Con Maurizio Costanzo se ne va un pezzo di storia italiana. Il re del talk show si è spento improvvisamente all’età di 84 anni, dopo aver affrontato un piccolo intervento di routine in una clinica privata romana dove, negli ultimi giorni, lo stato di salute dell’uomo si erano aggravate.
Ricorderemo Costanzo per molte cose, dai meravigliosi testi scritti per interpreti del calibro di Mina – basti pensare a “Se telefonando” -, a tutti i programmi concepiti e presentati, primo fra tutti il Maurizio Costanzo Show.
Il Maurizio Costanzo Show
Il Maurizio Costanzo Show ha rivoluzionato il modo di concepire l’intrattenimento in Italia. Si tratta di un unicum nella storia della televisione italiana: il talk show più longevo mai esistito, con la prima puntata andata in onda il 14 settembre 1982. Lo show, che veniva registrato al teatro Parioli di Roma, era dapprima trasmesso in prima serata su Rete 4, poi, in tempi più recenti, è passato in seconda serata su Canale 5.
Il format prevedeva la presenza di più ospiti pronti a conversare sul tema del giorno, come avverrebbe in un vero, confortevole salotto. L’accompagnamento musicale dal vivo costituiva uno dei tratti distintivi dello spettacolo, in cui hanno figurato uomini e donne importantissimi, fra attori, politici internazionali, scrittori, premi Nobel…
Il Maurizio Costanzo Show ha contribuito inoltre a lanciare diversi personaggi che ora sono fra i più importanti e conosciuti del panorama mediatico italiano: Vittorio Sgarbi, Gioele Dix, Valerio Mastandrea, ma anche Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti e Dario Vergassola.
“Mafia made in Italy” e l’attentato del 1993
Con il suo show, Maurizio Costanzo trattava temi fra i più disparati, ma c’è una puntata, in particolare, che è sicuramente rimasta impressa nella mente di molti italiani.
Era il 26 settembre 1991, e Costanzo, insieme a Michele Santoro, hanno organizzato una maratona Rai-Fininvest contro la mafia a seguito dell’omicidio di Libero Grassi. Il momento più memorabile della puntata del MC Show è senza ombra di dubbio quello in cui il conduttore prende una maglietta che reca la scritta “Mafia made in Italy” e la brucia, sotto gli occhi increduli del pubblico.
L’impegno di Maurizio Costanzo contro la mafia è vivace nei suoi spettacoli televisivi, dove spesso ospita il giudice Giovanni Falcone e parla senza troppi orpelli della criminalità organizzata e dei giochi di potere che la interessano. Forse è legato proprio a questa lotta l’attentato del 14 maggio 1993, che ha lasciato l’autore e la compagna Maria De Filippi incolumi soltanto perché la macchina su cui viaggiava la coppia è arrivata in ritardo rispetto allo scoppio di un ordigno posizionato proprio in prossimità degli studi di registrazione.
Maurizio Costanzo
Maurizio Costanzo è nato a Roma il 28 agosto 1938 da famiglia originaria di Ortona. Dopo il diploma in ragioneria, nel 1956 comincia giovanissimo la sua carriera di giornalista[2] e, solo pochi anni più tardi, di autore radiofonico e televisivo.
Si sposa nel 1963 con la fotoreporter Lori Sammartino. In seguito, dal 1973 al 1984, è stato invece coniugato con la giornalista Flaminia Morandi, dalla quale ha avuto due figli: Camilla e Saverio, oggi regista cinematografico e di serie televisive. Costanzo e la Morandi si sono poi separati alla fine degli anni settanta.
In seguito nel 1978 ha iniziato una relazione con l’attrice, regista, sceneggiatrice e doppiatrice Simona Izzo, con la quale ha convissuto dal 1983 al 1986.. Il 7 giugno 1989 si è sposato con la conduttrice televisiva Marta Flavi, dalla quale ha divorziato nel 1995.
Infine, il 28 agosto 1995 si è sposato con l’attuale moglie Maria De Filippi. Il matrimonio venne celebrato con rito civile presso il Comune di Roma dall’allora sindaco Francesco Rutelli. Nel 2002 la coppia ha preso in affido e poi adottato un bambino.