“Màkari”, la serie di romanzi gialli che ha ispirato la fiction Rai

9 Novembre 2025

Una serie tv ispirata ai romanzi gialli di Gaetano Savatteri. "Màkari", su Rai Fiction è appena arrivata alla fine della quarta stagione.

"Màkari", la serie di romanzi gialli che ha ispirato la fiction Rai

La fiction italiana ha saputo trovare nel paesaggio e nel mistero siciliano un nuovo, fortissimo punto di riferimento con “Màkari“. Trasmessa su Rai 1 e prodotta da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, la serie si è ritagliata un posto di rilievo grazie a una miscela convincente di ambientazione mediterranea, mistero leggero e una profonda leggerezza di tocco.

Tratta liberamente dai romanzi e racconti di Gaetano Savatteri, la serie ha per protagonista Saverio Lamanna, interpretato da Claudio Gioè, un giornalista caduto in disgrazia che, rifugiatosi nella Sicilia della sua giovinezza, si ritrova quasi per caso a districare una matassa di delitti e segreti.

“Màkari”: la rinascita in un paesaggio

La narrazione prende le mosse dal fallimento professionale di Saverio Lamanna. Dopo un “futile errore” nel mondo della comunicazione politica a Roma, egli decide di lasciare la capitale e di trovare rifugio nella minuscola località di Màkari, una vecchia casa di villeggiatura familiare in Sicilia.

Qui, tra scenari marini, vicoli carichi di storia e un’atmosfera apparentemente rilassata, Lamanna ricostruisce legami fondamentali: l’amicizia di vecchia data con Peppe Piccionello (Domenico Centamore) e l’affetto per la giovane studiosa Suleima (Ester Pantano).

Tuttavia, “Màkari” non è un semplice rifugio, ma un luogo dove dietro la tranquillità si celano spesso misteri, omicidi e intrighi. L’arrivo della quarta stagione, andata in onda dal 19 ottobre al 9 novembre 2025, ha rilanciato con successo le carte interpretative e narrative.

In quattro nuovi episodi, la serie ha visto riemergere casi dal passato, come il ritorno di Ignazio Di Nolfo dopo vent’anni di carcere, e si è confrontata con nuovi equilibri sentimentali che hanno messo alla prova Saverio. Accanto a Gioè e Piccionello, la stagione ha visto l’ingresso di nuovi attori e il maggior rilievo di figure come Michela (Serena Iansiti), complicando ulteriormente la vita personale del protagonista, già alle prese con la lontananza di Suleima e la riapparizione di Claudia con una figlia adolescente.

Una delle chiavi di volta della fiction è l’Ambientazione e lo Stile. La Sicilia – con la zona di Macari, Trapani e San Vito Lo Capo – trascende il ruolo di semplice sfondo per diventare vera e propria protagonista. Paesaggi luminosi e la fusione di storia e modernità creano un’atmosfera che unisce giallo e suggestione mediterranea. Lo stile della serie è un sapiente equilibrio tra mistero leggero e dramma personale, non è mai un noir denso, ma una fiction rispettosa che coniuga ritmo televisivo e introspezione, arricchita dall’amicizia tra Saverio e Piccionello e dalla quotidianità dell’isola.

Al di là del giallo, “Màkari” è soprattutto un racconto di resilienza e rinascita. Saverio è un uomo che tenta di ricostruirsi dopo una caduta, un tema centrale che si arricchisce con l’esplorazione dell’appartenenza: tornare alle radici, riconnettersi con un territorio, una cultura e un’identità che, pur non essendo semplici, offrono tempo e spazio per la verità.

I libri di “Màkari”: le radici letterarie del fenomeno

La fiction si basa sul corpus letterario di Gaetano Savatteri, un fenomeno che unisce sapientemente giallo, identità territoriale, ironia e un forte senso del quotidiano. Savatteri, giornalista e scrittore cresciuto in Sicilia, ha plasmato la figura di Saverio Lamanna, un personaggio segnato da un errore professionale che lo costringe al rifugio nella frazione costiera di Màkari, tra mare e storie umane.

Accanto a lui, l’amico di lunga data Peppe Piccionello emerge come figura comica e irriverente, con le sue camicie hawaiane e infradito, formando un duo investigativo atipico e irresistibile. Questi personaggi sono immersi in un contesto che esalta la bellezza della Sicilia, ma ne evidenzia anche le contraddizioni: una terra che è al contempo meta turistica e custode di un tessuto sociale fragile, sfondo ideale per storie di delitti e intrecci umani.

Percorso di lettura e temi ricorrenti

Il catalogo dei libri è variegato, spaziando tra racconti brevi e romanzi completi. Per chi desidera approcciare il mondo di “Màkari”, una “guida” alla lettura suggerisce di iniziare con volumi come “Quattro indagini a Màkari” o “I colpevoli sono matti”, raccolte di racconti che introducono efficacemente il lettore al tono e ai protagonisti. Si può poi procedere con i romanzi più complessi e strutturati, come “La fabbrica delle stelle” (2016), ambientato durante un festival cinematografico, “Il delitto di Kolymbetra” (2018), che unisce archeologia e politica nella Valle dei Templi, “Il lusso della giovinezza” (2020) e il più recente “La Magna Via” (2024), che estende l’indagine a percorsi storici e di fede.

I libri di “Màkari” si caratterizzano per una miscela unica. Non si tratta di thriller estremi, ma di un giallo penetrante ma leggero, ambientato tra vicoli e tonnare, intriso di humor e sospensione. Il tono dominante è l’ironia e l’autoironia, quella che Savatteri definisce “canzonatura”, un modo per affrontare i luoghi comuni della Sicilia con affetto ma anche con occhio critico.

L’identità e il Territorio sono un tema portante: l’isola non è solo scenario, ma personaggio che funge da “riserva di vita” e, talvolta, “gabbia” culturale.

Lo stile è agile, ricco di battute e dialoghi, ma sempre capace di accendere una riflessione non solo sul chi ha commesso un crimine, ma sul perché è stato commesso, toccando temi sociali come la speculazione edilizia, il turismo o il declino delle comunità, sempre in modo sottile e penetrante.

Leggere la serie di “Màkari” significa immergersi in una Sicilia vissuta, con storie umili e sentimenti forti. Per chi è stato conquistato dalla fiction Rai, i libri offrono l’opportunità di approfondire sfumature e dettagli che la serie inevitabilmente comprime, scoprendo un mondo narrativo ancora più ampio.

Per chi cerca una serie italiana ben scritta, godibile e con una forte componente identitaria, “Màkari“, nella sua duplice veste di serie TV e ciclo letterario, merita senza dubbio un posto d’onore.

L’ultima uscita letteraria: “La magna via” e le raccolte

L’universo letterario di Saverio Lamanna, creato da Gaetano Savatteri, ha visto la sua più recente espressione in formato romanzo con “La Magna Via“, pubblicato nel 2024. Questo volume rappresenta l’ultimo capitolo lungo della saga e, come suggerisce il titolo, porta l’investigatore per caso in un’indagine che si estende lungo un percorso che evoca storia e spiritualità, ampliando le consuete ambientazioni costiere. Parallelamente, per capitalizzare il successo della fiction e guidare i nuovi lettori, Sellerio ha continuato a riproporre le prime avventure di Lamanna in raccolte tematiche.

Tra queste, spiccano i volumi “I colpevoli sono matti”, “Quattro indagini a Màkari” (2022) e “Quattro indagini a Màkari” (2021). Queste raccolte, pur ripubblicando materiale preesistente, sono state fondamentali per introdurre il pubblico televisivo alle origini dell’amicizia tra Saverio e Peppe Piccionello e alle prime indagini siciliane del giornalista “caduto”.

Sviluppi personali e nuove dinamiche affettive

Gli ultimi episodi televisivi di “Màkari” si sono concentrati su un profondo rimescolamento delle carte nella vita privata del protagonista. Il cambiamento più significativo è stato l’improvviso arrivo di Arianna, la figlia quattordicenne di Saverio avuta dalla ex compagna Claudia. Questa inattesa responsabilità ha costretto Lamanna, un eterno ragazzo, a confrontarsi con il ruolo di padre e a ridefinire le sue priorità.

Contemporaneamente, la sua già precaria relazione a distanza con Suleima è stata ulteriormente messa in crisi. La sua assenza, dovuta agli impegni lavorativi a Malta, e la presenza di figure come l’ex Giulio Battistini hanno creato un vuoto. In questo contesto di instabilità, l’introduzione più incisiva del personaggio di Michela (Serena Iansiti) ha messo Saverio di fronte a un vero e proprio bivio sentimentale, costringendolo a prendere decisioni definitive sul suo futuro emotivo e familiare.

Gli episodi e i titoli della quarta stagione

La quarta stagione della fiction “Màkari”, andata in onda su Rai 1 tra il 19 ottobre e il 9 novembre 2025, si è sviluppata attraverso quattro episodi distinti, ciascuno con un titolo specifico che ne anticipa il tono o l’ambientazione: “Ferragosto è capo d’inverno”, “Le stelle non vogliono saperne”, “Il ballo dei diavoli”, e “La Magna Via” (il cui titolo è stato ispirato dall’omonimo romanzo).

Questi episodi hanno rappresentato il più recente sviluppo della serie TV, confermando il mix di giallo e introspezione che ha decretato il successo del format. Hanno inoltre segnato un punto di svolta narrativo e personale, preparando il terreno per futuri sviluppi della vita di Saverio Lamanna in Sicilia.

© Riproduzione Riservata