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“Tommy e l’asta dei cervelli ribelli”, il docufilm per la Giornata dell’autismo

In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, Gianluca Nicoletti ha deciso di tornare con un nuovo docu-film: "Tommy e l'asta dei cervelli ribelli"

Dopo il successo di “Tommy e gli Altri”, andato in onda su Sky Arte nel 2017, che ha portato alla luce storie di isolamento degli autistici adulti denunciando le loro condizioni personali e il loro diritto a una vita sociale, Gianluca Nicoletti ha deciso di tornare con un nuovo docu-film. Proprio nella Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo “Tommy e l’asta dei Cervelli Ribelli” è il nuovo racconto, con la regia di Massimiliano Sbrolla, in onda su Sky Arte giovedì 2 aprile alle 21.15.

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Di cosa parla

Gianluca e suo figlio Tommy sono i protagonisti di un viaggio lungo l’Italia per raggiungere personaggi amici e artisti che hanno messo a disposizione i loro oggetti e le loro opere per un’asta benefica dal titolo “Out of Ordinary” a cura della “Cambi Casa d’aste”. Una parte del ricavato della casa d’aste sarà destinato alla realizzazione di un atelier artistico e artigiano per persone autistiche che Gianluca Nicoletti, attraverso la Onlus “Insettopia”, sta realizzando a Roma.

Le tappe del viaggio

Reggio Emilia, Modena, Carpi, Genova. E ancora Ischia e Bari. Infine Milano e Roma. Sono le tappe di questo viaggio alla caccia dei collezionisti e dei loro oggetti da mettere all’asta.
La sosta di Carpi è nello studio di Omar Galliani, dove l’artista realizza un quadro a quattro mani con Tommy. Un passaggio quindi al Castello Mackenzie a Genova, dove ha sede la Casa d’Aste Cambi che si occuperà di trovare e vendere oggetti straordinari. Il tour prosegue per tutta Italia dove padre e figlio incontrano personaggi eclettici come Roberto Molinelli, che mette all’asta il costume di Copperman, già indossato da Luca Argentero. Ma anche Renzo Arbore, che vive immerso nei suoi giocattoli di plastica, Elio che duetta con Tommy e gli lascia in dotazione per l’asta la sua amata chitarra. 

Il progetto

Dopo tante difficoltà il punto di partenza di ogni speranza di riscatto è un magazzino che, grazie all’aiuto di tutti, si vorrebbe trasformare nel posto più bello del mondo. Il loft potrebbe essere un modello da replicare ovunque esistano “cervelli Ribelli” a rischio isolamento. In giorni di isolamento sociale come quelli che stiamo vivendo per l’emergenza, il film è un’ulteriore occasione di riflessione per comprendere meglio le condizioni di chi, tutti i giorni, vive il dramma di essere solo, come nel caso dell’autismo. 

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