Un artista molto speciale, Fabio Concato, protagonista del tour “Musico Ambulante” nel quale è accompagnato da un gruppo di bravissimi musicisti come, Ornella D’Urbano (arrangiamenti, piano e tastiere), Gabriele Palazzi Rossi (batteria), Stefano Casali (basso) e Larry Tomassini (chitarre). Ciò che accade, ai suoi concerti, è davvero intimo dal momento che si preoccupa di raccontare allo spettatore, la storia che sta dietro ad ogni sua canzone.
Le canzoni di Fabio Concato
Si direbbe che ogni canzone è il racconto di una sua esperienza personale, spiegata in ogni dettaglio, tale da entrare nel “mood” di ogni scena che verrà descritta successivamente, attraverso le note musicali jazzate e la sua voce unica e inconfondibile. Accade così, quando spiega che, la canzone “Trattoria” nasce da una situazione che vede un uomo seduto ad un tavolo di una trattoria, mentre aspetta la ragazza. Oppure “Stazione Nord”, nasce dal suo essere acuto osservatore e grande descrittore. Parla di una coppia che, palesemente, si stava lasciando alla stazione Nord di Milano. Da lì…nasce una storia e una canzone da raccontare.
Ecco perché, andare ad uno spettacolo di Fabio Concato, significa vivere un’introspezione musicale, fortemente emotiva. Lui è un musico, un autore, un poeta, l’interprete, il paroliere e la voce del cuore e dell’ anima. Il suo tono rimane sempre romantico, ma mai sdolcinato, delicatamente malinconico, ma mai triste, morbido e mai tedioso. Il connubio perfetto delle sue parole, con la sua voce e le sue musiche, dona una sensazione di leggerezza emotiva, quasi a cullare il cuore.
Ogni brano è una poesia
Il concerto di Fabio Concato, è una boccata d’ossigeno per il mondo della musica, per le sale che lo ospitano, per la gente che lo ascolta, per i fan che lo ammirano e per coloro i quali continuano a scoprirlo. Tutti lo ascoltano con curiosità e interesse, perchè la sua voce sembra leggere pagine di ricordi, piene di grandi emozioni che cullano ancora il cuore.
Ogni brano è una poesia, anche gli eventi più semplici si trasformano in un vissuto romantico o divertente. La sua sensibilità artistica, va al di là della quotidianità e sposa il sociale con una canzone che fa piangere il cuore dal dolore che ne viene denunciato. Si tratta del testo scritto per il “ Telefono Azzurro”.
I fan sperano che Fabio Concato continui a raccontare le sue belle “storie” di vita, affinchè possano accompagnare sempre i momenti in cui si cerca di evadere, attraverso una musica che possa essere una calda carezza per l’ anima.
Come arrivare allo spettatore
Alla fine di un suo concerto, mi trovavo vicino a lui: avrei voluto chiedergli tante cose, ma si capiva che era stanco e non volevo disturbare. Nonostante tutto, ha capito che avrei voluto parlargli per un po’, e rivolgendosi verso di me, gentilmente mi chiese: “Lei, cosa voleva chiedermi ‘”
Ho apprezzato molto il gesto e gli chiesi (sembra scontata la domanda…ma, ad un maestro si chiede, sperando che possa insegnarti qualcosa in più): “Come riesce ad arrivare così profondamente e riempire il cuore dello spettatore?” “Non c’è una ricetta – speiga Concato – Ce l’ hai o non ce l’ hai. E mi fa piacere sapere che arriva tutto. Il suo concerto è una boccata d’ossigeno, e noi ringraziamo Fabio Concato per averci dedicato il suo tempo, cullandoci il cuore per un paio d’ ore.
Katia Cava