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Lucio Battisti, l’amore e l’infanzia in “Pensieri e parole”

In occasione dell'anniversario della scomparsa di Lucio Battisti, vi proponiamo la lettura di "Pensieri e parole", un brano che parla di un amore forte e struggente e veicola evocative immagini d'infanzia

Il 9 settembre del 1998 ci lasciava Lucio Battisti, uno dei cantautori più apprezzati nel panorama musicale italiano. Autore di grandi successi che rivivono nella memoria di generazioni di italiani, Battisti è universalmente riconosciuto come il cantore delle piccole cose quotidiane, delle emozioni e dei sentimenti semplici, che ciascuno di noi sperimenta ogni giorno della vita.

In occasione dell’anniversario della sua scomparsa, condividiamo con voi il testo di “Pensieri e parole”, brano composto da Lucio Battisti insieme a Mogol – sodalizio fortunato che sancisce il successo di entrambi gli artisti a partire dalla metà degli anni ‘Sessanta – e pubblicato nel 1971 nell’album “Lucio Battisti Vol.4”. “Pensieri e parole” è un testo struggente. Non c’è molto da dire. La forza delle immagini scelte, che passano anche attraverso l’infanzia del cantautore, per veicolare il messaggio d’amore parla da sé. 

Pensieri e parole di Lucio Battisti 

Che ne sai di un bambino che rubavaE soltanto nel buio giocavaE del sole che trafigge i solai, che ne saiE di un mondo tutto chiuso in una viaE di un cinema di periferia
Che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai
Conosci me, la mia lealtàTu sai che oggi morirei per onestàConosci me, il nome mioTu sola sai se è vero o no che credo in Dio
Che ne sai tu di un campo di granoPoesia di un amore profanoLa paura d’esser preso per mano, che ne sai
L’amore mio (che ne sai di un ragazzo perbene)È roccia ormai (che mostrava tutte quante le sue pene)
E sfida il tempo e sfida il vento e tu lo sai (la mia sincerità per rubare la sua verginità)Sì, tu lo sai (ma che ne sai)
Davanti a me c’è un’altra vitaLa nostra è già finitaE nuove notti e nuovi giorni
Cara, vai o torni con meDavanti a te ci sono io (dammi forza, mio Dio)O un altro uomo (chiedo adesso perdono)E nuove notti e nuovi giorniCara, non odiarmi se puoi
Conosci me (che ne sai di un viaggio in Inghilterra)Quel che darei (che ne sai di un amore israelita)Perché negli altri ritrovassi gli occhi miei (di due occhi sbarrati che mi han detto bugiardo è finita)
Che ne sai di un ragazzo che ti amavaChe parlava e niente sapevaEppur quel che diceva chissà perché chissàAdesso è verità (sì, tu lo sai)
Davanti a me c’è un’altra vita
La nostra è già finitaE nuove notti e nuovi giorniCara, vai o torni con meDavanti a te ci sono io (dammi forza, mio Dio)O un altro uomo (chiedo adesso perdono)
E nuove notti e nuovi giorniCara, non odiarmi se puoi

Lucio Battisti

Nato in provincia di Rieti, a Poggio Bustone, il 5 marzo del 1943, Lucio Battisti è considerato uno dei maggiori cantautori italiani. Compositore, polistrumentista, arrangiatore e perfino produttore discografico, si è formato da autodidatta, e ha cominciato ad affermarsi come autore negli anni Sessanta, componendo i primi pezzi. Poco dopo, esattamente nel 1965, l’incontro con Mogol ha cambiato per sempre la vita di entrambi. Insieme a Mogol, infatti, Lucio Battisti ha composto alcuni dei suoi pezzi più memorabili, fra cui Acqua azzurra, acqua chiara, Mi ritorni in menteFiori rosa fiori di pesco e Il mio canto libero.

Lucio Battisti è ricordato per aver saputo interpretare le emozioni e i sentimenti propri della nostra quotidianità, quelli più semplici e, forse per questo, più difficili da raccontare in musica. La morte prematura, all’età di 55 anni, lo ha colto il 9 settembre del 1998, quando già da tempo l’artista aveva deciso di ritirarsi dalla scena pubblica assecondando la sua introversione e il suo bisogno di riservatezza. Nonostante siano trascorsi anni dalla scomparsa di Lucio Battisti, la sua produzione musicale è da qualche tempo in fase di riscoperta. 

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