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Il curioso caso di Benjamin Button, il film tratto dal racconto di Francis Scott Fitzgerald

Scopriamo la trama de "Il curioso caso di Benjamin Button": protagonista del celebre racconto di Francis Scott Fitzgerald è il tempo, che può essere reinventato e dietro cui non ci possiamo più nascondere.

Stasera 19 maggio 2025 alle ore 21:14 su Iris andrà in onda il film “Il curioso caso di Benjamin Button“. Ispirato all’ opera del 1922 di Francis Scott Fitzgerald, il film di David Fincher è stato candidato nel 2009 a ben 13 Premi Oscar, conquistandone 3 per la  migliore scenografia, il miglior trucco e i migliori effetti speciali.

L’idea di trasporre per il grande schermo il racconto The Curious Case of Benjamin Button nasce agli inizi del 1994, quando la Maryland Film Office decise di acquisire i diritti del manoscritto con l’intenzione di svolgerne le riprese a Baltimora.

Il film, oltre ad essere uno dei maggiori film di successo interpretati da Brad Pitt, è stato candidato nel 2009 a tredici premi Oscar, vincendo quelli per migliore scenografia, miglior trucco e migliori effetti speciali.

Il tempo protagonista

Un orologio con le lancette al contrario è legato al sortilegio di un bambino che nasce anziano e, giorno dopo giorno, ringiovanisce. Infatti il vero protagonista della pellicola è il tempo, sottratto alla natura convenzionale che l’uomo vi ha attribuito.

Un tempo relativo, non legato allo scorrere dei minuti, delle ore, dei giorni, ma che trae significato e rilevanza da ciò che succedere durante il suo passare.

Un tempo a cui noi stessi siamo i primi a dare significato, ricordando nella nostra mentre non tutto ciò che ci accade nel quotidiano, ma principalmente i fatti salienti, quelli che hanno segnato e determinato, in un modo o nell’altro, la nostra vita e il nostro percorso.

Il monologo sulla vita

È un tempo, quello protagonista del film, che sfugge e che ci fa riflettere sul senso di un’esistenza non più scandita dalle lancette e dalla prospettiva dell’invecchiamento, bensì dal sentimento, dalla nostra capacità di conciliare il bambino e l’adulto che vivono dentro ognuno di noi.

Un tempo che può essere reinventato, dietro cui non ci possiamo nascondere, perché – come dice Benjamin Button nel celebre monologo sulla vita – “non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere“.

 Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c’è limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.

Il curioso caso di Benjamin Button

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