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Le locandine dei film ispirate alle opere d’arte

Alcune locandine di film sono un chiaro riferimento a famosi dipinti. Eccone a voi alcune che hanno fatto un uso speciale di opere d'arte classiche

MILANO – Il manifesto dei film puรฒ essere considerato una forma d’arte piuttosto giovane e transitoria rispetto ad altre. Questo perchรจ fa seguito a un dilemma circa l’effettiva funzione del poster stesso: mossa di marketing o arte? Oggi sembra che il manifesto abbia perso molto quella parte creativa e artistica della sua esistenza. Principalmente perchรฉ la maggior parte dei manifesti sembra seguire la stessa maschera, tra cui un’immagine soffiata del volto degli attori e dei colori semplici ma forti sullo sfondo. Un manifesto cinematografico รจ uno strumento per vendere un prodotto e pertanto il poster deve in qualche modo accendere qualche tipo di interesse in un pubblico piรน ampio. Viene da pensare, comunque, che un posterย  non puรฒ essere cosรฌ soggettivo e personale come un’opera d’arte. Tuttavia vi proponiamo una lista creata da Taste of Cinema che mette in evidenza alcuni di quei manifesti cinematografici che hanno fatto uso speciale delle opere d’arte classiche.

Il silenzio degli innocentiย (Jonathan Demme, 1991)

La locandina del film prende ispirazione da “In voluptas mors” di Salvador Dalรฌ. Il manifesto combina la testa della morte con il criceto In Voluptas Mors fornisce ci fornisce un’immagine fredda e macabra. I corpi nudi femminili utilizzati nella fotografia sono un simbolo che svolge anche una parte importante nel film e nella sua trama. L’importanza della donna รจ rappresentata anche su una scala molto piรน ampia, con l’uso del ย ย  viso di Jodie Foster immobile e simmetrico. La falena posta davanti alla bocca contribuisce anche alla sensazione creepy che lo spettatore ottiene quando vede il poster.

E.T (Steven Spielberg, 1982)

“La Creazione di Adamo” di Michelangelo รจ una delle opere classiche duplicata e presa come riferimento un’infinitร  di volte e i film, naturalmente, non costituiscono un’eccezione atal proposito. Con E.T il riferimento al quadro รจ ovvio anche se il poster resta ancora profondamente originale. Diverse sono le cose che rendono questo poster funzionale. C’รจ un uso intensivo di colori “blu” scuri moderni che richiamano l’occhio, un semplice sfondo colorato, un motivo semplice ma intrigante. La coesione dovuta alla riunione delle mani, naturalmente, un riferimento molto riconoscibile e amato alla storia dell’arte. Oltre a ciรฒ, c’รจ anche la storia della creazione e dei mondi diversi che si incontrano in entrambe le opere.

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Midnight in Paris (Woody Allen, 2011)

Questo poster, anche se considerato dai piรน un plagio, รจ un omaggio al classico dipinto di Vincent van Gogh “Notte stellata”. Il dipinto รจ immediatamente riconoscibile a causa del suo stile significativo. Il poster si avvale di una certa integritร  creativa, pur combinando il meglio di un dipinto classico con le parti commerciali di un manifesto e avendo il personaggio principale al centro di tutto. Il poster riprende anche la bellezza del dipinto, usando lo schema di colori con un contrasto freddo / caldo, nonchรฉ l’utilizzo di due colori primari (giallo e blu) che si fondono l’uno contro l’altro, creando molta dinamica, oltre a i tratti turbolenti delle spazzole e i movimenti del dipinto. La storia del film segue famosi artisti attraverso diverse epoche della storia e quindi รจ ovviamente molto importante utilizzare il riferimento diretto. Oltre a questo il personaggio principale รจ abbastanza confuso e sopraffatto dalla bellezza parigina e dalla propria immaginazione, rendendo il manifesto ancora piรน rilevante.

Inception (Christopher Nolan, 2010)

La locandina รจ un chiaro riferimento a “Il viandante sul mare di nebbia” di David Friedrich. La ragione per cui l’uso del dipinto รจ diventato cosรฌ popolare รจ probabilmente una combinazione tra i toni freddi e “pericolosi” dei colori, la simmetria triangolare equilibrata nella sua composizione e la posizione dell’uomo che di spalle contempla il mondo prima lui. L’uomo รจ piccolo rispetto alla natura infinita, un concetto che non vediamo solo nella pittura di Friedrich, ma anche nel poster cinematografico. Una dimostrazione delle grandi sfide che l’uomo deve superare. La figura solitaria รจ sopraffatta da quello che vede e questo รจ il tema chiave del film.

Scream (Wes Craven, 1996)

A ispirare la locandina del film รจ stato il quadro “L’urlo” di Munch. E ‘facile capire perchรฉ un capolavoro espressionistico come questo avrebbe influenzato un film horror con la sua sensazione oscura e spaventosa, dall’azzurro e rosso brillante utilizzato anche per il titolo sul poster e l’orrore urlato rilevato sul volto dell’uomo. Oltre a questo il manifesto utilizza abilmente un fondo completamente nero, mettendo tutta l’attenzione sulla maschera e creando un’atmosfera ancora piรน scura.

Ecco a voi il video di vimeo in cui potete trovare altre locandine cinematografiche ispirate all’arte

Photocredit: www.mymovies.it

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