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Antonio Canova al cinema, esce nelle sale il docu-film sul maestro del Neoclassicismo

Antonio Canova è riconosciuto come il maestro del Neoclassicismo italiano e questa volta lo si potrà vedere al cinema il 18, il 19 e il 20 marzo

MILANO – Arte o cinema? Perché non entrambe? Infatti, si rinnova il sesto e penultimo appuntamento di “L’arte al cinema” che questa volta vedrà sul grande uno degli artisti italiani più famosi al mondo: Antonio Canova. Questo film documentario dal titolo “Canova”  nelle sale il 18, il 19 e il 20 marzo accenderà i riflettori sulla vita, la carriera artistica e soprattutto la fama del maestro del Neoclassicismo. Scopriamo allora insieme di cosa si tratta.

Canova, da Possagno a New York

Ci sono uomini che hanno creato opere capaci di illuminare lo sguardo di chi le osserva. Da oltre due secoli, Antonio Canova è uno di questi e con questo documentario cinematografico si risponderà al perché lo scultore sia riconosciuto come il maestro del Neoclassicismo e l’ultimo grande artista italiano di livello mondiale. Se ne ripercorrerà la storia che a Venezia ha visto nascere il suo talento, e che successivamente ha toccato Francia, Inghilterra, Russia approdando presso i fastosi palazzi dell’epoca, restando però soprattutto imperniata su Roma. Questo viaggio alla scoperta del Canova troverà sempre un suo punto fermo a  Possagno, perché se le sue opere sono giunte a Parigi, Londra, Vienna, New York, Washington, Berlino, San Pietroburgo, i bozzetti e i modelli originali sono gelosamente custoditi nel paese natale dell’artista, dove giunsero con un epico trasferimento voluto dal fratellastro. Nessun luogo al mondo, infatti, è in grado di mettere in relazione diretta i capolavori dell’opera canoviana come Possagno.

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Autoritratto

La narrazione

Nessuno riesce a tessere il fil rouge tra le opere di Canova come il professor Mario Guderzo, storico direttore del Museo Antonio Canova. La voce narrante che lo affianca approfondisce i miti che ispirarono le figure e presenta i prestigiosi committenti che le finanziarono. Emerge così che Canova non sarebbe stato il Maestro che conosciamo se non avesse avuto proprio a Roma il suo laboratorio. Tutti i protagonisti del Grand Tour che passavano per la città desideravano incontrarlo. Fu così che la sua fama lo portò al cospetto di Napoleone e dei personaggi importanti del mondo occidentale, principi, re, nobili, nei confronti dei quali si poneva da pari. L’intervento introduttivo di Vittorio Sgarbi contestualizza la figura dell’artista: “Canova è la sintesi dell’intera civiltà artistica occidentale (…) maestro dell’idea di una bellezza senza tempo e senza limite, un artista dell’armonia, della misura perfetta e di un mondo perduto”.

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Napoleone

Viaggio tra le opere

Le tecniche di ripresa 8K HDR riveleranno dettagli poco conosciuti e soprattutto mostreranno lo stesso punto di vista di Canova. Con un volo attorno alle sculture, in punta di scalpello, il pubblico avrà la possibilità di accarezzare i capolavori fino a capire come un giovane mandato a bottega dalla provincia italiana riuscì ad acquisire tale fama e importanza al pari dei grandi Michelangelo e Bernini.

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Danzatrice con il dito al mento

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