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I versi di Valerio Magrelli dedicati all’uovo di Pasqua

Leggiamo assieme questi simpatici versi che il poeta, traduttore e accademico Valerio Magrelli dedica ad un simbolo della Pasqua: l'uovo di Pasqua.

Nel panorama poetico contemporaneo italiano, Valerio Magrelli occupa un posto di rilievo per la sua capacitร  di unire riflessione filosofica e ironia quotidiana, leggerezza formale e profonditร  di pensiero. Tra i versi che meglio restituiscono questa cifra stilistica si possono citare quelli tratti dalla poesia โ€œSupplementiโ€, componimento che gioca sulla relazione tra le cose, sugli accostamenti necessari e sulle connessioni che danno significato alla realtร . I versi recitano:

Cosโ€™รจ il panino
senza companatico?
Cosโ€™รจ una flebo
senza lโ€™antibiotico?
La notizia รจ questโ€™uovo
di Pasqua, magicissimo
uovo che cova la sua offerta speciale.

In queste poche righe, Magrelli esprime con levitร  e acutezza una riflessione che tocca il cuore stesso della comunicazione, del consumo e della percezione della realtร  contemporanea. Per comprenderne appieno il senso รจ utile scomporre le immagini che lโ€™autore propone e seguirne il filo logico e simbolico.

Il panino senza companatico: il senso del complemento per Valerio Magrelli

Lโ€™apertura della poesia si affida a una domanda di apparente semplicitร : Cosโ€™รจ il panino senza companatico? รˆ una domanda solo in apparenza ingenua, perchรฉ suggerisce immediatamente il concetto di incompletezza. Il panino, inteso come alimento, acquista senso e valore solo se accompagnato dal companatico, termine antico e ormai quasi letterario per indicare ciรฒ che si mangia insieme al pane. รˆ una metafora chiara della relazione tra un contenitore e il suo contenuto, tra un elemento e il suo complemento necessario.

Allargando il campo oltre il dato culinario, la domanda di Magrelli suggerisce che molte cose nella vita, nel linguaggio e nella societร  trovano il proprio significato solo in rapporto a qualcosโ€™altro. Un oggetto, un concetto o una situazione isolati possono apparire privi di valore o di senso. รˆ nella relazione, nellโ€™aggiunta, nel supplemento โ€” appunto โ€” che le cose acquisiscono significato.

La flebo senza lโ€™antibiotico: il senso dellโ€™inutilitร 

Il secondo esempio, Cosโ€™รจ una flebo senza lโ€™antibiotico?, porta il discorso su un piano clinico-sanitario, ma la logica resta la stessa. La flebo รจ il veicolo, il mezzo, ma se priva della sostanza terapeutica, rimane sterile, un contenitore senza reale utilitร . Anche qui, Magrelli insiste sul concetto di funzione e significato derivanti dallโ€™accostamento.

Questa immagine introduce, con la consueta leggerezza che caratterizza la poesia di Magrelli, un sottotesto piรน amaro: nella societร  contemporanea molte cose sono strumenti o contenitori privi di valore se non vengono accompagnati da un contenuto significativo. Vale per gli oggetti, per le parole, per le notizie.

Lโ€™uovo di Pasqua e lโ€™offerta speciale: la notizia-merce

Il passo successivo della poesia porta il lettore a unโ€™immagine simbolica: La notizia รจ questโ€™uovo di Pasqua, magicissimo uovo che cova la sua offerta speciale. In questa metafora, lโ€™uovo di Pasqua โ€” oggetto festivo e commerciale per eccellenza โ€” diventa la rappresentazione della notizia nel nostro tempo: un involucro brillante, colorato, promettente, che al suo interno contiene una sorpresa, spesso anchโ€™essa confezionata, e quasi sempre pensata per attrarre piรน per il suo effetto che per il suo valore intrinseco.

Magrelli, con sottile ironia, suggerisce come lโ€™informazione contemporanea sia diventata merce, spettacolo, un prodotto da vendere attraverso il fascino dellโ€™apparenza piรน che per il contenuto. Lโ€™accostamento tra la notizia e lโ€™uovo di Pasqua sottolinea la natura commerciale e consumistica di molta parte dellโ€™informazione moderna: una confezione accattivante e una sorpresa al suo interno che spesso risponde piรน a logiche di mercato che a esigenze di veritร  o di approfondimento.

Inoltre, lโ€™espressione magicissimo uovo amplifica il tono ironico, quasi infantile, di una societร  che accetta lโ€™idea che le notizie debbano essere per forza sorprendenti, spettacolari, confezionate come prodotti da banco per attrarre il consumatore-lettore.

Il filo logico dei โ€œsupplementiโ€

Il titolo della poesia, โ€œSupplementiโ€, rafforza questa idea di cose che vivono grazie a ciรฒ che si aggiunge loro. Un panino ha senso con il companatico, una flebo รจ utile con il farmaco, una notizia diventa vendibile con la sorpresa dentro, e per estensione ogni elemento della realtร  moderna appare incompleto o poco interessante se non accompagnato dal proprio complemento, spesso esteriore e accessorio.

Valerio Magrelli, in questi pochi versi, compone una riflessione sul bisogno, profondamente umano e oggi esasperato dalla societร  dei consumi, di affiancare, ornare, arricchire ogni cosa per renderla desiderabile o significativa. รˆ un pensiero che coinvolge il cibo, la salute, lโ€™informazione e, in definitiva, il modo in cui diamo senso alla realtร .

I versi di Magrelli, nella loro apparente semplicitร , offrono dunque una critica lucida e sottile alla cultura contemporanea, dominata dal culto del โ€œsupplementoโ€, dallโ€™accessorio indispensabile che trasforma lโ€™ordinario in straordinario. La poesia ci invita a riflettere su come valutiamo le cose e le esperienze, su quanto valore diamo al contenitore rispetto al contenuto, al complemento rispetto allโ€™essenziale. E lo fa con quella leggerezza densa di significato che รจ cifra tipica della poetica di Valerio Magrelli.

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