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“In mezzo a questo dolore, a volte basta una canzone a ricordarti chi sei”, Brunori Sas

Mentre la cronaca galoppa, noi abbiamo scelto di fermarci un attimo e concederci un istante di liberazione dall'angoscia, un momento per cantare la nostra paura e unirci tutti insieme in un "no" deciso al Coronavirus

Psicosi o paura giustificata? Difficile rispondere a questa domanda nel cuore di una Milano stranamente silenziosa, dove i mezzi pubblici sono semi deserti e ci si guarda con sospetto al primo colpo di tosse. Cinema, musei e teatri hanno abbassato le serrande, insieme alle scuole di tutta la Lombardia. Eppure, è proprio in questo momento che noi invochiamo l’arte, la musica e la cultura più di ogni altra cosa. Affidarci al pensiero dei grandi autori, ma anche danzare e cantare, sono queste le cose che ci possono aiutare a combattere – almeno un po’ – la paura che si annida dentro ciascuno di noi. Così, mentre la cronaca galoppa, noi abbiamo scelto di fermarci un attimo e concederci un momento di liberazione dall’angoscia, un momento per cantare la nostra paura e unirci tutti insieme in un “no” deciso alla psicosi da Coronavirus. Ci affidiamo alle parole di uno dei cantautori italiani che meglio di altri racconta le nevrosi e le angosce dell’uomo contemporaneo. Stiamo parlano di Brunori Sas e la sua canzone è la celeberrima “Canzone contro la paura“. 

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Abbiamo chiesto a Veronica di Casalpusterlengo di raccontarci come si vive in quarantena: “Quello che più mi angoscia è l’idea di essere intrappolata qui, di non poter lasciare il paese…”.

 

Canzone contro la paura

Scrivo canzoni poco intelligenti
che le capisci subito non appena le senti
canzoni buone per andarci la domenica al mare,
canzoni buone da mangiare

Sono canzoni poco irriverenti
insomma canzoni come me
che ho perso tutti i denti
canzoni per chi non ha voglia d’abbaiare o di ringhiare
canzoni tanto per cantare

Canzoni che parlano d’amore,
perché alla fine dai, di che altro vuoi parlare?
Che sei ti guardi intorno non c’è niente da cantare
solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male

Perciò sarò superficiale,
ma in mezzo a questo dolore
e in tutto questo rancore
io canto solo per me

Le mie canzoni poco intelligenti
che ti ci svegli la mattina e ti ci lavi i denti
canzoni per chi non ha voglia di pensare o di ascoltare
canzoni per dimenticare.

Sono canzoni poco consistenti, insomma
canzoni come me che non faccio più ragionamenti
che voglio solo sensazioni, solo sentimenti
e una tazzina di caffè.

Canzoni che parlano d’amore
perché alla fine dai di che altro vuoi parlare?
Che se ti guardi intorno non c’è molto da cantare,
solamente una tristezza che è difficile toccare

Perciò sarò superficiale,
ma in mezzo a questo dolore
e in tutto questo rumore
io canto un mondo che non c’è

E invece no tu vuoi canzoni emozionanti
che ti acchiappano alla gola senza tanti complimenti
canzoni come sberle in faccia per costringerti a pensare
canzoni belle da restarci male

Quelle canzoni da cantare a squarciagola
come se cinquemila voci diventassero una sola
canzoni ché ti amo ancora, anche se è triste anche se è dura
canzoni contro la paura

Canzoni che ti salvano la vita
che ti fanno dire: “No, cazzo non è ancora finita!”
che ti danno la forza di ricominciare
che ti tengono in piedi quando senti di crollare

Ma non ti sembra un miracolo
che in mezzo a questo dolore
e in tutto questo rumore
a volte basta una canzone
anche una stupida canzone
solo una stupida canzone
a ricordarti chi sei
a ricordarti chi sei

Ma non ti sembra un miracolo
che in mezzo a questo dolore e in tutto questo rumore
a volte basta una canzone
anche una stupida canzone
solo una stupida canzone
a ricordarti chi sei

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