Sei qui: Home » Frasi » I versi di Wislawa Szymborska sulla fedeltà perenne dei cani

I versi di Wislawa Szymborska sulla fedeltà perenne dei cani

Attraverso la voce del cane, la Wislawa Szymborska riesce a trasmettere il questo legame, che si fonda su una fiducia incondizionata, un amore semplice e genuino, e un senso di appartenenza che trascende la comunicazione verbale.

I versi di Wislawa Szymborska in cui è un cane a parlare del suo rapporto col proprietario sono un toccante ritratto della speciale relazione che si instaura tra un animale domestico e il suo padrone. Oggi, Giornata mondiale del cane, leggiamo assieme questi tenerissimi versi.

Per me c’erano sorrisetti
di malcelata invidia.
Perché solo io avevo diritto
di accoglierlo con salti veloci,
solo io – di salutarlo tirandogli i calzoni.
Solo a me era permesso,
con la testa sulle sue ginocchia,
accedere a carezze e a tirate di orecchie.
Solo io con lui potevo far finta di dormire,
e allora si chinava sussurrandomi qualcosa.

Wislawa Szymborska e la sua solita grazia stilistica

Il cane, che è il narratore di questi versi, descrive il proprio ruolo esclusivo nella vita del suo proprietario con un misto di orgoglio e tenerezza. Le “sorrisetti di malcelata invidia” di cui parla, indicano come egli sia consapevole di avere un posto privilegiato nel cuore del suo umano, un privilegio che non condivide con nessun altro. Questo sentimento di esclusività è il primo indizio di quanto il cane si senta legato al suo padrone, al punto di considerarsi non solo un amico fedele, ma anche l’unico vero confidente.

La gioia del cane si manifesta, ci dice Wislawa Szymborska, in quei “salti veloci” con cui lo accoglie al ritorno a casa, un’esplosione di felicità che solo chi possiede un cane può comprendere. Questo gesto è un rituale quotidiano, un atto d’amore che si ripete ogni giorno senza mai perdere di intensità. Il cane non ha bisogno di parole per esprimere il suo affetto: la sua lingua è fatta di movimenti, di slanci, di piccoli gesti che racchiudono un universo di significati. Quando tira i calzoni del padrone, lo fa con un entusiasmo che rivela la sua voglia di interagire, di sentirsi parte della sua vita, di condividere ogni istante con lui.

La posizione di privilegio del cane si manifesta anche nell’accesso alle “carezze e tirate di orecchie,” un gesto che per molti potrebbe sembrare banale, ma che per l’animale è carico di significato. Queste carezze non sono solo un segno di affetto, ma anche un momento di profonda connessione tra i due. Accarezzare il cane, tirargli affettuosamente le orecchie, è un modo per il padrone di comunicare senza parole, di trasmettere un amore che non ha bisogno di essere dichiarato. E il cane, da parte sua, accoglie questi gesti con gratitudine, consapevole di essere l’unico destinatario di questa forma di intimità.

Uno dei momenti più toccanti della poesia di Wislawa Szymborska arriva quando il cane racconta di “far finta di dormire,” sapendo che questo induce il padrone a chinarsi e a sussurrargli qualcosa. In questo gesto, c’è tutta la delicatezza di un rapporto basato sulla fiducia reciproca. Il cane finge di dormire non per ingannare il padrone, ma per prolungare quei momenti di dolcezza, per sentire la sua voce sussurrata, per godere di un attimo di pace e serenità che appartiene solo a loro due. È un gioco innocente, un piccolo trucco che il cane usa per stare più vicino al suo umano, per sentirsi amato e protetto.

Attraverso questi versi, Wislawa Szymborska non solo celebra il legame tra uomo e animale, ma ci invita anche a riflettere sul potere della semplicità. L’amore del cane è puro, privo di complicazioni, e si esprime in modi che noi esseri umani a volte sottovalutiamo. Non ha bisogno di parole per sentirsi compreso, non ha bisogno di grandi gesti per sentirsi amato. Il suo mondo è fatto di piccoli momenti condivisi, di carezze, di giochi, di quella routine quotidiana che per lui è fonte di felicità.

Questa poesia ci ricorda che gli animali, con la loro presenza silenziosa, riescono a colmare vuoti emotivi che spesso neanche gli esseri umani riescono a riempire. Il cane, con la sua fedeltà e il suo amore incondizionato, diventa il custode di un affetto che non conosce egoismo, che non chiede nulla in cambio se non la compagnia del suo padrone. E attraverso le parole di Wislawa Szymborska, comprendiamo quanto sia prezioso questo legame, quanto sia essenziale per la nostra felicità.

In conclusione, i versi di Wislawa Szymborska offrono una prospettiva unica e toccante sul rapporto tra uomo e cane. Il poeta polacco, dando voce al cane, ci permette di vedere il mondo attraverso i suoi occhi, di comprendere l’intensità dei suoi sentimenti, e di apprezzare la bellezza di un legame che è tanto semplice quanto profondo. È un invito a riconoscere e a valorizzare l’amore incondizionato che gli animali ci offrono ogni giorno, e a riflettere su quanto possiamo imparare da loro sulla natura dell’affetto e della fedeltà, messo in versi con la grazia che solo Wislawa Szymborska possiede.

© Riproduzione Riservata