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Battisti su Spotify, il significato di “Mi ritorni in mente”

Lucio Battisti è finalmente su Spotify e a questo proposito vogliamo parlarvi di una delle sue canzoni più belle: "Mi ritorni in mente"
Lucio Battisti è finalmente approdato da ieri sulla piattaforma di streaming musicale Spotify, rendendo felici moltissimi fan e dando il giusto peso a uno degli artisti italiani che più hanno arricchito la musica italiana. Le canzoni di Battisti e Mogol, raccolte in 12 album, sono state caricate su Spotify proprio il 29 settembre, di certo non a caso, dato che così si chiama la canzone di Battisti.
Secondo le statistiche, i giovani consumano musica prevalentemente online, per cui fino a ieri non conoscevano Battisti, perché questo grande artista non esisteva su Spotify.
A questo proposito, vogliamo parlarvi di una delle punti di diamante del repertorio musicale di Lucio Battisti: “Mi ritorni in mente”, interpretata da Battisti il 14 ottobre del 1969 come lato A del singolo a 45 giri Mi ritorni in mente/7 e 40. L’anno seguente fu inclusa nell’album Emozioni, pubblicato il 15 dicembre 1970.
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Il contrasto tra la dolcezza e il rancore

“Mi ritorni in mente” fu una canzone di grande successo, apprezzatissima dal pubblico italiano, tanto che nel 1970 si aggiudicò il primo posto nelle classifiche. Battisti, tramite il testo scritto da Mogol, ripercorre, ricordandolo, un amore ormai passato, una relazione ormai finita.
Il testo si apre con il ricordo della donna amata: bellissima, dolce, simile ad un angelo. L’io lirico si sente ancora legato all’amata, che popola tutti i suoi sogni, trascinandosi sempre dietro quella dolcezza e quella bellezza incomparabile. Si crea un’atmosfera sognante e nostalgica. Dalle parole però si comprende che la memoria restituisca un’immagine della realtà distorta e idealizzata. “Forse ancor di più”, “Questo tu ora sei”, “Come non sei tu” rivelano la consapevolezza di questa deformazione della donna.
Mi ritorni in mente
Bella come sei
Forse ancor di più
Mi ritorni in mente
Dolce come mai
Come non sei tu
Un angelo caduto in volo
Questo tu ora sei
In tutti i sogni miei
Come ti vorrei
Ma come in un brusco risveglio, l’io lirico si risveglia da questo torpore e dice a se stesso “Ma c’è qualcosa che non scordo”. Ecco dunque che il rancore e il dolore prendono il posto della dolcezza e dei bei ricordi: l’atmosfera non è più rarefatta e il ricordo si fa più vivo e preciso. Il flusso di ricordi ritorna a quella sera in cui il loro amore è finito. Mentre ballano insieme, la donna nota un altro uomo da cui si sente attratta. L’uomo capisce in quel momento che il loro amore è finito: sono sufficienti pochi segnali per comprenderlo, come il sorriso di lei.
Un sorriso
E ho visto la mia fine sul tuo viso

Il testo

Mi ritorni in mente
Bella come sei
Forse ancor di più
Mi ritorni in mente
Dolce come mai
Come non sei tu
Un angelo caduto in volo
Questo tu ora sei
In tutti i sogni miei
Come ti vorrei
Come ti vorrei
Ma c’è qualcosa che non scordo
C’è qualcosa che non scordo
Che non scordo
Quella sera
Ballavi insieme a me
E ti stringevi a me
All’improvviso
Mi hai chiesto “lui chi è?”
“Lui chi è?”
Un sorriso
E ho visto la mia fine sul tuo viso
Il nostro amor dissolversi nel vento
Ricordo, sono morto in un momento
Mi ritorni in mente
Bella come sei
Forse ancor di più
Mi ritorni in mente
Dolce come mai
Come non sei tu
Un angelo caduto in volo
Questo tu ora sei
In tutti i sogni miei
Come ti vorrei
Come ti vorrei
Ma c’è qualcosa che non scordo
C’è qualcosa che non scordo
Che non scordo
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