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Una frase di Charles Dickens (1836) sul Natale che dona felicità e unione

Leggi la frase di Charles Dickens dedicata allo "Spirito Natalizio" quale momento per stare insieme all'insegna della gioia e della felicità.

Il Natale è felicità, gioia e stare insieme. Una frase di Charles Dickens rende omaggio alla festa più attesa dell’anno, il momento in cui la magia del periodo natalizio ha la capacità di riconnetterci con le emozioni profonde, risanare vecchie ferite e riaccendere ricordi che illuminano il nostro spirito.

“Caro, caro Natale, che hai il potere di ricondurci alle illusioni della fanciullezza, che ricordi al vecchio i piaceri della sua gioventù, che riconduci da mille miglia lontano il viaggiatore e il navigante al suo focolare, fra le pareti tranquille della sua casa!”

La frase di Charles Dickens è tratta dal libro Il Circolo Pickwick (The Posthumous Papers of the Pickwick Club, abbreviato in The Pickwick Papers) fu il primo romanzo dello scrittore britannico, pubblicato a fascicoli tra il 1836/37. Il capitolo XXVIII che riporta la frase fu pubblicato nel dicembre del 1836.

Il Significato della frase di Charles Dickens

In questa frase di Charles Dickens c’è il senso dello “Spirito del Natale“, secondo lo scrittore britannico un momento universale, capace di avvicinare persone lontane e di trascendere il tempo, abbracciando passato, presente e futuro. Un augurio che, ancora oggi, risuona con forza: che il Natale ci aiuti a ritrovare un senso di calore, di unità e di speranza, proprio come descritto in questa bellissima riflessione.

La splendida citazione tratta da ll Circolo Pickwick, uno dei capolavori della letteratura britannica, evidenzia che il Natale ci riporta alla purezza e alla meraviglia della fanciullezza, risvegliando quella capacità di sognare e sperare che spesso si perde con l’età adulta.

Per chi è più avanti negli anni, il periodo delle festività diventa un dolce richiamo ai piaceri e alle gioie della giovinezza, un tempo in cui la vita era piena di vitalità e speranze.

Il Natale ha il potere simbolico di riunire anche chi è lontano, fisicamente o emotivamente. Per il viaggiatore e il marinaio, rappresenta il desiderio di tornare a casa, al calore del focolare e alla serenità familiare.

In questa visione, il Natale è più di un evento temporale. È un sentimento universale che attraversa il cuore di ogni persona, unendo passato e presente, giovinezza e vecchiaia, lontananza e prossimità. È un tempo di riconciliazione, di pace e di ritorno a ciò che è essenziale: gli affetti, i ricordi e il senso di appartenenza.

Questa celebrazione delle emozioni e della connessione umana è ciò che rende lo spirito del Natale, secondo Dickens, un valore eterno e senza confini.

L’essenza dello spirito natalizio è la felicità

Poco prima, nello stesso capitolo del libro di Charles Dickens, l’autore che per primo ha creato il genere “romanzo sociale”, scrive:

“E veramente innumerevoli sono quei cuori cui reca il Natale una breve stagione di gaudio e di felicità. Quante e quante famiglie, sparse e disseminate di qua e di là dalle lotte assidue della vita, si riuniscono in quel giorno, s’incontrano di nuovo in quella cara compagnia, in quella vicendevole affettuosità, che è sorgente di tanta purissima gioia e che così poco s’accorda con le cure e i dolori del mondo, che la credenza religiosa delle più civili nazioni e le rozze tradizioni dei popoli più selvaggi l’annoverano fra le prime delizie di una vita futura, preparata per gli eletti! Quante vecchie memorie, quante simpatie sopite non desta il Natale!”

Per Dickens il Natale rappresenta una pausa dalle difficoltà quotidiane, un momento in cui il calore degli affetti e la gioia della comunità prendono il sopravvento.

Reca gioia a “innumerevoli cuori”, offrendo una tregua alle preoccupazioni e alle lotte della vita, portando felicità in chi vive i magici giorni di festa. Questo lo rende una festa universale, capace di toccare ogni classe sociale e ogni cultura, avvicinando le persone nel nome dell’affetto e della condivisione.

La festa natalizia unisce. In un mondo spesso frammentato e segnato dalle difficoltà, il Natale è l’occasione per le famiglie di ritrovarsi, di ricostruire legami e di vivere momenti di autentica compagnia. Questo senso di comunità è “sorgente di tanta purissima gioia”, un rifugio dalle cure e dai dolori quotidiani.

Dickens accosta la gioia del Natale a quella di una “vita futura, preparata per gli eletti”. Questo paragone sottolinea la dimensione spirituale della festa, che trascende il mondo materiale e si collega a un ideale di pace e beatitudine eterna.

Il Natale non è solo un momento presente di celebrazione, ma anche un’occasione per risvegliare ricordi affettuosi e riscoprire emozioni dimenticate. È un ponte tra passato e presente, un tempo in cui vecchie memorie e sentimenti sopiti trovano nuova vita.

“Lo spirito del Natale” ne Il Circolo Pickwick 

Nel meraviglioso XXVIII capitolo, il racconto del Natale a Dingley Dell, uno delle parti più memorabili del primo libro di Charles Dickens, “Lo spirito del Natale” inizia a prendere forma e incarna i valori che lo scrittore avrebbe poi sviluppato ampiamente nei suoi libri successivi, come Canto di Natale.

Il periodo natalizio a Dingley Dell è descritto come un momento di pura allegria, con risate, giochi e convivialità. I personaggi si riuniscono per festeggiare insieme, partecipando a balli, cene abbondanti e scherzi amichevoli. Dickens cattura l’atmosfera calda e accogliente della festa natalizia, mostrando quanto siano importanti il divertimento e la leggerezza in questo periodo dell’anno.

Le celebrazioni natalizie descritte nei Pickwick Papers sono fortemente legate alle tradizioni inglesi: la decorazione con agrifoglio e vischio, i canti, il gioco del “gioco del vischio” e il grande pranzo di Natale. Dickens celebra la bellezza delle tradizioni semplici che uniscono le persone, indipendentemente dalla loro condizione sociale.

A Dingley Dell durante le feste natalizie emerge l’importanza dell’unione e della comunità. Le differenze tra i personaggi si dissolvono durante le festività, lasciando spazio alla condivisione e all’affetto reciproco. È un periodo in cui regna un senso di solidarietà, riflettendo uno dei principi cardine dello spirito natalizio di Dickens.

Per Dickens, la festa natalizia è un momento per allontanarsi dalle difficoltà quotidiane e riscoprire la bellezza della vita attraverso la convivialità e il calore umano. Il capitolo natalizio dei Pickwick Papers offre una pausa dalla trama principale del romanzo, un’oasi di serenità e armonia.

Come in molte opere di Dickens, anche in Il Circolo Pickwick il cibo gioca un ruolo fondamentale nel celebrare la festa per eccellenza. Le descrizioni delle cene sontuose riflettono non solo l’abbondanza materiale, ma anche quella emotiva e spirituale che il Natale dovrebbe portare.

In estrema sintesi, Il Natale ne Il Circolo Pickwick rappresenta un primo esempio dello spirito natalizio, che è fatto di gioia, condivisione e amore per le cose semplici. Questo tema, pur introdotto in modo più leggero e umoristico rispetto a opere successive come Canto di Natale, prepara il terreno per il Dickens che avrebbe consacrato il Natale come simbolo di redenzione, comunità e bontà universale.

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