Pedro Salinas, poeta spagnolo del XX secolo, รจ una delle voci piรน intense della poesia amorosa. La sua raccolta La voce a te dovuta (1933) rappresenta un’esplorazione profonda dell’amore, inteso non solo come sentimento, ma come forza esistenziale capace di trasformare l’essere umano. I versi sintetizzano il cuore pulsante della sua poetica: lโamore come esperienza totalizzante e reciproca, in cui l’io si dissolve nell’altro e trova la sua piรน autentica realizzazione.
“Che allegria, vivere
e sentirsi vissuto.
Arrendersi
alla grande certezza, oscuramente,
che un altro essere, fuori di me,
molto lontano,
mi sta vivendo”
Il significato dellโessere vissuto nei versi di Pedro Salinas
Il concetto di “sentirsi vissuto” รจ una delle intuizioni piรน affascinanti di Salinas. Non si tratta solo di amare, ma di essere amati in modo cosรฌ profondo da avvertire la propria esistenza riflessa nell’altro. Lโamore, in questa prospettiva, diventa unโesperienza di doppia vita: lโio si espande, esiste al di fuori di sรฉ stesso, si sente percepito, ricordato, desiderato. ร una condizione che va oltre il possesso e l’individualismo, abbracciando una dimensione quasi metafisica.
Lโuso del verbo “arrendersi” suggerisce un atteggiamento di fiducia totale. In Salinas, lโamore non รจ un calcolo, nรฉ una costruzione razionale, ma un lasciarsi andare, una resa consapevole a una certezza oscura eppure ineluttabile. Questo passaggio รจ fondamentale: lโamore vero non ha bisogno di conferme continue, esiste come una presenza indipendente dalla volontร e dal controllo. Questa certezza non รจ basata sulla vicinanza fisica โ l’altro รจ “molto lontano” โ ma su un legame interiore profondo e indissolubile.
Lโamore e un “io” che diventa “tu”
Lontananza e presenza coesistono in questi versi, proprio come nellโamore reale, che spesso si nutre dell’assenza e della distanza. Lโaltro vive e ci vive anche quando non รจ con noi, e questo dona alla relazione una dimensione di eternitร . Lโamore di Salinas non รจ mai contingente o superficiale, ma una forza che trascende la temporalitร e la geografia.
Nella visione di Salinas, l’amore non รจ solo un sentimento, ma una modalitร di esistenza. L’identitร personale si definisce attraverso il legame con l’altro, in un gioco di specchi in cui l’io e il tu si costruiscono reciprocamente. Lโamore, quindi, non รจ unโesperienza individualistica, ma una condizione che ci plasma e ci rende pienamente umani.
Pedro Salinas anticipa, in qualche modo, le teorie contemporanee sulle relazioni e sulla costruzione dellโidentitร attraverso lโaltro. La sua visione dellโamore come esperienza che trascende lโindividuo risuona ancora oggi, in un’epoca in cui le connessioni umane sono spesso mediate dalla tecnologia, ma non per questo meno intense. I suoi versi suggeriscono che lโamore autentico non ha bisogno di una presenza costante, ma si manifesta nella certezza interiore di essere vissuti da qualcun altro.
I versi di Salinas sono un inno alla reciprocitร amorosa, alla gioia di esistere non solo per sรฉ stessi, ma anche negli occhi, nei pensieri e nel cuore di un altro. La sua poesia ci invita a riconsiderare il nostro modo di vivere lโamore, non come un possesso o un desiderio egoistico, ma come una condivisione profonda e ineludibile. Attraverso parole semplici ma potenti, Salinas ci ricorda che la vera felicitร sta nel sapere che, da qualche parte nel mondo, qualcuno ci sta vivendo.
E, infine, riportiamo l’intera poesia, nella sua dolce completezza:
Che allegria, vivere
e sentirsi vissuto.
Arrendersi
alla grande certezza, oscuramente,
che un altro essere, fuori di me,
molto lontano,
mi sta vivendo.Che quando gli specchi, le spie,
mercurio, anime brevi, confermano
che sono qui, io, immobile,
serrati gli occhi e le labbra,
chiuso allโamore
della luce, del fiore e dei nomi,
la veritร transvisibile รจ che cammino
senza i miei passi, con altri,
lร lontano, e lรญ
sto baciando fiori, luci, parlo.Che esiste un altro essere
con cui io guardo il mondo
perchรฉ sta amandomi con i suoi occhi.
Che esiste unโaltra voce con cui io dico cose
non sospettate dal mio gran silenzio;
ed รจ che anche con la voce mi ama.La vita โ che slancio ora! โ, ignoranza
degli atti miei, che lei compie,
in cui lei vive, duplice, sua e mia.
E quando mi parlerร
di un cielo scuro, di un paesaggio bianco,
ricorderรฒ
stelle che non ho visto, che lei guardava,
e neve che nevicava nel suo cielo.Con la strana delizia di ricordare
di aver toccato ciรฒ che non toccai
se non con quelle mani
che non raggiungo con le mie, distanti.
E spogliato di sรฉ potrร il mio corpo
riposare, tranquillo, morto ormai.Morire nellโalta certezza
che la mia vita non era solo
la mia vita: era la nostra.
E che un altro essere mi vive
di lร dalla non morte.