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“Sulla strada” di Jack Kerouac, le frasi più belle tratte dal libro

Il 12 marzo 1922 nasceva Jack Kerouac, autore del celebre romanzo autobiografico "Sulla strada". Ecco per voi le frasi più belle tratte dal libro.

Il 12 marzo 1922 nasceva Jack Kerouac, scrittore del celebre romanzo autobiografico “Sulla strada”. Pubblicato nel 1957 con il titolo originale “On the road”, il libro parla di una serie di viaggi che lo scrittore affrontò in giro per gli USA. Un racconto emozionante in cui il viaggio si fa metafora di vita. Oggi, con le restrizioni di una pandemia globale, rileggere “On the road”, ci permette di comprendere ancora meglio l’importanza del viaggio. Un libro in grado di farci scoprire ancora di più l’importanza del “movimento” nel mondo e nella vita. Ecco per voi le frasi più belle tratte dal libro.

Jack Kerouac e “On the road

Nato il 12 Marzo 1922, Jack Kerouac è conosciuto dai giovani di tutto il mondo che vedono nel suo romanzo “Sulla strada” l’opera che più di ogni altra rispecchia i bisogni e sogni di libertà. Può essere considerato tra i più importanti scrittori dell’intero ‘900. Con il libro “On the road”, i protagonisti della contestazione studentesca degli anni ’60, trovarono ispirazione, un’ancora, una figura su cui poggiarsi ed a cui fare risalire i loro ideali. 
Nel 2012 è uscito nelle sale il film omonimo “On the road” con Kristen Stewart. 

L’idea di libertà

Jack Kerouac scrive On the road in un periodo storico di apparente serenità.la seconda guerra mondiale è finita da poco il mondo si prepara ad una rinascita.è in questo clima di nuove spinte verso la libertà, che il ventinovenne Kerouac si prepara ad affrontare un viaggio fatto di amicizia, avventura, amore, spregiudicatezza, droghe, sesso, paure, confusione. Un viaggio che, oltre a passare tra le strade infinite degli Stati Uniti, rappresenta “il viaggio” interiore del protagonista. Scritto in poco più di 3 settimane, su un dattilografato con un rotolo di carta per telescrivente lungo 36 metri, lo scrittore di cui oggi ricorre la nascita, si fa portavoce di una gioventù che ancora lo ammira. 

Le frasi più belle di “On the Road”

Cos’è quella sensazioni che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? È il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’addio. Ma intanto, ci si proietta in avanti verso una nuova, folle avventura sotto il cielo.

Perché ci sono troppe cose che mi piacciono e mi confondo e mi perdo a correre da una stella cadente all’altra fino allo sfinimento. Non avevo niente da offrire a nessuno tranne la mia confusione.

Cercai di spiegarle la mia ansia di vivere e le cose che avremmo potuto fare insieme […]. Restammo sdraiati sulla schiena a guardare il soffitto e a chiederci cosa avesse avuto in mente Dio quando aveva fatto la vita così triste.

Ci voltammo dopo dodici passi, perché l’amore è un duello, e ci guardammo per l’ultima volta.

Lo amava alla follia, ma in uno strano modo delirante; non si abbracciavano e non si sbaciucchiavano mai, si limitavano a parlare e c’era tra loro un’intesa profondissima che nessuno di noi sarebbe mai riuscito a capire. C’era anche una vena di strana freddezza e ostilità, in realtá si trattava di una forma di umorismo con la quale si comunicavano le loro speciali, sottili vibrazioni. L’amore è tutto; 

Jack Kerouac, le frasi più belle del padre della Beat Generation

Jack Kerouac, le frasi più belle del padre della Beat Generation

Le opere più conosciute di Kerouac sono “Sulla strada”, considerata il manifesto della Beat Generation, “I sotterranei”, “I vagabondi del Dharma”

Cominciammo a ballare. Non c’era musica, solo danze.

Non c’era posto dove andare se non dappertutto, non c’era altro da fare che vagare sotto le stelle.

Perché per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano… bruciano… bruciano come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno ooohh.

“Un dolore mi trafisse il cuore, come succedeva ogni volta che vedevo una ragazza che mi piaceva andarsene in direzione opposta alla mia in questo mondo troppo grande.“ 

 

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