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I versi divertenti di Thomas Eliot che portano l’ironia nella poesia

Scopriamo un inedito Thomas Eliot che tramite i suoi divertenti versi dedicati al gatto "Sandogatt" fa una parodia di Sandokan, l'eroe letterario creato da Emilio Salgari.

I versi di Thomas Eliot che presentano Sandogatt, un “Gatto Bucaniere”, sono un esempio perfetto del suo approccio giocoso e ironico alla poesia. Eliot, noto per la sua serietà nelle opere maggiori come La terra desolata o Quattro quartetti, dimostra in queste poesie un talento per il nonsense letterario, un genere che richiama autori come Lewis Carroll o Edward Lear.

I versi fanno parte della raccolta “Old Possum’s Book of Practical Cats” (1939), una serie di poesie umoristiche che esplorano la vita segreta e buffa dei gatti, successivamente adattate nel celebre musical Cats di Andrew Lloyd Webber.

Sandogàtt era un Gatto Bucaniere
che navigava a bordo di un veliero:
il più rude dei gatti fra le schiere
erranti all’ombra del vessillo nero.
Sulla rotta di Oxford le orribili imprese e i fastigi
gli meritarono il nome di “Terrore del Tamigi”.
L’aspetto e le maniere non erano studiati per piacere;
il pelo era malconcio e scarruffato, cascante ai ginocchi;
senza un orecchio per un motivo che è meglio tacere,
scrutava un mondo ostile con ferocissimi occhi.
Sul fiume la sua fama era molto elevata,
e in effetti la gente era terrorizzata
solo ascoltando il suo nome. Bastava che lungo la riva
si udisse “ATTENTI! SANDOGÀTT ARRIVA!
per chiudere oche e galline in un bunker.

Thomas Eliot e il suo Sandogatt, gatto avventuriero

Sandogatt è descritto come un feroce bucaniere felino, il “Terrore del Tamigi”, che semina il panico tra le oche e le galline. La caratterizzazione di questo personaggio è meravigliosamente esagerata e teatrale: il suo aspetto ruvido e il pelo malconcio lo rendono una figura temuta lungo il fiume, e la sua reputazione lo precede ovunque vada. In questo, Eliot costruisce un ritratto quasi parodico, rendendo il felino simile a una figura piratesca leggendaria, un po’ come Sandokan, l’eroe letterario creato da Emilio Salgari.

Il divertimento sta proprio nel modo in cui Thomas Eliot trasforma un gatto in un temuto pirata. Con immagini come “scrutava un mondo ostile con ferocissimi occhi” e la menzione dell’orecchio mancante, ci si immagina un vero bucaniere, indurito dalla vita sul mare e dalle battaglie. Eliot utilizza l’antropomorfismo, un espediente narrativo in cui attribuisce caratteristiche umane a un animale, per rendere il gatto una figura eroica ma allo stesso tempo comica. È una tecnica efficace per creare un senso di assurdità, in quanto il lettore è pienamente consapevole che si tratta di un comune gatto domestico trasformato nella sua immaginazione.

Da Sandokan a Sandogatt

La scelta di Thomas Eliot di soprannominare il gatto come “Sandogatt” richiama ironicamente il nome di Sandokan, la celebre “Tigre della Malesia” di Salgari. Come Sandokan, anche Sandogatt è una figura che vive fuori dalle norme sociali, un pirata che ha fatto della sua indipendenza e della sua ferocia le sue caratteristiche distintive. Questo paragone rende la poesia non solo divertente, ma anche un po’ nostalgica, soprattutto per i lettori che possono cogliere il riferimento a un’icona della letteratura d’avventura. Tuttavia, Eliot sfrutta questo riferimento per creare un effetto parodico: anziché essere un feroce guerriero, Sandogatt è in realtà un piccolo predatore felino, temuto dalle prede più umili, come oche e galline.

Il linguaggio utilizzato da Thomas Eliot è un altro elemento che contribuisce all’umorismo. L’uso di espressioni come “scarruffato”, “orribili imprese” e “fastigi” aggiungono un tocco epico a una scena altrimenti comica. L’alternanza tra un tono solenne e la descrizione di un gatto fa sì che il lettore colga la dissonanza tra l’immagine epica del bucaniere e la realtà di un piccolo animale domestico che terrorizza una fattoria.

Eliot dimostra inoltre una maestria nel creare un ritmo accattivante e musicale, caratteristica che ha reso queste poesie particolarmente adatte per essere adattate in musical. La ripetizione e il suono delle parole, come “ATTENTI! SANDOGÀTT ARRIVA!”, evocano immediatamente l’atmosfera di pericolo che il protagonista porta con sé, contribuendo a rafforzare la parodia.

I versi su Sandogatt, come molti altri contenuti ne “Il Libro dei Gatti Tuttofare“, dimostrano il lato giocoso e leggero di Thomas Eliot, che si allontana dall’alta poesia per esplorare con arguzia e ironia il mondo dei felini. Utilizzando una combinazione di parodia, antropomorfismo e un linguaggio vivace, Thomas Eliot crea una figura che allo stesso tempo evoca e deride i grandi eroi della letteratura d’avventura. Sandogatt diventa così un simbolo di come persino le creature più piccole e apparentemente innocue possano vivere grandi avventure nel mondo immaginativo di Thomas Eliot.

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