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I versi di Wislawa Szymborska sul legame fra i gatti e gli umani

Attraverso i versi di questa poesia, la poetessa polacca ci regala un ritratto vivido e umoristico del carattere felino. Scopriamola assieme.

I versi di Wislawa Szymborska che descrivono il comportamento di un gatto offeso dopo essere stato lasciato solo a casa rappresentano una delle tante osservazioni acute e ironiche della poetessa polacca sulla vita quotidiana. Attraverso questa breve ma intensa poesia, Wislawa Szymborska ci regala un ritratto vivido e umoristico del carattere dei gatti, offrendo spunti di riflessione sulle relazioni tra esseri umani e animali domestici.

Che lui provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all’inizio niente salti né squittii.

Wislawa Szymborska e il disappunto felino

La poesia inizia con un tono di sfida e di attesa: “Che lui provi solo a tornare, che si faccia vedere.” Già da queste parole si percepisce l’offesa del gatto, che è pronto a mostrare il suo disappunto. Questo comportamento è facilmente riconoscibile da chiunque abbia mai avuto un gatto. I felini, noti per il loro carattere indipendente e a volte altezzoso, sono anche molto sensibili alle attenzioni (o alla mancanza di esse) dei loro proprietari.

L’immagine del gatto che “gli si andrà incontro come se proprio non se ne avesse voglia, pian pianino, su zampe molto offese” è estremamente efficace nel trasmettere il senso di risentimento e di teatralità tipico dei gatti. La lentezza deliberata dei movimenti e l’atteggiamento distaccato sono comportamenti che i proprietari di gatti conoscono bene. Quando un gatto si sente trascurato o offeso, non manca di farlo sapere, spesso con gesti esagerati che sembrano comunicare un disappunto profondo.

Oltre a descrivere un comportamento specifico, i versi di Wislawa Szymborska possono essere letti come una riflessione più ampia sulle dinamiche delle relazioni. Il gatto, in questo caso, rappresenta una figura che esige rispetto e attenzione, e che non esita a mostrare il suo disappunto quando sente che le sue esigenze non sono state soddisfatte. Questo tipo di relazione, fatta di aspettative e reazioni emotive, è molto simile a quella che si può osservare tra esseri umani.

Il gatto di Wislawa Szymborska può essere visto anche come una metafora delle persone che, in modo sottile e silenzioso, esprimono il loro disappunto e le loro esigenze. In una società dove spesso le emozioni sono trattenute o non espresse apertamente, il comportamento del gatto può essere un modo per riflettere su come le persone comunicano il loro bisogno di attenzione e affetto. La teatralità del gatto offeso ci ricorda che tutti abbiamo bisogno di sentirci importanti e di ricevere attenzione.

La relazione complessa tra uomo e gatto

La poesia di Wislawa Szymborska cattura perfettamente la complessità della relazione tra l’uomo e il gatto. I gatti sono animali indipendenti, ma allo stesso tempo profondamente affezionati ai loro proprietari. Questa dualità è ben rappresentata nei versi che descrivono il gatto offeso: da un lato, c’è la dimostrazione di disappunto e distanza; dall’altro, c’è il desiderio di essere riaccolto e riconosciuto.

L’umorismo è un elemento chiave della poesia di Wislawa Szymborska. La descrizione dettagliata e quasi antropomorfica del comportamento del gatto fa sorridere, ma allo stesso tempo invita a riflettere sulla serietà dei sentimenti coinvolti. La poetessa usa l’ironia per mettere in luce la profondità delle emozioni che anche gli animali possono provare, rendendo il comportamento del gatto un simbolo delle dinamiche emotive presenti in tutte le relazioni.

I versi di Wislawa Szymborska sulla reazione del gatto offeso dopo essere stato lasciato solo a casa sono un esempio brillante della capacità della poetessa di osservare e descrivere la vita quotidiana con acutezza e umorismo. Attraverso la descrizione di un comportamento felino, Wislawa Szymborska esplora temi universali come il bisogno di attenzione, l’espressione del disappunto e la complessità delle relazioni. Questa poesia ci ricorda che anche nelle interazioni più semplici e quotidiane, come quella con un gatto domestico, si possono trovare riflessioni profonde sulla natura delle emozioni e delle connessioni umane.

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