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“Grandi maestri”, la nuova serie Sky Arte che racconta i grandi pittori

"Grandi maestri" è la nuova serie Sky Original in prima visione su Sky Arte da giovedì 28 ottobre alle 21.15

“Grandi Maestri” è la nuova serie Sky Original, in prima visione su Sky Arte da giovedì 28 ottobre alle 21.15, disponibili anche on demand e in streaming su NOW, che racconta la vita dei grandi pittori attraverso i loro capolavori. 

“Grandi Maestri”

Nella serie vengono raccontate le opere che hanno plasmato l’immaginario delle diverse epoche  e ancora oggi continuano a rappresentare dei passaggi fondamentali della storia dell’arte. Nelle otto puntate della durata di 30 minuti, la voce di Andrea Ward ci accompagna alla scoperta di artisti immensi insieme alle interviste ad alcuni dei maggiori studiosi e storici dell’arte italiana. Ecco chi sono i protagonisti delle varie puntate.

Masaccio

Innovatore, rivoluzionario, moderno. Masaccio, primo dei Grandi Maestri ad essere presentato, grazie alle sue innovazioni pittoriche che ci riportano all’esistenzialismo Novecentesco, ci appare come un contemporaneo. Nella Firenze del Quattrocento, tra i padri del rinascimento come Brunelleschi e Donatello, Masaccio incarnò il nuovo spirito del Rinascimento. Il pittore morì giovanissimo, a soli 26 anni, tanti gliene bastarono per cambiare la storia della pittura occidentale.

Pontormo 

La figura eccentrica del Pontormo è testimoniata anche dai suoi diari; la sua genialità e la sua sensibilità ne hanno fatto uno degli artisti più interessanti e moderni, in particolare per la sua idea del colore che si manifesta in opere come la Cappella Capponi o la Visitazione di Carmignano, considerati capolavori immortali.

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Bellini

Giovanni Bellini, altro personaggio di spicco tra i Grandi Maestri,  è stato il grande campione della pittura veneziana del Quattrocento, uno degli artisti che hanno portato Venezia fuori dal Medioevo proiettandola dentro la cultura rinascimentale. Per primo ha colto le suggestioni di una luce nuova che lo ha reso, secondo la celebre definizione di Roberto Longhi, “uno dei più grandi poeti d’Italia”. Nella sua lunghissima carriera ha seminato gioielli come la Pala di Pesaro e quella di San Zaccaria.

Duccio 

Nella pittura medievale italiana pochi nomi sono maggiori di quello di Duccio di Buoninsegna. Egli fu l’artista più luminoso di Siena nel Medioevo. Influenzato dal maestro Cimabue e dal coevo Giotto, Duccio fu partecipe di un momento straordinario della pittura italiana. La sua Maestà, realizzata per il Duomo di Siena, divenne il simbolo della città e ancora oggi racconta quell’età straordinaria.

Correggio

Correggio è stato sicuramente un artista di portata eccezionale, tanto da poter essere accostato ai grandi nomi di Raffaello, Michelangelo o Tiziano. Fu protagonista dell’arte del primo Cinquecento e la sua pittura, debitrice della lezione di Andrea Mantegna e Leonardo da Vinci, è straordinariamente luminosa e vibrante. Le sue opere, fra le quali la Camera della Badessa e la Cupola del Duomo, realizzate a Parma, sono tra i più dirompenti capolavori della storia dell’arte.

Luca Signorelli

La miglior definizione per cogliere l’arte e lo spirito che animava Luca Signorelli è “de ingegno et sprito pelegrino” coniata da Giorgio Vasari. L’aggettivo pellegrino indicava il suo carattere eccentrico e ingegnoso nell’invenzione. Signorelli, infatti, fu un pittore che attinse a numerose influenze e diverse scuole pittoriche cercando uno stile proprio e originale. Uno stile che si nota soprattutto nella resa dei corpi nudi che influenzò perfino Michelangelo nel realizzare la Cappella Sistina.

Mantegna 

Andrea Mantegna fu un artista onnivoro, intellettuale pensatore e amante appassionato della tradizione classica. Anche lui parte dei Grandi Maestri, nacque in una famiglia di modeste condizioni, finì a bottega dallo Squarcione che lo sfruttò nella prima parte della carriera. Liberatosi del suo maestro aguzzino, Andrea Mantegna ha saputo creare capolavori assoluti divenendo uno dei maggiori pittori del Rinascimento. Poi, trasferitosi a Mantova, ha incantato la famiglia Gonzaga con superbi capolavori come la Camera degli sposi.

Carpaccio

Ultimo tra i Grandi Maestri presentati, Carpaccio fu uno dei protagonisti della produzione artistica a Venezia a cavallo tra il XV e il XVI secolo, divenendo forse il miglior testimone della vita, dei costumi e dell’aspetto straordinario della Serenissima in quegli anni.
Oltre ad essere un pittore di storia, Carpaccio ebbe il merito di saper aprire la strada della modernità, cogliendo per primo la vividezza di un colore che lascia intravedere quella che sarà la rivoluzione della pittura tonale di Giorgione e Tiziano.

 

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