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Padri e figlie, il film di Muccino sulle difficoltà di essere un genitore solo

"Padri e figlie" racconta la storia di uno scrittore premio Pulitzer che si confronta con il suo essere vedovo e padre, reduce da un esaurimento nervoso.

Stasera 24 settembre su Rai Movie è possibile vedere il film “Padri e figlie“, pellicola sulla storia di uno scrittore premio Pulitzer che si confronta con il suo essere vedovo e padre, reduce da un esaurimento nervoso. Più tardi sarà sua figlia ad avere difficoltà nelle relazioni, proprio a causa del rapporto col padre.

Nell’arco narrativo di 25 anni, il film “Padri e figlie” (Fathers and Daughters) racconta il rapporto tra un padre e una figlia. Diretto da Gabriele Muccino nel 2015, tra gli interpreti principali del film figurano Russell Crowe, che è anche produttore esecutivo, Amanda Seyfried, Aaron Paul, Diane Kruger, Octavia Spencer e Jane Fonda.

Padri e figlie

New York, 1989. Jake Davis è uno scrittore che ha già vinto un premio Pulitzer. Quando sua moglie muore in un incidente d’auto Jake si ritrova a dover crescere la figlia Katie da solo, e a gestire una serie di problemi fisici e mentali che lo costringono ad un temporaneo ricovero presso un ospedale psichiatrico. Purtroppo Katie viene affidata alla zia, sorella della madre defunta, che nutre verso Jake un profondo rancore. New York, 25 anni dopo. Katie è diventata un’assistente sociale che si occupa di bambini disagiati e che nel tempo libero si concede a chiunque, rifiutando di instaurare legami che vadano oltre il sesso occasionale. Il grande amore che ha provato per il padre le ha lasciato un vuoto incolmabile e ha fatto di lei una persona in grado di aiutare gli altri, ma non se stessa.

Muccino e l’America

“Padri e figlie” è il terzo film americano di Gabriele Muccino dopo “La Ricerca della Felicità” e “Sette Anime”. La pellicola è uscita nelle sale cinematografiche italiane in ottobre 2015. Il film racconta la corsa della ragazza che insegue il suo sogno, narra la storia di personaggi in difficoltà, lo strazio genitoriale nel promettere ai propri figli ciò che non si è certi di poter mantenere, i sentimenti viscerali e fagocitanti secondo i quali una persona dev’essere “mia e di nessun altro”. “Padri e figlie” è una storia di antieroi che, nonostante il susseguirsi delle difficoltà e degli ostacoli che incontrano lungo il cammino, non si arrendono e non mollano le proprie sfide complicate.

 

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