parco, Alberto Angela illustra la tecnica dei calchi, che ha permesso di rivelare le drammatiche immagini delle vittime nellโattimo stesso della loro fine.
Casa di Leda
Lโesplorazione prosegue nella โcasa di Ledaโ, una delle domus piรน ricche di ritrovamenti di questa ultima campagna di scavi con nuove rivelazioni. Nelle sue adiacenze sono appena emerse pareti affrescate di incredibile bellezza, anche per il particolare stato di conservazione dei colori originali.
Infine, al termine del percorso, due autentici fuochi dโartificio di Pompei: la โcasa degli amorini doratiโ e la โcasa dei Vettiiโ, questโultima riaperta recentemente al pubblico dopo un lungo restauro. Qui la magnificenza degli affreschi e dei giardini colonnati rivela lโopulenza degli abitanti di una delle zone piรน ricche della cittร . Splendidamente circondato dal โrosso pompeianoโ il telespettatore avrร quasi lโimpressione di partecipare a uno degli esagerati banchetti descritti da Petronio.