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Le otto montagne, protagonista a Cannes il film tratto dal libro di Cognetti

Le otto montagne, con Luca Marinelli e Alessandro Borghi, tratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti, ha vinto ex-aequo il premio della giuria di Cannes 2022

La Palma d’oro del 75/o festival รจ stata vinta da “Triangle of sadness” di Ruben Ostlund. Vince anche l’Italia: si aggiudicano ex aequo il premio della giuria “Le otto montagne” di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen e “Eo” di Jerzy Skolimowski. Le otto montagne, con Luca Marinelli e Alessandro Borghi, tratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti, girato in Valle d’Aosta, prodotto da Wildside e distribuito da Vision.

Cinema italiano protagonista

“Con ‘Le otto montagne” il cinema italiano ancora protagonista”. Cosรฌ il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta  il Premio della Giuria vinto dai registi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch per il film italiano “Le otto montagne”  tratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti e giร  vincitore del Premio Strega 2017.

Le otto montagne

Pietro รจ un ragazzino di cittร , solitario e un po’ scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri รจ il suo talento. Il padre รจ un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.

La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l’orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerร  tutte le estati in quel luogo “chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l’accesso” ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento.

E li, ad aspettarlo, c’รจ Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa etร  ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano cosรฌ estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri piรน aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, “la cosa piรน simile a un’educazione che abbia ricevuto da lui”. Perchรฉ la montagna รจ un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarร  il suo lascito piรน vero: “Eccola li, la mia ereditร : una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino”. Un’ereditร  che dopo tanti anni lo riavvicinerร  a Bruno.

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