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“E ti vengo a cercare” (1988) di Franco Battiato, canzone sul valore universale dell’amore

Scopri il vero significato dell'amore grazie ai versi poetici di "E ti vengo a cercare" una delle sue canzoni più belle di Franco Battiato sul vero piacere di amare.

E ti vengo a cercare di Franco Battiato non è semplicemente una canzone, ma una preghiera poetica, una poesia mistica in cui l’autore siciliano fonde insieme attraverso un dialogo filosofico l’amore, la spiritualità, la filosofia e la critica sociale. In pochi versi, Battiato riesce a fare ciò che pochi artisti sanno fare: unire il corpo e l’anima, la carne e il cielo, con un linguaggio semplice ma carico di significati profondi.

E ti vengo a cercare è stata scritta ed incisa nel 1988 e fa parte dell’album Fisiognomica, il quindicesimo dell’artista siciliano e pubblicato lo stesso anno da Emi Music Publishing Italia.

La canzone di Franco Battiato diventò protagonista di una celebre esibizione di Franco Battiato, insieme a Giusto Pio, alla Sala Nervi, il 18 marzo 1989, alla presenza del Papa Giovanni Paolo II.

Scopriamo insieme il significato di questo brano di Franco Battiato incredibilmente poetico.

E ti vengo a cercare di Franco Battiato

E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza

Questo sentimento popolare
Nasce da meccaniche divine
Un rapimento mistico e sensuale
Mi imprigiona a te
Dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come un eremita
Che rinuncia a sé

E ti vengo a cercare
Con la scusa di doverti parlare
Perché mi piace ciò che pensi e che dici
Perché in te vedo le mie radici

Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà
Emanciparmi dall’incubo delle passioni
Cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male
Essere un’immagine divina
Di questa realtà

E ti vengo a cercare
Perché sto bene con te
Perché ho bisogno della tua presenza

Fonte: Musixmatch
Compositori: Franco Battiato
© Emi Music Publishing Italia Srl, L’ottava Srl, L’ottava Edizioni Musicali

Franco Battiato si stimola ad essere migliori

E ti vengo a cercare è una delle canzoni più belle di Franco Battiato e come tutte le “poesie” di Battiato, anche questa nasconde dei significati sottesi, nascosti, misteriosi, che rendono la sua poetica una delle più affascinanti di sempre.

Come lo stesso Battiato dichiarò, E ti vengo a cercare può essere considerata una canzone d’amore. Leggendo approfonditamente i versi scopriamo invece che si tratta di una vera e profonda ricerca spirituale, quasi mistica, alla ricerca dell’amore per l’Assoluto.

L’amore, è questo il principio fondamentale che emana dalla canzone Battiato, è una ricerca continua che va oltre il senso materiale, egoistico delle cose. È una tensione che mira sd elevarsi per trovare pace interiore.

Troppe volte si sente enunciare questo concetto di “elevarsi”, ma che significa? Per il filosofo della canzone italiana questo concetto equivale ad un percorso di ricerca che attinge dai grandi protagonisti del misticismo di tutte le epoche. Ma, ricordiamoci che Battiato è riuscito a rendere accessibili, “pop” questi concetti, calandoli nella vita contemporanea a disposizione del maggior numero di persone possibili.

“Elevarsi” se possiamo permetterci di interpretare il pensiero del “Maestro” ha una definizione semplicissima, significa “essere migliori”, essere al servizio del bene etico che le culture di tutte le epoche e luoghi del Pianeta, hanno definito come principi assoluti per vivere nel rispetto della “pace” e dell'”armonia” sociale e individuale.

È chiaro a tutti che oggi il problema esiste e che l’armonia non riesce a trovare attuazione. In tanti sembrano prediligere il peggio, al meglio.

Una canzone di vero e assoluto amore universale

Fin dalle prime strofe, il “ti vengo a cercare” è una dichiarazione di un “bisogno”, ma non amoroso o affettivo come siamo abituati a pensare: è un’esigenza spirituale. L’altro è lo specchio dell’anima, necessario per comprendere la propria identità profonda. È l’idea classica (e platonica) che l’incontro con l’altro riveli il vero io.

Battiato definisce un amore che va oltre la fisicità per diventare slancio verso l’infinito: Il mistico e il sensuale coesistono, in quanto l’amore riesce a generare il vero piacere nel momento in cui diventa uno slancio vero verso la fine dei sentimenti meramente materiali. “Un rapimento mistico e sensuale,  mi imprigiona a te” dice il poeta filosofo siciliano, convinto che il vero amore è quello che guida i sentimenti universali.

Concetto sottolineato nella strofa in cui il distacco dagli egoismi terreni diventa l’esigenza.

Dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come un eremita
Che rinuncia a sé

In questa strofa c’è il principio guida del misticismo, il vero amore è andare oltre le “piccole gioie quotidiane”, rinunciare ai falsi miti che la società impone, per mirare a qualcosa di migliore.

Il pensiero contenuto nel testo di Franco Battiato andrebbe condiviso nelle scuole, insegnato ai bambini fin dalla nascita. Il significato del brano è filosofia, religione, sociologia. Il cantautore riesce a definire un testo universale, senza tempo, in cui la dignità umana è sempre in pericolo, a causa di una cattiveria dilagante e di un odio che sembra aver preso il sopravvento.

Il percorso esistenziale di Franco Battiato ha dimostrato che si può fare, che si può andare oltre le “volgari” influenze che arrivano dai media, dai social, da coloro che dovrebbero condurre verso la bontà, la pace, l’armonia e invece diventano paladini del male assoluto.

Purtroppo, “questo secolo oramai alla fine, saturo di parassiti senza dignità” continua ad essere il presente. La dignità di cui parla Battiato non è il fine educativo prevalente. I principi della prevaricazione, della ricchezza facile, del piacere materiale, dell’oltraggio, dell’intolleranza, purtroppo, sono quelli prevalenti.

L’aspirazione ad una vita migliore, alla condivisione del bene, al rispetto dell’altro non sembrano essere meritevoli di attenzione. Se si vuol vincere, per affermarsi bisogna saper prevaricare, imporsi al prossimo per affermare sé stessi. Se si9 guarda bene quasi tutti i “reality” televisivi, alla fine sono emanazione dell’egoismo e del materialismo, in cui per arrivare primi alla fine si è disposti a qualsiasi cosa.

Bisognerebbe rileggere a fondo i suggerimenti di questo “Maestro” della canzone italiana, perché ha saputo osservare a fondo cosa stava accadendo nella società, offrendo una via per evitarne le conseguenze.

Se si vuole uscire dal pericoloso turbine dell’egoismo, bisognerebbe seguire il suggerimento di Battiato che “Emanciparsi dall’incubo delle passioni” sia l’unica strada da seguire. Bisognerebbe intraprendere la via che conduce a “l’Uno al di sopra del Bene e del Male”, ovvero all’essenza stessa del “giusto universale”, del bene, dell’etica, dell’amore.

È inutile fare finta di nulla, bisogna aver il coraggio di cambiare la società, i valori che la stessa sta generando. Se non si è consapevoli di questo principio fondamentale, l’inevitabile fine sarà la conseguenza.

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