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Venerdì 17, tutti gli aforismi sulla superstizione

Oggi è una giornata particolare: è venerdì 17. Un giorno come un altro per molti, un giorno in cui bisogna fare tutto con la massima attenzione per i più superstiziosi

 Si chiama eptacaidecafobia, ovvero la paura del numero 17. Ma il pensiero che venerdì 17 sia un giorno particolarmente sfortunato è una superstizione tipicamente italiana. Nei paesi anglosassoni, infatti, la giornata da eliminare dal calendario sarebbe venerdì 13, mentre  per Spagna, Grecia e Sudamerica, il giorno sfortunato è martedì 13.

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Venerdì 17, tutti gli aforismi sulla superstizione

Insomma, che ci crediate o no, oggi abbiamo raccolto alcuni aforismi dedicati a questa giornata. Leggete, condividete e…buona fortuna!

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“L’ingegno può coesistere con le superstizioni più grossolane.”
(Paul Valéry)

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“Nessuno è più superstizioso degli scettici.”
(Lev Trotsky)

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“Superstizione: la religione degli altri.”
(Giovanni Soriano)

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“La superstizione porta sfortuna.”
(Raymond Smullyan)

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“Occorre limitarsi a sorridere bonariamente della superstizione saldamente regnante che c’è, senza indignarsi né sforzarsi di combatterla, consci che ciò sarebbe inutile, perché la vita dell’umanità non ha mai dato altro spettacolo che questo: una ridicola superstizione dall’immensa maggioranza ravvisata con assoluta certezza e ardente intolleranza come l’evidente realtà.”
(Giuseppe Rensi)

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“La maggior parte degli uomini chiamano ‘superstizione’ tutto ciò che non è la propria religione.”
(Charles Régismanset)

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“La superstizione reca in sé qualche immagine della pusillanimità.”
(Michel de Montaigne)

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“La superstizione è la poesia della vita.”
(Johann Wolfgang Goethe)

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“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.”
(Eduardo De Filippo)

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