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Musica contro la guerra, la colonna sonora della resistenza ucraina

Che ci si trovi in un bunker per proteggersi dalle bombe o lontano dall'Ucraina, sono diverse le testimonianze musicali che stanno dando un messaggio chiaro: stop alla guerra.

Ci sono tanti modi per dire no alla guerra: uno di questi è rappresentato dalla musica. Che ci si trovi in un bunker sottoterra per difendersi dalle bombe, o lontano dall’Ucraina ma con il pensiero nel cuore del conflitto, sono diverse le testimonianze musicali che stanno facendo il giro del web, dando un messaggio chiaro: stop alla guerra.

 Elisa canta Zombies

La cantante Elisa ha pubblicato sui suoi canali social un video in cui canta la sua versione strumentale di “Zombies” mitico brano dei Cranberries. Un modo per rivolgere il suo pensiero al popolo ucraino, in particolare verso i ucraini, ma anche ai russi “arrestati mentre cercavano di protestare contro la guerra cantando questa canzone”.

 

La piccola Amelia canta Frozen

Poi c’è Amelia, la testimonianza più toccante arrivata in questi giorni. La piccola bambina di 5 anni ha incantato gli sfollati in un bunker a Kiev intonando la versione in lingua ucraina di “Let it go”, colonna sonora del film Frozen. Il video della bimba è stato pubblicatosui social dalla giornalista Marta Smekhova, “A me piace cantare”, avrebbe detto la piccola, che così è stata incoraggiata a esibirsi per tutti i presenti. “Dalla prima parola pronunciata da Amelia, nel bunker è sceso un completo silenzio – ha scritto Smekhova nel suo post su Facebook – Tutti hanno smesso di fare quel che stavano facendo per ascoltarla. Un raggio di luce. Nemmeno gli uomini sono riusciti a trattenere le lacrime”.

 

Khrystyna Soloviy canta “Bella Ciao” in versione ucraina

Una delle canzoni simbolo delle resistenza come “Bella Ciao” sono diventate virali sui social nella nuova versione di Khrystyna Soloviy. La nota artista ucraina ha postato su Twitter un video in cui canta, accompagnata da una chitarra, la nuova versione delle strofe dell’inno della Resistenza italiana, riadattata per l’occasion,e accompagnato da un post: “La mia versione di una canzone popolare italiana. La dedico ai nostri eroi, alle forze armate e a tutti coloro che ora stanno combattendo per la loro patria”.

 

La violinista di Kharkiv

“No alla guerra” in musica grazie alla violinista di Kharkiv, Vera Lytovchenko, protagonista in un video mentre suona il suo strumento in un rifugio antaereo per gli altri sfollati. L’artista ha coperto il frastuono delle bombe con la melodia di “Nich yaka misiachna”, che in Italiano significa “Che notte di luna”. Lytovchenko ha raccontato di essere stata ispirata nel vedere uno dei suoi studenti suonare in un rifugio antiaereo improvvisato, all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. “È stato molto difficile suonare e pensare a qualcosa che non fosse la guerra – ha affermato – Ma ho deciso che dovevo fare qualcosa. Ora siamo diventati una famiglia in questa cantina e quando ho suonato tutti hanno pianto. Ci siamo dimenticati della guerra per alcuni istanti e abbiamo pensato a qualcos’altro”.

 

 

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